Le associazioni brindisine contro il rigassificatore hanno scritto una lettera a tutti i candidati. Riporto qui la lettera stessa e la mia risposta.
Lettera aperta a tutti i candidati al Parlamento della circoscrizione della Puglia
La questione del rigassificatore è stata considerata dai responsabili delle forze politiche di vitale importanza per il futuro del nostro territorio. Rammentiamo al riguardo che i Consigli comunale e provinciale di Brindisi e quello della Regione Puglia hanno ripetutamente votato all’unanimità ordini del giorno che esprimevano un irreversibile rifiuto del rigassificatore per la sua assoluta incompatibilità ambientale e sociale ed impegnavano le rispettive Amministrazioni ad assumere ogni necessaria iniziativa per impedire la costruzione del contestato impianto.
(continua…)
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Torino è una bellissima città. Uno dei suoi monumenti storici è la famosa mole antonelliana, l’edificio che rende riconoscibile la “skyline” del capoluogo piemontese.
Lunedì prossimo però il consiglio comunale potrebbe cambiare il volto di Torino con un voto. In palio c’è il grattacielo della banca Intesa-San Paolo. Ovviamente il Sindaco e il Pd sono d’accordo e voteranno a favore. Contro invece la Sinistra Arcobaleno e le associazioni ambientaliste.
Nella foto, ecco come apparirebbe Torino.
Mi chiedo: il Pd, dopo essersi definito il partito degli imprenditori, poi del lavoratori, infine dei gay, adesso diventerà il partito dei grattacieli? Il fatto che Intesa-San paolo è una banca vicina al Partito democratico c’entra qualcosa?
Perché, invece, non si consulta la città su questo con un bel referendum?
Chiedo a Walter Veltroni: voteresti a favore di un grattacielo che oscurasse la cupola di San Pietro? Credo di no. Comunque aspetto un tuo parere sul grattacielo torinese.
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Oggi, su Repubblica TV, ho partecipato ad un interessante confronto con Alberto Asor Rosa, Salvatore Settis, Patrizia Fantilli e Claudio Martini sulle recenti innovazioni al codice dei beni culturali, che riporta allo Stato (e ai suoi uffici territoriali, come le sovrintendenze) il controllo dei beni paesaggistici e culturali, con l’intenzione di evitare abusi edilizi, scempi architettonici, devastazioni del paesaggio.
Claudio Martini (presidente della Regione Toscana) ha sottolineato di non essere d’accordo, ma credo che su questo si debba trovare un punto di equlibrio. Non può in ogni caso passare l’idea che il patrimonio nazionale sia “spezzettato” e gestito con criteri differenziati, come oggi avviene.
Ecco il video:
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=16756
Oppure direttamente: mms://mediaserver.kataweb.it/repradio/video/palinsesto/2008-01-31/2008-01-31-12-00.wmv
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