Chi amo

Andrea Catizone (Acci, solo per me) è la donna che amo infinitamente, la mia compagna. Viviamo insieme a Roma, nel quartier Trastevere. Lei è torinese, è uno stimato avvocato professionista di un importante studio legale romano,  collabora con le Facoltà di Giurisprudenza di Roma 3, di Foggia e con la Luiss, nelle materie di procedura penale e diritto penale. Si occupa principalmente di diritto di famiglia, e in ragione della sua professionalità, è stata a più riprese ospite di Uno Mattina. Gestisce a casa nostra un piccolo e accogliente B&B, Il giardino di Trastevere. Condividiamo perfettamente, fra le altre, la passione per i viaggi e la letteratura, spesso ci leggiamo la sera pagine di romanzi e poesie. E poi mi ha dato la gioia immensa di Gianfranco e di Lucrezia.

Camilla (Dada, per Giaggi) è mia figlia . Ha 15 anni, ed è intelligentissima e affettuosissima. Ha scritto quand’era piccola anche poesie [come queste]. Le dedico tutto il tempo che posso. Ha finito la quarta ginnasio con una pagella splendida.
E’ difficile essere la figlia di uno come me, sempre in giro per l’Italia e per il mondo, ma lei ci riesce benissimo. Ogni volta mi sorprende per la sua maturità, per come prende le cose, anche quelle tristi, in modo positivo. E poi è felicissima anche perché…

…e poi è arrivato lui, in corso di blog. Gianfranchino (Giaggi, per tutti)è una meraviglia, ha tre anni e mezzo, è lungo, grande, simpaticissimo. Ha gli occhioni meravigliosi della madre che già parlano, raccontano della curiosità per la realtà che lo circonda, di questa scoperta quotidiana.. Ha un bel piglio ribelle, e ne avrà da fare per cambiare il mondo…all’inizio si ra un pò ingelosito, ma guai a chi gliela tocca…

…sì, la sorellina Lucrezia (Lulli), che ha otto mesi, è la fotocopia di Gianfranco: lei è chiara (bionda e occhi azzurri) e lui è scuro: Ha qualcosa di francese, della nonna Lizbeth. E porta lo stesso nome di una persona che ho amato tantissimo, come una madre, la nonna Lucrezia, che se ne è andata così, all’improvviso, il 7 febbraio scorso. La sua gioia e la sua voglia di vivere Gianfranco, che è cresciuto con lei, li trasmetterà alla piccola lullina.

Sì, lo so, siamo nati per soffrire. Ma l’Inter è una fede. Come dice Elio e le Storie Tese per un interista “c’è solo l’Inter”, anche quando ti fa arrabbiare. Ora, da quattro anni, ci ga solo godere. Penso che sia così un po’ per tutti, ma noi interisti siamo messi alla prova più di altri tifosi. Ah, sono amico di Massimo Moratti, davvero un gran signore a cui dobbiamo tanto, e conoscevo e ammiravo Giacinto Facchetti.

Ascolta 30 secondi dell’inno dell’Inter!