UE: FRANCIA; FOLENA, ORA OCCORRE UNA PAUSA DI RIFLESSIONE
POI SINISTRA DEL ‘SI” E DEL ‘NO’ LAVORINO AD UN NUOVO TESTO
(ANSA) – ROMA, 30 MAG – Dopo il voto francese l’Europa decida
per una pausa di riflessione e la sinistra del ‘no’ e del ’si”
critico lavorino insieme: l’obiettivo e’ trasformare le
ratifiche in occasioni per discutere i tratti di un nuovo testo.
Cosi’ il deputato indipendente del Prc Pietro Folena.
”Sarebbe un errore grave e dilettantesco – spiega Folena –
se coloro che si sono spesi in favore della Costituzione europea
facessero finta di non vedere quanto e’ accaduto ieri in
Francia. L’elemento della paura, dell’incertezza, non puo’
essere liquidato come il frutto di ignoranza sui contenuti del
Trattato. Al contrario, i timori che hanno animato i francesi
non erano infondati”.
”Ho votato a favore della Costituzione, con un si’ critico –
aggiunge il deputato del Prc – perche’ ritenevo che dopo questo
voto il rischio sarebbe stato uno stop al processo di
integrazione. Pero’ oggi il problema che abbiamo di fronte non
e’ fare previsioni, ma lavorare perche’ non si avverino quelle
peggiori”.
”Il primo problema, quindi – sottolinea Folena – e’ quello
di lavorare ad una vera Costituzione. Un testo snello che
contenga i principi fondanti dell’Unione, l’organizzazione delle
sue istituzioni, le garanzie per i cittadini. Un testo che non
sia ispirato dalla tecnicalita’ e dall’economicismo, ma dai
valori comuni a tutti gli europei: la pace, la liberta’,
l’uguaglianza, la giustizia sociale, lo stato di diritto”.
”Il secondo problema – prosegue Folena – e’ quello di
trovare i soggetti che possono spingere a questo esito. Fausto
Bertinotti ha detto bene: coloro che hanno sostenuto il No e chi
ha espresso un Si’ critico oggi possono lavorare insieme. Il
terzo problema riguarda le forme. E’ inutile e dannoso che gli
Stati continuino nel processo di ratifica di un trattato che non
potra’ mai entrare in vigore”.
”Serve una pausa di riflessione – aggiunge l’esponente di
Rifondazione – un momento in cui i singoli paesi e poi le
istituzioni comunitarie possano pensare idee e strade nuove.
Trasformiamo semmai le ratifiche in occasioni per discutere i
tratti di un nuovo testo. Facciamo partire dai parlamenti dei
paesi membri un grande movimento di revisione, anche da quelli
che hanno gia’ votato, a partire dal parlamento italiano. E poi
demandiamo al parlamento europeo i poteri costituenti, come
aveva ipotizzato Altero Spinelli”.
”Alla fine, magari lo stesso giorno – conclude Folena –
tutti gli europei potrebbero essere chiamati a votare per il
nuovo testo. L’Europa ha bisogno di un’anima, bisogna pensarla
‘in grande’, piu’ democratica e piu’ partecipata. E’ questo che
ci hanno chiesto i francesi”.(ANSA).

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