Non mi succede più spesso di cercare le informazioni su Televideo. Siamo bombardati da notizie da ogni parte e questo canale di informazione, che quindici anni fa era fondamentale, appare un po’ obsoleto. Qual è stata la mia sopresa, poco dopo la mezzanotte di ieri, a pagina 125, di trovare una lunga dichiarazione di Matteo Renzi che terminava così: “ dopo quella dei leaders, oggi ci deve essere la rottamazione delle idee”.
Rottamazione delle idee? Mi aspettavo questa domenica mattina, di trovare su giornali e tg un grande rilievo a questa frase. Niente. Neppure sulle agenzie. Vorrei capire meglio.
Di quali idee si parla? Nelle frasi del portavoce Roberto Reggi si capisce bene -come del resto dagli editoriali dei grandi gruppi- che le idee da rottamare sono quelle di San Giovanni, ieri, quelle del socialismo, quella della storia della sinistra italiana.
Anch’io penso che bisogna rottamare delle idee. Quelle di Renzi. Quelle liberiste, o tardo-liberali. Quelle dei paradisi discali. Quelle della flessibilità come libertà. Quelle della finanza senza controllo. Quelle che, prima di Renzi, hanno affascinato anche altri leaders della sinistra, che per fortuna ora, in gran parte, hanno cambiato idea.
Il 25 novembre si dovrà discutere se rottamare il lungo ventennio del pensiero unico, o le uniche lo possono contrastare. Quelle dell’eguaglianza e del lavoro.

Una Risposta a “Le idee da rottamare”
  1. Ernesto Granese scrive:

    D’accordissimo… Ti è sfuggito un “discali”…. anziché “fiscali”… ma è solo un piccolo dettaglio. Renzi mi inquieta. Spero che perda le primarie e che se ne vada dal PD, come Rutelli… Non lo ritengo una “risorsa” per la sinistra italiana, per i motivi che tu hai ben spiegato. Anche a me era sfuggita la sua “critica alle idee” … Forse, parafrasando il suo amico Gori (ora il PCI è veramente finito, aveva detto), intendeva dire le ideologie … Per quanto mi riguarda, pur non essendone schiavo, io sono ancora affezionato alle ideologie, ma non ne sposo nessuna. Le rispetto e, di tanto in tanto, vado a rileggermi cosa aveva detto Marx o Lenin a proposito di questo o di quello. Ma alle idee non ci rinuncio: chi lo fa sbaglia di grosso. Il pericolo è semmai l’opposto, cioè la mancanza di idee guida e di valori. Questa visione/deriva “blairiana” della politica mi preoccupa. Ecco perché mi auguro che Renzi perda, e con lui un’idea – appunto – del partito succube del “contingente”, affine alla politica “pret a porter” che piace anche a un altro vecchio volpone della politica italiana … tale Berlusconi, col quale, non a caso il Renzi ha molte preoccupanti affinità….