La crisi aperta dall’uscita dell’Udeaur dalla maggioranza richiede di produrre atti nuovi, coraggiosi e forti da parte della sinistra. Se domani, durante il dibattito sulla fiducia, la Sinistra-Arcobaleno parlasse con un’unica voce, un portavoce unico, gli elettori avrebbero la rappresentazione di un vero processo unitario proprio nel maggiore momento di difficoltà del centrosinistra.
Credo che i nostri elettori si aspettino un segnale di questo tipo, dopo il buon discorso di Prodi. Le difficoltà per la maggioranza, come abbiamo sempre detto mentre i ’soloni’ dell’informazione stampata e televisiva affacciavano il fantasma dell’inaffidabilità della Sinistra, vengono da una parte del centro, proprio nel momento in cui si prepara una ridistribuzione della ricchezza e si firmano, con il contributo del governo, i contratti dei lavoratori.
Anche per questo, un segnale di grande determinazione unitaria come sarebbe quello che propongo, dovrebbe venire dalla Sinistra che si è dimostrata la parte più responsabile della maggioranza, molto più del centro e più dello stesso partito democratico.
22 gennaio 2008 alle 15:02
E’ un paese che vive di ricatti. Mastella è maestro in questa attività. Scandaloso e vergognoso questo ultimo suo: pretendere la piena adesione alla sua causa, incondizionatamente. Il ricatto non ha avuto effetto, forse perchè ancora esistono dei Di Pietro indisposti a tali nefandezze di palazzo. Come sempre ne faremo le spese noi cittadini. Quanto è stato avviato rimarrà monco, compresi i contratti nazionali in fase di definizione. Ma non abbiamo colpa delle colpe dei nostri politici. E coloro che siedono su quegli scranni non dovrebbero cadere nel pessimo gusto del ricatto, quando la merce di scambio è l’adesione a dei principi aberranti. Ma è chiaro: per Mastella questo è stato un pretesto, probabilmente, dall’altra sponda del fiume, c’è già chi gli tende le braccia, vecchio commilitone di un esercito di “interessati”. Quelli col potere mediatico ed economico tra le mani. Quel potere che voi, compagni, non siete riusciti a demolire, adeguando la politica ad un modello comune europeo e mondiale, che non comprende in sè il conflitto di interessi che qui, dopo tanti anni, ancora permane. Sarà difficile votare, e sappiate sin da ora che troppi elettori di sinistra sceglieranno il meno peggio. Una politica del contrasto, dell’anti ideale. Ecco a cosa ci siamo ridotti. Cominciate a far pulizia, e ridate decoro a questo mondo putrescente, ammuffito, asfittico, che è la politica italiana.
23 gennaio 2008 alle 3:51
La trovo un’ottima idea: In meno si interviene e meno si corre il rischio di evidenziare le contraddizioni di pensiero presenti nel ambito del medesimo “pensiero unitario” della sinistra.
23 gennaio 2008 alle 13:10
Caro Presidente in questi ultimi giorni il Governo sta attraversando una crisi, per colpa di qualche politico che con un partito di famiglia vuole essere sempre al centro delle attenzioni del paese.
Spero che anche questa volta possiamo superare questa fase critica unendo le forze per il bene del paese.
24 gennaio 2008 alle 18:45
L’orrore, l’orrore…
24 gennaio 2008 alle 20:53
è caduta ogni illusione. è la fine. l’italia tornerà in mano alla destra saccente e arrogante.
24 gennaio 2008 alle 23:52
Questo paese è un tombino scoperto. Mastella ha fatto di una questione personale un motivo per far cadere il governo. Tanto per dimostrare che ha a cuore le sorti del Paese, soprattutto in un momento complesso come questo. Ringrazio a nome di tutti i lavoratori che attendono la definizione del contratto, tanto per dirne una. Ma ho il coraggio di sostenere, suffragato dagli eventi conditi dalle volgari oscenità di oggi, in cui un parlamentare, eletto dai cittadini, che percepisce due decine di migliaia di euro AL MESE (io mille) tra miriadi di provilegi, ha SPUTATO in faccia ad un suo pari, rappresentante anch’egli di una parte dell’elettorato, ho il coraggio di sostenere che Mastella passerà presto tra le braccia di Berlusconi, che sulla scorta dei gloriosi successi previtiani troverà il modo di risolvere questi piccoli inconvenienti. Alla faccia dei brogli elettorali e del giustizialismo che invoca tanto spesso, vittimisticamente. La storia dirà se ho ragione. Inorridiamo dei commenti che la stampa straniera rivolge nei confronti del nostro paese. Giusto, dico io, sarebbe meglio far giudicare questo spettacolo da un critico teatrale. Mi verrebbe da ripetere quel che disse Ricca a Berlusconi. Ma io, se mi prendo una querela da questi sciagurati dallo sputo facile, per difendermi devo dormire sotto i ponti. Caro Folena, li ringrazi pure da parte mia.
25 gennaio 2008 alle 3:30
Prodi ha fatto una questione “personale” il non far cadere governo. Di Pietro pone una questione “personale” come discriminante per il il suo ingresso nel centrodestra (naturale sponda ideologica dei suoi elettori). Persino il Papa se la prende sul personale… per una questione di “frangette”.
Tanta attenzione, ciascuno, alle “personali” questioni personali; da scordare che il popolo italiano, oltre a un gregge elettorale (cui si approssima il tempo di prospettare “nuovi verdi pascoli”), è un insieme di persone… le più con il problema (”personale”) di tirare avanti una famiglia.
I giornali usano, per definire il fenomeno, la frase trendy: “problema della quarta settimana”. In compenso il debito pubblico si è ridotto di alcuni decimi di unità percentuale; in sostanza si è trasferito il debito dello Stato ai debiti “personali” di ciascun cittadino; anteponendo la “redistribuzione del debito”, alla vera priorità di questo Paese: la redistribuzione del reddito.
In realtà la politica di risanamanto dei conti si è concretizzata non in una vera riduzione del Debito Nazionale, ma nel trasferimento di esso alle economie personali: lo Stato è meno indebitato, ma i cittadini sono più indebitati… e fanno debiti per mangiare.
Ma visto che qui c’è chi (TIFOSO di politica, più che critico), senza titolo, ringrazia “a nome di TUTTI i lavoratori”; io, poiché senza titolo, mi guardo bene dal “ringraziare” a nome di tutte quelle persone che ce l’hanno questo problema… da tempo… o perché nel novero di quelle la cui famiglia è entrata nella “statistica” negli utimi 20 mesi (il 18% in più, del totale delle famiglie italiane).
Anzi chiedo scusa del fare di una questione di numeri e percentuali una questione (di sopravvivenza)… personale.
25 gennaio 2008 alle 9:55
Credo che i nostri elettori si aspettino un segnale di questo tipo.
MA QUALI ELETTORI?
QUELLI CHE AVETE DELUSO, QUELLI CHE AVETE PRESO PER IL CULO. CHI è CHE HA SCRITTO IL PROGRAMMA DELL’UNIONE CON MASTELLA E DINI, CHI è CHE L’HA DISATTESO SFACCIATAMENTE INSIEME A MASTELLA E DINI?
FORSE I TUOI ELETTORI? CREDO PROPRIO DI NO.
ALLORA PENSO CHE SIA INUTILE DA PARTE TUA INIZIARE A FARE LA CONTA PER VEDERE DI RIUSCIRE A RACIMOLARE I VOTI (GIUSTAMENTE PERSI)IO MI AUGURO, E COME ME CE NE SONO PARECCHI, CHE QUESTO NON VI RIESCA. IN QUANTO SI LA COLPA è DI MASTELLA E DINI, MA VOI GLI AVETE DATO UNA MANO
SALUTI E ADDIO
UN EX TUO ELETTORE
25 gennaio 2008 alle 17:48
vi sta bene lobbisti, andate a casa e vergognatevi di essere stati una coalizione di arrivisti, non meritate nulla, finalmente ve ne andate nel buio che rappresentate.
da parte di tutti i laureati in scienze motorie
25 gennaio 2008 alle 21:12
Parlare con una voce unica? mah, secondo alcuni compagni,cioè veri compagni, in poche parole chi si fa un culo della madonna in fabbrica chi è precario grazie a voi ed alle vostre promesse disattese, chi ha avuto un parente, amico morto in un incidente sul lavoro, i giovani a cui avete negato il futuro esprimendovi solo con le chiacchiere ecc… ecc… Pensano che invece di parlare con una voce unica, tu ed i tuoi compari e meglio che tacciate. Zitto, Muto e vergognati.
un ex insieme a tanti altri vostro elettore.
Una raccomandazione per tutti coloro che si sono fatti abbindolare da questi cialtroni. in caso di elezioni NO VOTO NO VOTO NO VOTO NO VOTO
27 gennaio 2008 alle 22:26
dopo aver letto il tuo articolo e i vari interventi devo fare alcune considerazioni che mi vengono dal profondo.
Per prima vorrei dire che una analisi politica sulla caduta del governo non e’ ancora stata fatta. Per analisi politica intendo assunzione e ricerca di responsabilita’ di tutta la coalizione.
Indubbiamente questa volta a rompere e’ stato il centro e nn la sinistra; che per altro ha subito in manienra indecorosa lo svilupparsi della crisi della societa’ italiana. Adesso la sinistra rischia di pagara un prezzo altissimo; prima delle elezioni si parlava di sviluppo, dico, legge biagi da riformare, salari e precariato ma se riflettiamo sono rimaste solo belle proposte.
Certo una legge elettorare come quella vigente nn aiuta nessuno, anzi obbliga alla coalizione “tutti dentro” e poi? E poi il programma viene elimitato, cominciano le schegge impazzite(vedi turigliatto e rossi) e via, il governo e ricattato dai mini partiti.
Ora io chiedo a te: ma questa benedetta legge elettorale nn si poteva fare prima?
Penso che si andra’ alle urne e che il nostro risultato, anche se nascera’ la cosa rossa, sara’ piuttosto scarsino.
Volevo aggiungere che alle prossime elezioni ci sara anche il sig grillo quindi tutti gli scenari sono aperti.
L’unica cosa che noi possiamo fare e’
riformare i vari partiti di sinistra facendo entrare in uno unico soggetto politico,
fare eleggere persone che stanno in mezzo alla gente magari anche nuove ad esperienze parlamentari senza la presenza dei vari professionisti della politca che ormai nn hanno piu’ la realta’ del Paese.
Cocludo dicendo che proprio alcuni istanti fa ho sentito un’intervista del presidente bertinotti il quale avvermava di nn voler aver piu’ incarichi direttivi all’interno del futuro partito di sinistra. Finalmente qualcuno che capissce e si adegua alla situazione, dando sperazna a tutti i giovani cittadini. un saluto