Insisto. Ecco l’intervento su Aprile on line.

Le primarie in Italia le abbiamo inventate noi, la sinistra. A volte leggendo i commenti di alcuni compagni e compagne ho come l’impressione che questo particolare sia stato dimenticato. Quando si pose l’esigenza di scegliere tra Nichi Vendola e Francesco Boccia, come candidati alla presidenza della Regione Puglia, fu proprio la sinistra e segnatamente Rifondazione Comunista ad invocare a gran voce il metodo più partecipativo e democratico.
La storia la conosciamo: Nichi vinse contro ogni previsione della vigilia, contro le macchine organizzative di Ds e Margherita, contro gli strali che attempati editorialisti del Corriere della Sera gli lanciavano quasi giornalmente.

Ora, sarebbe bene, sarebbe bello, che la sinistra ricordasse quei fatti e ricordasse che, se qualcuno ha copiato, questo è proprio il Partito Democratico. Noi, qualora scegliessimo, come mi auguro, le primarie per il programma e la leadership della sinistra, non faremmo altro che imitare noi stessi, la nostra idea di politica partecipata.
Del resto, ci sono alternative? Onestamente io non ne vedo alcuna. Così come non vedo alternative all’unità della sinistra stessa. Marciare separati, per magari, quando va bene, colpire uniti, è una tattica inadeguata al quadro politico che abbiamo di fronte dopo la formazione del Partito democratico.

Dice bene Nerozzi (su aprileonline ieri, ndr): oggi non c’è una rappresentanza del lavoro nella politica. O almeno non c’è una rappresentanza adeguata. Quello che mi pare neghi – non solo lui, ma buona parte della Cgil – è che questa rappresentanza politica va costruita. Io non sono d’accordo e mi pare suicida pensarlo: non ci si può rassegnare all’idea che i lavoratori si difendano solo con il sindacato. Perché è evidente che finché nell’agenda politica il lavoro non tornerà ad occupare il primo posto, lo stesso sindacato non potrà che operare una resistenza al tentativo di cancellare o ridurre i diritti dei lavoratori.

Poi ad ognuno il suo mestiere: al sindacato quello del sindacato e alla politica quello della politica. E ciò significa, ad esempio, che il parlamento è sovrano e se deciderà di cambiare il protocollo in senso migliorativo per i lavoratori, non credo che qualcuno debba scandalizzarsi. E significa, ancora, che l’autonomia del sindacato è speculare a quella della politica: un partito non deve fare un sindacato in miniatura, né il sindacato comportarsi come un partito agendo per la tenuta del quadro politico dato, senza l’onere del confronto elettorale e parlamentare.

Il tema, quindi, è la costruzione di un soggetto politico. Non una federazione – lo ha spiegato bene Giovanni Berlinguer sulle colonne del Riformista – in cui ognuno poi mantiene i suoi organismi e persino le sue liste elettorali. Non una “union de la gauche” di stampo elettoralistico.
Quello che serve ai lavoratori è una grande forza, capace di competere/collaborare con il Partito democratico di Veltroni, nel quale spero che la sinistra potrà far sentire la sua voce perché questo conviene anche a noi. Una forza che rimetta, come dicevo, i lavoratori in testa alle priorità.
Una forza così la si costruisce solo se c’è una grande partecipazione. Solo se i lavoratori e le lavoratrici (quelli che hanno votato sì come quelli che hanno votato no al referendum) sentiranno di essere chiamati a darsi una rappresentanza politica larga.
Questa è la “massa critica”. Altrimenti (diciamocelo con franchezza) tutti torneremo a casa per manifesta incapacità.

11 Risposte a “Democrazia, solo democrazia”
  1. Anonimo scrive:

    Noi, qualora scegliessimo, come mi auguro, le primarie per il programma e la leadership della sinistra………….
    COME AVETE SCELTO IL PROGRAMMA DELL’unione e la leadership dell’unione, ed ora vi arrampicate sugli specchi per poter racimolare qualche consenso, giustamente perso, Ho visto ferrero da Santoro Belle parole, condivisibili al massimo, preferisco rimanere al governo e turarmi il naso e lo faccio per voi precari per voi bamboccioni per voi povera gente, senno al governo potrebbe tornare il berlusca e per voi sarebbe peggio,

    E NOI CHE DOVREMMO DIRE GRAZIE, Ma va va ……Bellissimo il compagno rivoluzionario in teatro a fare La CASTA DIVA.VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA, e tu con la commissione cultura, la tua creatura come va sei contento del tuo inoperato? penso proprio di si.
    Vi si aspetta tutti al varco
    ripeto VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

  2. Gica78R scrive:

    Commento off-topic: complimenti per questo disegno di legge sull’editoria. Continuate così!

  3. emanuele desideri scrive:

    qualcuno non condivide quello che dice onorevole.
    io condivido e quanto lei ha esposto è la speranza del popolo della sinistra.
    mi auguro che questo partito nasca subito e che sia un partito di massa al quale veramente tutti noi possiamo dare il nostro contributo.
    adesso è ora di lavorare tutti insieme.
    se restassimo ciascuno nella propria arnia sarebbe più che giusto tornare a casa per manifesta incapacità.

  4. gerardo scrive:

    VOLETE METTERCI IL BAVAGLIO????VERGOGNA!!!
    http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html

  5. Roberto Lanza scrive:

    Se è vero quanto ho letto sul blog di grillo … forse mi trasferirò nella R.P. cinese credo di trovare maggior libertà di pensiero.
    a 45 anni ho la nausea di come certi democristiani bigotti ed ipocriti ed i loro accoliti stanno MASSACRANDO l’italia!!!
    A volte penso di vivere nel film di Don Siegel “L’invasione degli ultracorpi”
    PS
    di Lei ho una grande stima soprattutto per quanto a fatto per impedire l’annullamento delle graduatorie permanenti (sono un docente non di ruolo)

  6. Mario Antonuzzi scrive:

    Vorrei dire al signore che lancia insulti agli altri, in particolare all’on. Folena, e vigliaccamente non mette neppure il nome e il cognome di iniziare a firmarsi. L’on. Folena fa dei ragionamenti politici, condivisibili o meno, non lancia insulti a nessuno, si firma con il suo nome e cognome e lascia la possibilità ai vigliacchi di scrivere sul suo blog. Distinti saluti a tutti, vigliacchi o meno, da Mario Antonuzzi

  7. Anonimo scrive:

    Ecco, ci sono alcuni vigliacchi, come dici tu che non lo sei, che non condividono quello che dice il signor folena nei suoi ragionamenti politici, penso senza offendere nessuno in quanto quel VERGOGNA, dovrebbe farti e farlo riflettere perchè viene scandito e scritto non per offendere ma per pura ed esclusiva delusione che si è avuta nei confronti di folena e di quelli come il signor folena. Il fatto di firmarsi o non firmarsi non c’entra. Comunque grazie del vigliacco, io il signor folena lo conosco, politicamente, da tempo ed i suoi ragionamenti politici, condivisibili o meno, che non lanciano insulti a nessuno,sono peggio degli insulti più aberranti, questa è una mia e permettimi, di tanti, opinione.
    Concludo chiedendo scusa se ho offeso te ed il tuo signor folena, non era mia intenzione.
    Un consiglio: meno permalosità, e più concretezza sarebbe meglio.
    Mi auguro che possiate continuare a postare tutto quello che volete, su questo blog, ma vedendo quello che sta succedendo in questi giorni, ddl sull’editoria, poco ci credo.
    Saluti e lunga vita a tutti
    un anonimo vigliacco.

  8. Anonimo scrive:

    In poche parole ti chiedo chi è più vigliacco io, il signor folena o tu?
    Io non ho dubbi.
    Tu ed il signor folena nemmeno.
    Nella vostra finta permalosità che serve a nascondere i problemi reali ed a soffermarsi su queste “sottigliezze effimere” in poche parole,
    vi attaccate a cose che fanno perdere solo tempo, mentre, in particolare per il signor folena, oltre alle chiacchiere (per alcuni) non fa niente di concreto, dato che è lautamente pagato cerchi di non offendersi per così poco e cerchi invece di risolvere alcuni problemi reali che affligono la maggior parte di coloro che postano su questo blog.
    Senza rancore
    Addio (in quanto non scriverò più su questo blog)
    un anonimo vigliacco

  9. Marco scrive:

    Permettetemi di esternare alcune perplessità (naturalmente sull’argomento, e non su tutto ciò che capita come fanno alcuni)

    1. C’è veramente voglia di unità a sinistra dell’ex sinistra?
    Io qualche dubbio l’avrei, e chi ha maggiori remore è proprio una parte di rifondazione comunista, che già non è unita di suo. Questo è tanto più vero a livello locale.

    2. A parte rare eccezioni come ad esempio la Puglia, a livello locale rifondazione non ha un disegno politico vero e proprio; spesso si comporta non come un partito politico ma come un sindacato o un movimento, senza molta iniziativa propositiva.
    Nel caso concreto della mia regione, la Sardegna, ha dimostrato in più occasioni di fare parecchia confusione sul governo locale, non riuscendo a distinguere bene le funzioni dello Stato da quelle della regione o del comune; in occasione delle elezioni di vario tipo la campagna elettorale è stata sempre la stessa, sugli stessi argomenti e con le stesse proposte, indipendentemente che si sia trattato di elezioni politiche, regionali, provinciali o comunali.

    Sono quindi d’accordo con Pietro su questo punto: ognuno deve avere il suo ruolo, e espletarlo al meglio , senza confusione. Ma come farlo capire a Rifondazione?

    3. Spesso a livello locale gran parte della sinistra c.d. radicale si comporta come quel signore che partecipa a tutte le discussioni di questo blog (con nomi diversi) e dice sempre la stessa cosa senza curarsi dell’argomento in discussione.
    Cioè ad esempio, se in consiglio comunale o in commissione si discute del problema dei parcheggi, loro parlano di lavoro e di precariato, e così pure quando si parla di traffico o di altri problemi della città; il risultato è che la città diventa invivibile, diminuiscono gli spazi verdi, il trasporto pubblico non esiste etc. etc., il tutto senza alcuna, e ribadisco, proprio nessuna, opposizione o denuncia, e nemmeno proposta, da parte di questa sinistra (che non esiste).
    Marco Curreli
    Cagliari

    Insomma

  10. lucio matteucci scrive:

    Questa lettera la ho appena inviata a Prodi ti prego di leggerla!
    Gentile presidente.
    Lei non può più rappresentare questa Nazione, dal momento che il suo mandato è gestito non da lei ma da chi ha un esiguo numero di voti.!
    Questa nazione non può essere ostaggia delle ale estreme politiche.!!!
    Questo paese è congestionato su tutto!!! Solo le tasse trovano vita facile e vi mettono daccordo in un attimo!!! Oppure come cambiare le leggi fatte dal precedente governo!!!
    La sicurezza? La TAV? Vicenza? Il controllo dei prezzi? la legge elettorale? Aumenti autostrade benzina e tasse? Le multe per far cassa dei comuni? Pompieri e polizia e….. maltrattati dalle finanziarie e lasciati soli? Giudici messi sotto tiro a comodo e a circostanza? La burocrazia che blocca tutto? Continuo?
    Ho 40 anni e sono disoccupato, nonostante tutto
    vedo extracomunitari che sono più tutelati e “ricchi” di me!!
    Sono stufo stufo e stufo!!! Le annuncio che presto verrò a fare un gesto “eclatante e sconsiderato” davanti alla sua persona…!!! Se lei non tira fuori le palle andando avanti per la sua strada ignorando chi con uno sparuto numero di voti la tiene in pugno!!
    Se poi cadesse il governo almeno nessuno può dire alla sua persona che lei non ci abbia provato!!
    E i signori estremisti con 1×100 dei voti, che se ne assumano la responsabilità di quello che succede, compresa della mia vita!!! (altra morte bianca)
    Lucio Matteucci

  11. Anonimo scrive:

    Jerk Old Granny Sex

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