Tux, il logo di LinuxE’ stato presentato ieri dai deputati questori (Albonetti, Colucci e Galante), insieme al dirigente del servizio informatica, il piano per il passaggio dell’infrastruttura informatica della Camera da Windows a Linux, il noto sistema operativo open source.
Il piano prevede il passaggio graduale dell’intera amministrazione di Montecitorio al nuovo sistema (server, desktop e applicazioni) e l’opzione, a richiesta, per le segreterie e i deputati (compresi i computer portatili).
Inoltre la biblioteca di Montecitorio renderà disponibili al pubblico diverse postazioni informatiche con Linux.
Il piano è stato sviluppato dal servizio informatico e dai questori dopo l’accoglimento di un ordine del giorno di Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura, in sede di bilancio della Camera.

A tal proposito Folena dichiara: “Si tratta di una decisione straodinaria e rilevantissima. L’istituzione centrale del paese, il parlamento, decide non solo di risparmiare (il che è di per sé un obiettivo importantissimo), ma soprattutto decide di rendersi indipendente sul piano tecnologico, adottando un sistema open source e quindi liberandosi dai vincoli del software proprietario. In tal modo si va incontro alle esigenze di trasparenza e di sicurezza che sono doverose per una istituzione pubblica. L’esempio della Camera costituisce un importante precedente per tutte le amministrazioni pubbliche, alcune delle quali sono già passate a Linux determinando enormi risparmi (la provincia di Bolzano, ad esempio, risparmia così 1 milione di euro l’anno).
Il merito va ai deputati questori e all’amministrazione della Camera, che si sono dimostrati sensibili ad un tema tanto importante.
Invierò la mia proposta di legge sul software libero nella pubblica amministrazione a tutti i deputati, invitandoli anche a scegliere Linux per i loro computer in ufficio e per i portatili, sia per ragioni di costi che per quelle di sicurezza, trasparenza e libertà.”

140 Risposte a “La Camera dei deputati passa a Linux!”
  1. Luccalug scrive:

    Faccio parte di uno dei tanti lug sparsi per l’Italia (Linux User Group). Accolgo con immensa felicità questa notizia e invito il governo e le amministrazioni a collaborare con le associazioni per il software libero già presenti da anni sul nostro territorio. COMPLIMENTI!

  2. Valerio scrive:

    Complimenti!

  3. emaki scrive:

    Finalmente! Complimenti!

  4. Marchesotti Matteo scrive:

    Ecco qua anche i miei complimenti! Un applauso!

  5. Marchesotti Matteo scrive:

    Ecco qua anche i miei complimenti! Un applauso!

  6. Flavio scrive:

    Ma complimenti davvero! Ottima decisione, era ora!

  7. Carlo scrive:

    wow :)

  8. l3g3nd4ryf0x scrive:

    Bravo davvero, splendido lavoro, per tre ragioni: la sicurezza, il risparmio e il sapere libero. Ti segnalo anche che alla facoltà di Fisica, a Torino, per gli studenti sono disponibili soltanto postazioni GNU/Linux.

  9. Giuliano scrive:

    Onorevole, sarebbe utile, da parte sua o di qualche esponente di Rc, un commento alle parole di Fini, non smentite e lette ieri su un quotidiano, riguardo agli insegnanti i quali sarebbero, dice fini, un manipolo di “frustrati” e inciterebbero gli alunni all’eversione. Ho visto prese di posizione solo da parte della margherita e dei Ds, la qualcosa mi ha parecchio stupito francamente.
    Se lei e il suo partito hanno realmente a cuore il problema della scuola e dei docenti, sarebbe il caso, a mio avviso, una vostra presa di posizione.

  10. Michele Asciutti scrive:

    Finalmente!
    Un bell’esempio da seguire, speriamo che tutto funzioni senza intoppi e senza ostruzionismo o pressioni lobbistiche fino alla completa migrazione.
    Dimenticherete antivirus, formati che diventano illeggibili dopo pochi anni, continui aggiornamenti che causano più problemi di quanti ne risolvano e sostituzione di hardware ad ogni rilascio del nuovo e colorato sistema proprietario.
    Continuate così !

  11. Valter Maratona scrive:

    Molto bene, Pietro, hai fatto un’ottima scelta. Spero che vada tutto a buon fine, perchè questo è soltanto un buon inizio: non è successo ancora niente (siamo in Italia), perdona lo scetticismo.

  12. Lorenzo scrive:

    Finalmente una presa di posizione decisa e concreta nei confronti del software libero da parte del parlamento. Continuate così, la condivisione della conoscenza è fondamentale per rilanciare l’innovazione tecnologica in Italia.

  13. Pietro Folena scrive:

    Per Giuliano: hai ragione, ma io ieri ho fatto delle dichiarazioni alle agenzie. Adesso le metto sul blog.

  14. Andrea Lug Govonis scrive:

    Complimenti per la scelta. Quando verrà approvata la legge sull’utilitizzo del software libero nella Pubblica Amministrazione??

  15. visionpost scrive:

    grazie per l’informazione, ne abbiamo appena scritto su visionpost: http://www.visionpost.it/index.asp?C=8&I=2061

  16. Roberto scrive:

    Tantissimi complimenti per questa iniziativa. Una piccola precisazione. La provincia di Bolzano non è ancora passata a Linux (lo hanno fatto invece le scuole di lingua italiana, con il progetto FUSS). La provincia di Bolzano sta invece passando a OpenOffice, e il risparmio di 1M euro è relativo al risparmio sulle sole licenze della “Office suite”. Il risparmio complessivo ottenibile passando a Linux è quindi potenzialmente molto superiore, anche se, come lei sottolineava, non è affatto il fattore più importante.

  17. Alessandro scrive:

    Complimenti! Soldi risparmiati a parte, e’ la filosofia che sta dietro a questa innovazione, con tutte le conseguenti implicazione, che e’ importante. Spero che questo sia solo l’inizio e che in futuro anche Pubblica Amministrazione e le altre Forze dello Stato si convertano a software piu’ stabile, sicuro e flessibile. Per curiosita’, avete scelto una distro particolare (Ubuntu, Debian…)?

  18. Paolo Sonego scrive:

    Complimenti! Questa si è una vera scelta di Sinistra, i.e. , aumenta la libertà per tutti, mostra una via alternativa, seria e di valore, e per finire, cosa che non guasta mai, permette un risparmio economico ai contribuenti (coloro che alla fine pagavano le licenze Microsoft). Ancora Complimenti!

  19. OOpabloOO scrive:

    Il colore politico qui c’entra relativamente, è una scelta giusta e vantaggiosa per tutti e per questo la ringrazio di cuore.

    Sarà possibile un giorno una conversione di tutta la pubblica amministrazione? Non so quale sia la prassi, ma non è possibile “imporre” un taglio al budget per le licenze di software proprietario ove non strettamente indispensabile? (vedi software ospedalieri, di cui non esiste una controparte open)

  20. Silvio Crispiatico scrive:

    Sono molto contento. E’ un’ottima decisione che spero venga presto adottata anche in altri settori.
    Ache io sono curioso di sapere quale distribuzione avete scelto. Attualmente trovo Ubuntu una distribuzione matura per questo passaggio.
    Buon Lavoro !

  21. Alessandro scrive:

    Sono estremamente stupito!
    La filosofia dell’open-source è affine alle basi della sinistra e permette di svincolarsi dalla dipendenza tecnologica ad una azienda monopolistica (o quasi).
    Inoltre in questo modo si possono informare anche i poco “informaticamente alfabetizzati” dell’esistenza di alternative libere e funzionali a strumenti informatici molto diffusi (sperando che la notizia venga riportata dai media più tradizionali).
    Complimenti!

  22. Matteo Riondato scrive:

    Bene, bene bene! Spero davvero che la Camera diventi così un esempio per l’intera PA, che potrebbe risparmiare cifre molto importanti. Ma non è solo questo: è un segno positivo per la libertà di scelta e l’indipendenza dai fattori commerciali monopolistici.

  23. Adriano Pucci scrive:

    Non ho parole….. non sono (assolutamente) di sinistra ma non posso che applaudire e complimentarmi per folena e grillini per questa ottima iniziativa.

  24. Scaforchio scrive:

    Era ora che qualcosa si muovesse anche in Italia.

  25. Franco Accetta scrive:

    Iniziativa molto interessante. Non sono uno GnuLebano ma un appassionato di tecnologie e di informatica. Non sono contro windows a priori ma trovo utile che la PA abbracci sistemi riutilizzabili nel tempo e sopratutto che non costringano ad un aumento delle tasse per il loro mantenimento. Auspico che l’iniziativa provochi anche un abbassamento dei prezzi dei prodotti closed :-)

    Saluti.

  26. bruno cappellino scrive:

    complimenti, ottima iniziativa.

  27. Giovanni Boccalini scrive:

    Grazie per l’impegno per una buona causa.
    Un primo passo verso la liberta’ di scelta senza dover sottostare ai vincoli del software proprietario.
    Un buon esempio caduto dall’alto da rendere pubblico per informare, accelerare e motivare le decisioni della restante Pubblica Amministrazione.

  28. Fabio scrive:

    Fantastico!!!

  29. michele tavella scrive:

    Era ora, complimenti!

  30. Alessandro Scardova scrive:

    Fuori dal coro: l’iziativa è lodevole, ma credo non porti alcun beneficio reale per quanto riguarda la produttività dei singolo.
    Pensiamo anche ad una categoria di lavoratori, quelli del settore dell’informatica, che sono tra i più precarizzati, cercando anche di lavorare con le aziende che migliorano la condizione lavorativa di questi ragazzi.

  31. giovanni favara scrive:

    Si vergogni folena!
    Lei e gli allegri dipendenti di camera e senato, anziche’ cominciare a giocare con i telefonini criptati da 999 euro cadauno (fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2037753 : tra l’altro chi li paghera’, il cittadino o voi con i vostri soldi?) o a starnazzare di linux o di wifi alla camera o al senato (e col decreto pisanu e la gasparri come la mettiamo? voi siete al di sopra la legge ed il resto della popolazione italiana no?) cominciate a guardare la condizione del paese reale e chiedetevi giusto due cose (sempre restando nel mondo ict):
    1) Perche’ non avete mosso un muscolo in anni ed anni per rendere la banda larga servizio universale su tutto il territorio nazionale? Forse per voi il mondo finisce al portone di ingresso di montecitorio, ma ci sono una quantita’ aziende e di privati che al 2007 non hanno accesso a qualcosa che non sia una linea analogica: uno scandalo per un paese che si professa civile.
    2) perche’ tacete sulla vergognosa questione del portale italia.it e nello specifico sui conti effettivi di questa operazione iniziata col governo belusconi e proseguita con questo esecutivo?
    3) come la mettiamo con la liberalizzazione di almeno un terzo delle frequenze riservate al wimax ad uso libero del cittadino?
    4) perche’ alla prossima gara di assegnazione delle frequenze regolamentate per il wimax sono stati ammessi i soliti noti delle telco e non esclusivamente soggetti terzi non possessori di licenze di telefonia sul territorio nazionale come e’ accaduto nel resto del mondo civile?
    5) Perche’ non si adottano FORMATI opensource (da non confondersi con i sistemi operativi opensource) in tutta la pubblica amministrazione, stabilendo una volta per tutte uno standard nel trattamento dei dati non solo a livello italiano ma magari europeo gia’ che ci siamo?
    6) perche’ girando per scuole elementari, medie e superiori di questo paese mancano (oltre a tutto il resto) laboratori informatici, connessioni a banda larga e soprattutto personale formato per insegnare a docenti ed alunni un corretto uso del mezzo infomatico?
    7) perche’ non investite cifre congrue nell’adeguamento tecnologico ed informatico di forze dell’ordine, vigili del fuoco ed operatori sanitari pubblici?
    8) come la mettiamo con la legge urbani?
    9) come la mettiamo con l’IPRED2?
    10) perche’ non muovete un dito per promuovere seriamente il telelavoro su scala nazionale (oltre che a metter mano a quell’oscenita’ della legge biagi)?

    Il paese ha bisogno di risposte concrete a domande come quelle che le ho posto, non di prendere atto che nella gerontocrazia del parlamento italiano qualcuno dei senatori e dei deputati ha scoperto il “uairless” e linux.
    Si vergogni dipendente folena, si dia da fare per il paese e non per sollazzare quella villa arzilla che e’ diventato il parlamento italiano: e badi bene che chi glielo sta dicendo e’ un elettore militante di centrosinistra da lungo corso, non un berloschino qualsiasi.

    La aspetto l’8 settembre 2007 nelle principali piazze italiane, assieme ai suoi prezzolati colleghi di lavoro: un sano bagno di umilta’ tra la folla di italiani normali e sempre piu’ incazzati per questa classe dirigente sempre piu’ incapace forse le giovera’ e le dara’ la dignita’ ed il buongusto di ritirarsi finalmente a vita privata: lei e tutti gli altri tra camera e senato avete fatto abbastanza danni a questo povero paese.

  32. Mario Pistone scrive:

    On. Folena via sia serio….crede davvero che il problema sia il costo delle licenze? Chi crede che offrirà i servizi di assistenza e supporto per Linux e per la migrazione? La “software-libero s.r.l.”? Noooo saranno HP, IBM, etc, etc. Il costo per le PA del software libero si sposta solo dalle licenze alle consulenze. Certo così è più facile avere amici locali piuttosto che solo Zio Bill.

    Cambiate il sistema sdegli appalti nella PA e permettete a società giovani di fare business direttamente con voi senza fare il giro delle sette chiese.

    Un lavoro che costa X alla fine la PA lo paga 10X per tutte le joint venture che ci sono.

  33. Salvatore - Lecce scrive:

    Grazie Pietro, un’iniziativa importantissima la tua, sia sul piano tecnico che economico ma soprattutto etico. Complimenti.

  34. Treviño scrive:

    Mario Pistone, se permetti preferisco pagare HP, RedHat e compagnia bella per un servizio di assistenza (che comunque necessitavi, ma che sicuramente vale più del prodotto software in sé per sé) che poi so che reinvestiranno sicuramente “a fondo perduto” nello sviluppo di applicazioni/sistemi free, piuttosto che dover pagare e sottomettermi ad un monopolio che sottomette totalmente il nostro stato ad un’azienda.

    Poi siamo agli inizi… Pensate ad un sistema in cui le scuole, università ed enti statali producono software libero; lo stato poi ne usufruisce. Sembra quasi un idea “autarchica” ma considerando che il free sofware vive nel web sarebbe esattamente il contrario… Sviluppare tutti insieme per avere prodotti per tutti a costo zero ed in libertà!

    Comunque esulto vivamente a questa notizia… Finalmente qualcosa si muove anche per noi (come da programma, tra l’altro)!

    Ne ho scritte anche qualche riga in inglese sperando possa finire su Digg. Penso non sia altro che pubblicità positiva per il nostro Paese…

  35. Emanuele scrive:

    Va bene risparmiare, ma a che prò? Per spendere il doppio in assistenza e per avere programmi, si Open Source, ma meno produttivi e avvolte addirittura meno affidabili?
    Spero che prima di approvare la legge si esaminino tutte le variabili in gioco (produttività, sicurezza, costo licenze, assistenza tecnica, facilità d’uso: se un programma è facile da usare si risparmia tempo ad usarlo e se si risparmia tempo si risparmiano anche soldi).
    Onorevole sarebbe inoltre utile che lei elencasse ai sui lettori che tipo di distribuzione Linux intende proporre.

  36. Antonio scrive:

    Solo manovra politica.
    Viva linux! Viva l’open source. Ma queste manovre politiche, questi messaggi inviati alla massa solo per “attirare” la gente, sono sbagliate.
    E’ lodevole l’utilizzo di tecnologia open source, sono favorevole ma voi politici pensate solo alla propaganda. Chi vi fornirà assistenza? Fuori i contratti. Sa come si puo’ risparmiare davvero? Diminuendo i numeri di poiliti e riportando la legalità e l’onesta in italia.
    DOMANDA: Perchè oggi gli appalti informatici sono vinti sempre dalle stesse aziende con numerosi agganci politici?
    In Italia, oggi, il piu’ grave problema sono i politici. Che fanno solo i propri interessi.

  37. Antonio scrive:

    Solo manovra politica.
    Viva linux! Viva l’open source. Ma queste manovre politiche, questi messaggi inviati alla massa solo per “attirare” la gente, sono sbagliate.
    E’ lodevole l’utilizzo di tecnologia open source, sono favorevole ma voi politici pensate solo alla propaganda. Chi vi fornirà assistenza? Fuori i contratti. Sa come si puo’ risparmiare davvero? Diminuendo i numeri di poiliti e riportando la legalità e l’onesta in italia.
    DOMANDA: Perchè oggi gli appalti informatici sono vinti sempre dalle stesse aziende con numerosi agganci politici?
    In Italia, oggi, il piu’ grave problema sono i politici. Che fanno solo i propri interessi.

  38. iosononessuno scrive:

    Mi presento, mi chiamo mollica e sono il partecipante al master: “free software upgrade” che si svolte a Bolzano e nasce dall’iniziativa del progetto FUSS. Attulamente sto svolgendo uno stage presso il consorzio dei comuni con il progetto di studiare una migrazione di tutti i desktop di tutti i comuni da software proprietario a software libero. La e vi invito a vedere i passi del mio lavoro qui http://www.migration-manager.it/blog/?p=40.
    ho due quesiti/spunti da porle:
    1) Ad oggi non è ancora ben chiara (ogni blog e sito d’informazione riporta notizie differenti ) la portata dell’iniziativa presso la Camera Dei Deputati. Non si capisce se è un semplice invito ai Deputati o se verranno effettivamente cambiate le infrastrutture informatiche della struttura. Credo che la cosa richieda una migliore visibilità e chiarezza. Spero che Lei possa contribuire a ciò, invitandoLa anche a consigliare chi farà la migrazione a documentare il tutto tramite mediawiki.
    2) Lei parla della necessità che la pubblica amministrazione adottil il software libero. peccato che questo non sia possibile perchè attulamente i ministeri preposti (es. l’agenzia delle entrate) rilasciano software, che assolve a obblighi di legge, che gira solo su software proprietario. Come pensa si possa risolvere questa situazione?
    La ringrazio,
    massimo

  39. Fabio scrive:

    COMPLIMENTI! davvero una buona notizia! almeno ora so che la tecnologia e l’attenzione verso essa in Italia si stanno sviluppando!Complimenti ancora!

  40. KillBillusconi scrive:

    Invece Berusca e Company negi 5 anni di ladretti (non ricordo il nome cmq uno dell’Ibm) con la scusa del terrorismo (ce l’ha in capa il berusca) tutto a microsozz, vai con office, tangenti, fondi neri, stanza della contabilità in nero a publitalia 80 mediaset mediolanum, eccetera.. ma la finanza è mai andata a publitalia 80 troverebbe gli archivi dei gusti di milioni di italiani supercontrollati superspiati altro che sismi che spiava solo i magistrati, politici ecc

  41. KillBillusconi scrive:

    Berusconi è una minaccia per la democrazia.. ma mi raccomando non fatelo sapere in giro..

  42. Giovanni scrive:

    Davvero complimenti! Una volta tanto si parla dell’italia in tutto il mondo per qualcosa di cui essere orgogliosi.

  43. Patrick scrive:

    MI fanno ridere quelli che intervengono in senso negativo puntando subito il dito sul costo dell’assistenza e sulla minore produttività.
    Pensate che i prodotti MS visto che sono gravati da costi di licenze altissimi non abbiano necessità di assistenza? Come se avessero dentro una sorta di magico meccanismo di autoriparazione.
    I fatti dicono il contrario.
    Dalla mia esperienza personale, un ufficio basato su linux una volta che tutto è installato necessità, solitamente, di pochissima assistenza. I programmi difficilmente si corrompono e la configurazione di sistema non rischia di saltare ogni qual volta si installa un nuovo programma o si eseguono degli aggiornamenti.
    Non si hanno più computer che smettono di funzionare in seguito ad infezioni da virus o cose del genere, anzi il problema virus, malware, spyware ecc non è più un problema.
    Quindi, i costi di assistenza, se non si abbassano rimangono invariati.
    O forse pensate che configurare un server linux richiede maggiore lavoro che configurare un server windows? Questa è una bella fantasia, ma tale rimane.
    Per quanto riguarda la produttività, credo che chi dice che i programmi MS diano una maggiore produttività di quelli linux non abbia mai lavorato con una macchina linux.
    E’ vero che alcuni software rimangono esclusivo appannaggio di MS (anche se oggi con la virtualizzazione…), ma è anche vero che linux offre strumenti per la produttività che MS si può scordare (tipo le utility del sistema operativo), se non acquistandoli da terze parti con ulteriori costi di licenze.
    Posso confermare che alcuni software MS sono più maturi e che ci sono ancora alcuni problemi con linux, ma tanti altri di cui Windows è fortemente afflitto diventano solo un ricordo.
    La sicurezza HA UNA IMPORTANZA FONDAMENTALE, non è una cosa tra le tante che si possono portare come pregio di un sistema operativo.
    Quando mettiamo sulla bilancia linux e Windows, entrambi hanno i loro pregi e i loro difetti, ma non c’è modo di fare pendere l’ago verso Windows.
    Uso tutti i sistemi operativi più diffusi per lavorare (linux, Windows e Mac Osx) e in assoluto quello che mi offre minore produttività è Windows, in compenso è anche quello che mi da più problemi.
    E’ ottimo per scopi ludici e per alcuni programmi particolari, ma per il resto è solo fonte di continui grattacapi.
    Prima di interventi campanilistici inviterei queste persone a provare (a fondo) a lavorare con entrambi i sistemi operativi e poi dire la loro.

    Comunque, complimenti per l’iniziativa!

  44. assente scrive:

    È una bella notizia, certo che su base volontaria (opzione o richiesta) non é un gran incentivo, comunque se questo è l’inizio ben venga.

  45. Roberto scrive:

    Come dice Patrick, chi sostiene che Linux possa peggiorare la produttività di chi lavora alla Camera non ha mai provato Linux.

    Immagino che l’utilizzo che si fa del PC in tale ambito sarà limitato alla navigazione sul web, la posta elettronica, word processor e foglio di calcolo. In tal caso, Firefox, Thunderbird ed OpenOffice sono strumenti ormai maturi e forse superiori ai concorrenti di Microsoft.

    Non esiste il sistema operativo migliore, dipende da ciò che si intende fare con il PC. Per un utilizzo come quello descritto, Linux è perfetto.

    Ottima iniziativa!

    Consiglio a tutti di provare Ubuntu per una settimana: tanto non ha neppure bisogno di essere istallato, in un primo momento. Forse qualche dubbio sulla qualità di Windows potrebbe venirvi…

  46. Treviño scrive:

    Patrick ti do ragione totalmente… Come si è chiesto assente nel suo blog, è possibile avere dei riferimenti ufficiali oltre a notizie – siano esse pur date dai blog di Parlamentari o da noti organi di stampa?

    Grazie…

  47. Alessandro Scardova scrive:

    Ho sviluppato 18 anni fa il mio primo gestionale e guarda caso proprio per gestire il tesseramento della Federazione reggana della FGCI. Da 14 anni mi occupo di programmazione e assistenza e credo di avere abbastanza esperienza per rispodere a Roberto e Patrick: Ubuntu è un ottima piattaforma per Navigare e per l’office automation. Non è colpa di Linux o chi fa le distribuzioni, ma il resto del mondo non è ancora pronto per un mondo veramente multipiattaforma, se devo visualizzare un disegno in autocad, magari per farmi un idea dettagliata di un progetto per una base militare, ho visualizzatori solo sotto windows, se devo consultare delle librerie di leggi e decreti, magari offline non ho supporti per linux, se devo usare una stampante multifunzione, non riesco. Ripeto, non è colpa di Linux, ma spesso delle software house che, con la logica del mercato, producono principalmente software per Windows, poi certo c’è il free software e l’open source (e non solo sotto linux) con ottimi prodotti, ma non per tutte le esigenze. Certo è un problema da affrontare e sicuramente la proposta di Pietro va in questa direzione, per giudicarla dovrei avere strumenti più approfonditi, ma mi sento comuqnue di non condividerla.

  48. Treviño scrive:

    Se non si inizia a «combattere» (civilmente, s’intende) in questo modo, il mondo non si adeguerà… In questi ultimi anni in cui Linux è crsciuto moltissimo molte software house si sono fatte avanti e, non pensare, tutto sta diventando sempre più disponibile per tutti (te lo dice uno che non usa Windows da anni e che non ne sente mai il bisogno, seppur sia uno che non si accontenta).

    Riguardo i tuoi esempi, beh… I problemi nei Cad rimangono anche se viewer (per rispondere al tuo esempio) ce ne sono e parecchi; alcuni free, molti anche seri (e magari freeware per uso personale come Medusa4 o altri). Librerie di decreti & company non penso sia difficile renderli disponibili offline in formati standard…

    Boh, mi pare che a volte si vogliano rendere grossi i problemi quando invece con poco impegno si potrebbe risolvere tutto (forse è per pigrizia?!).

  49. Tomotaco scrive:

    This is really awesome, although, I can’t really read it. I think is has to do with someone or some people famous turning to Linux as on OS. This is amazing!

  50. m.s. scrive:

    se devo usare una stampante multifunzione, non riesco.

    Curioso. La mia Epson multifunzione con Linux va benissimo :) .
    Per quanto riguarda autocad o simili, sono d’accordo. Ma penso che in quel contesto siano casi rari (mica è uno studio di ingegneria). La soluzione migliore e più semplice è mantenere un paio di macchine windows funzionanti per QUEI casi rari, accessibili con un clic tramine VNC o FreeNX. Così con un paio di licenze Windows hai risolto tutti i problemi di un centinaio di macchine.

  51. Treviño scrive:

    Ho letto delle indiscrezioni su The Inquirer in cui si afferma che si vada verso l’uso di SuSE linux, è vero questo?
    Se sì, perché?! :/

  52. Mario Pistone scrive:

    Patrick ma dove hai lavorato? A paperopoli? Ma ce la vedi la sig.ra Pina dell’ufficio grattacapi a editarsi il file di configurazione di Xorg per riavviare il suo server grafico?

    Non parliamo di Impress di OpenOffice…una forma larvale di PowerPoint.

    Linux è un bel S.O., efficiente e ottimo per soluzioni smart e server, ma per gli utenti finali non è ancora pronto. Ubuntu ci si avvicina, ma il vero problema sono i driver e strumenti di amministrazione a livello enterprise.

    Poi sul problema sicurezza hai ragione linux non ha bisogna di antivirus…ORA….perché se diffuso come Windows ce ne avrà di bisogno stanne pur certo.

    Secondo te un cracker sviluppa un malware per Windows o per Linux? Dove pagano dippiù? O non sai caro patrick che oramai non è più il ragazzetto brufoloso a fare i malware ma cracker professionisti al soldo di questa o quella organizzazione?

    Ripeto il risparmio con l’open source non c’è, si spostano solo i soldi dall’america…all’america (vedi IBM) e le mollichette ai locali.

    Cambiate i sistemi di appalti nel pubblico altrimenti società smart (sia su Linux che su Windows) non potranno mai accedere direttamente nella PA e fargli risparmiare.

    Patrick quelli come te che si ostinano a difendere l’open source e a portarlo come un vessillo benefico e salvifico di tutto rischiano come al solito di spostare il problema….

    On. Folena la sua è propaganda politica e nulla più, mi spiace perché anche io sono di sinistra ma prima di tutto sono un Informatico (non un linuxiano o un windowsiano)

  53. Treviño scrive:

    Mario ti ho scritto una risposta, ma evidentemente va in coda di moderazione, quindi la puoi trovare qui: http://www.cocomment.com/comment/17085498

  54. Salvatore - Lecce scrive:

    Integro il mio precedente post, ed aggiungo ai complimenti un piccolo dubbio: la distribuzione linux prescelta sembra essere SuseLinux; ecco questa é stata una piccola doccia fredda, perché Suse é sviluppata e supportata da Novell, un’azienda che con i recenti accordi con Microsoft ha un po’ rotto con l’etica open e messo in difficoltà l’intera comunità di linux. Aziende altrettanto serie che forniscono un supporto di altissimo livello e che si sono mantenute “staight con la filosofia opensource sono Red Hat, Mandriva ed Ubuntu (che tra l’altro é stato adottato dal parlamento francese), tanto per citare i principali. Spero che si sia ancora in tempo per rivalutare questa opzione. Un caloroso saluto.

  55. Michele Favara Pedarsi scrive:

    Grazie

  56. Massimo Sculli scrive:

    Complimenti! Finalmente una cosa comunista!
    Si può avere qualche informazione sulle specifiche tecniche?
    Cordiali saluti

  57. Pietro Folena scrive:

    Sono informato rispetto all’accordo Novell-Microsoft. Tuttavia va sottolineato che la Camera ha già un contratto con Novell per la rete, per cui la scelta è stata dettata dal fatto che tale contratto era già in essere e la migrazione a Linux così non avrà problemi di costi nè ovviamente problemi tecnici. In ogni caso è importante che si passi all’open source, questo mi pare il punto fondamentale.

  58. Luccalug scrive:

    Patrick sei un informatico? nn ci avrei mai creduto…

    Leggi cosa è stato fatto a Bolzano e chiediti come fanno a risparmiare un milione di euro all’ anno!

  59. Luccalug scrive:

    No a NOVELL!!!!!

  60. Treviño scrive:

    Lucalug non è che ti riferivi a Mario? :o

    Comunque on. Folena, grazie per la spiegazione, anche se non mi convince totalmente, sono daccordo che la cosa più importante è passare al Free Software (certo, se si potesse fare anche di più… :P ).

  61. flesc scrive:

    un mio precedente commento si è perso, ed anche uno di Trevino.. (usiamo lo stesso sistema di tracciamento) vabbè… volevo solo sapere se Pietro Folena sarà tra quei parlamentari che tenteranno, almeno, di avere un sist. operativo alternativo ( Ubuntu aveva come testimonial Mandela ) sul laptop fornitogli dalla Camera

  62. Pain scrive:

    Vedete che quando volete qualcosa di sinistra lo fate!
    Complimenti
    Jean-marc

  63. sven scrive:

    Congratulations and greets from Svizzera

  64. Gica78R scrive:

    Sarebbe tutto molto bello, se fosse vero.
    La questione del risparmio è marginale; la vera peculiarità sarebbe l’adozione di standard e formati aperti che assicurino interoperabilità e fruizione illimitata.

    Comunque se poi si risparmia anche qualcosa, vorrà dire che avrete un gruzzoletto in più per comprare cryptofonini, gelati e lecca lecca… O per aumentare i vostri privilegi.

    Il passaggio a GNU/Linux sui computer in dotazione ai parlamentari, essendo volontario, non avrà un gran successo: Linux non è adatto agli analfabeti.

    Saluti,

    un debianizzato molto scettico.

    PS: fossi in voi, eviterei l’associazione tra software libero e “cose di sinistra”, perché è una banalità che offende gli sviluppatori di free software che credono in quel che fanno e che della politica se ne sbattono altamente!

  65. Salvatore - Lecce scrive:

    Ok Piero, sono soddisfatto della tua risposta, e per il momento mi va bene così. Bisogna far avanzare l’Open Source, e il prossimo obiettivo potrebbe essere la Pubblica Amministrazione. Lì si che il risparmio sarebbe notevole. Magari con aziende più etiche di Novell & co.
    Ciao caro compagno, e grazie per quello che fai.

  66. edoardo firenze scrive:

    Finalmente!!!Sono un utente Ubuntu della prima ora e accolgo con gioia la notizia che il nostro governo di centrosinistra finalmente passa a Linux!!!

  67. Pietro Folena scrive:

    Per Giovanni Favara: si vergogni piuttosto lei, che viene ad insultare proprio me. Per sua norma e regola, io ho sostenuto le battaglie contro Ipred, per la banda larga, ecc. sono uno dei pochi parlamentari che si occupa di questi temi. Rivolga i suoi insulti ad altri. e soprattutto prima si informi con chi parla.

  68. fabioamd87 scrive:

    FINALMENTE!

  69. KillBillusconi scrive:

    Per quanto riguarda i criptofonini posso dire che non sono d’accordo.. Ci sono in parlamento moltissimi deputati che hanno una sfilza di reati vada a vedere il sito di Beppe Grillo e in questo modo mi sa che si favoriscono più i disonesti che le persone corrette..
    On Pietro Folena deve intervenire ed urgentemente..anche dando la chiave di intercettazione ai magistrati che ne fanno richiesta sopratutto per certi parlamentari disonesti.

  70. Treviño scrive:

    Sbaglio od i parlamentari non sono intercettabili per definizione (per lo meno così disse Grasso ad una convention anti-mafia)? :o

  71. Omar Laurino scrive:

    Caro Pietro, ti do del Tu come si faceva una volta fra Compagni…

    E’ una bella notizia perchè vuol dire che qualcosa si muove, ma non la vedo *ancora* come una notizia straordinaria.

    Innanzitutto, consentire la scelta non vuol dire favorirla. Il fatto che un parlamentare possa richiedere l’installazione di linux su un portatile acquistato pagando una licenza microsoft e che potrebbe non rivelarsi compatibile non è esaltante. E’ una “pezza a colori” poco futuribile. Mi piacerebbe sapere chi adotterà linux e su quanti computer.

    Bisognerebbe prendere provvedimenti a livello legislativo, sia statale che europeo, che favoriscano non tanto linux, quanto il software libero in generale, i formati liberi, la concorrenza, e così via…

    I produttori di computer, in particolare portatili, *di fatto* impediscono al cliente (che pure paga) la libera scelta del sistema operativo.
    Nella pubblica amministrazione, nell’università (nelle facoltà umanistiche) vengono adottati diffusamente formati proprietari che scoraggiano i cittadini e gli studenti all’uso di software libero.
    In definitiva, nel campo dell’informatica la concorrenza non viene di fatto garantita.
    Sarebbe necessario, secondo me:

    1) in materia di antitrust favorire la produzione di driver da parte dei produttori di materiale elettronico. Il mancato sviluppo dei driver da parte dei produttori è un danno enorme alla concorrenza.

    2) in materia di antitrust regolamentare la vendita dei computer portatili, punendo severamente le aziende che obbligano l’utente a comprare licenze microsoft direttamente o attraverso ridicole scappatoie.

    3) includere i formati dei file nella regolamentazione dei pesi e delle misure. Così come si è obbligati ad usare il sistema internazionale per motivi di trasparenza e compatibilità, così si dovrebbe essere obbligati all’uso di formati aperti, non essendo tollerabile la chiusura indiscriminata delle informazioni e la non compatibilità.

    Queste sono solo alcune idee indispensabili per cominciare… se in italia approvassimo normative simili saremmo i primi al mondo, finalmente dopo tanto tempo… faremmo scuola e risaliremmo le classifiche di civiltà.

    Ringrazio te e Grillini per il lavoro fatto ma spero che questo sia solo il passo “zero” di una lunga lista di provvedimenti da approvare urgentemente.

  72. Tullio di Salvo scrive:

    Per Giovanni Favara: si vergogni piuttosto lei, che viene ad insultare proprio me. Per sua norma e regola, io ho sostenuto le battaglie contro Ipred, per la banda larga, ecc. sono uno dei pochi parlamentari che si occupa di questi temi. Rivolga i suoi insulti ad altri. e soprattutto prima si informi con chi parla.
    BRAVO INVECE GIOVANNI FAVARA HAI DETTO COSE VERAMENTE SANTE .
    MENTRE LUI SEMPRE LA SOLITA IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO MA IN CONCRETO NISBA.
    GIOVANNI SEI UN GRANDE

  73. Treviño scrive:

    Mi sembra davvero eccessivo voler dar contro ad un politico, che bene o male si mette in gioco qui, quando non mi pare ci sia il motivo (e anzi, si apprezza quanto fatto)…
    Non penso che questa possa essere considerata una tecnica per farsi pubblicità, visto che se anche fosse avrebbe un audience molto ristretto (la comunità open, purtroppo, non è che sia talmente numerosa da essere decisiva).
    Leggendo altri documenti qui presenti, mi pare piuttosto che sia solo la manifestazione di una certa convinzione in quello che si crede.

    Non prendete questo messaggio come “paraculaggine”, non conoscevo Folena prima di venir qui per questa vicenda (avevo già visitato il blog ma con superficialità), ma quanto ho letto mi è parso quasi tutto positivo.

  74. Tullio di Salvo scrive:

    Qui non si tratta di paraculaggine, ma di visioni diverse, da rispettare democraticamente, e non permalosamente come fa il signor folena, che ogni qualvolta c’è una voce fuori dal coro, si impermalosisce, anche se a dir il vero non sempre da risposte su quesiti o dati di fatto a cui, secondo me, non sa rispondere o non vuole rispondere in quanto messo davanti alla realtà dei fatti non sa che pesci prendere.

  75. Francesco Stablum scrive:

    Complimenti! Finalmente qualcosa comincia a muoversi.
    Ora continuate lo sforzo inducendo anche le istituzioni locali, province, comuni, regioni, ASL/USL, INPS a passare a Linux. Sarebbe un enorme risparmio di licenze!
    cordiali saluti,
    -Francesco Stablum

  76. giovanni favara scrive:

    Dipendente folena e’ lei a doversi vergognare: chi le scrive ha fatto campagna elettorale fin dal 1996 per il suo schieramento politico, quindi di fatto e’ uno dei tanti che ha il diritto/dovere di criticarla apertamente e chiederle conto per I RISULTATI CHE NON STA OTTENENDO.

    Si sente insultato? eh no mio caro, e’ lei che sta insultando non solo la sua base, ma il paese intero.
    Lei e’ al governo da piu’ di un anno con gli altri dell’unione e non ha risolto ALCUNA delle questioni che le ho elencato. E non venga a raccontarmi che lei ha battagliato di qua e di la: alla popolazione e alla sua base elettorale non frega nulla delle interrogazioni parlamentari o altre belle azioni di facciata che a nulla portano: se ancora non lo ha capito ci vogliono RISULTATI CONCRETI, e non mi pare che da lei e dal suo schieramento politico sia giunto un risultato concreto ai problemi elencati.
    Ribadisco: se non e’ in grado di far nulla si dimetta e faccia altro della sua vita: il paese non ha bisogno di una classe politica incapace di risolvere concretamente i problemi della popolazione.
    E non mi venga a raccontare di iter burocratici, tempi da rispettare o quant’altro, perche’ quando volete tutti voi, destra, centro o sinistra, siete dei fulmini ad approvare quello che vi fa comodo.

    Come tanti altri elettori ed attivisti di centro sinistra aspetto risposta a TUTTE le domande che le ho posto in precedenza, dalla prima all’ultima ed in modo estremamente esaustivo, completo e semplice: ed abbia il buongusto e l’umilta’ di parlare chiaro e tondo su tutto quello che NON E’ STATO FATTO.
    E’ nel suo interesse non passare per il solito politicante inconcludente di questa povera repubblica italiana.

  77. giovanni favara scrive:

    per Omar Laurino molto brevemente:

    1) sui driver: non e’ imponendo ai produttori il rilascio di driver per linux che si risolve la questione: casomai e’ da incentivare il passaggio degli utenti a linux segnalando i prodotti che gia’ lo supportano al fine di creare la massa critica necessaria affinche’ i produttori trovino conveniente rilasciare i driver per non perdere serie quote di mercato.

    2)sulle licenze software da rimborsare per i portatili: solo in italia non si riesce ad esercitare normalmente il diritto di rimborso del software non voluto.
    La vera rivoluzione sarebbe a monte permettere l’acquisto di portatili senza alcun sistema operativo con il relativo sconto previsto: e per questo basterebbe pochissimo in termini di antitrust o di aggiornamento delle normative vigenti. Purtroppo in italia la legalita’ sembra essere un concetto sempre piu’ relativo e non assoluto come dovrebbe essere.

    3) sui formati e standard dei file: e’ questo il primo vero tassello da risolvere a livello europeo , non solo italiano: se per prima la PA non passa a formati open, tutti i soggetti che interagiscono con la medesima non han alcun interesse ad usare formati che non siano quelli correnti, cioe’ proprietari. A tutt’oggi una PA italiana che rilascia una qualsiasi documentazione in formato proprietario (es. formato .doc o .dwg) obbliga di fatto il cittadino o l’impresa ad adottare il software della casa madre che spinge il formato proprietario.
    Con i formati aperti si svincola una volta per tutte la piattaforma dal contenuto, con il risultato che i soggetti pubblici e privati indipendentemente dalle scelte di piattaforma fatte (windows,macosx,unix,linux), possono scambiare dati in modo agevole e sicuro.

    E’ il segreto di pulcinella, ma che cela in se tanti di quegli interessi economici a livello nazionale ed internazionale che non si ha purtroppo consapevolezza: prova a pensare ad un mercato potenziale di 380 milioni di persone come l’europa dove non si usa piu’ il formato proprietario .pdf di adobe o quello .doc di microsoft: chi comprerebbe piu’ a caro prezzo milioni di licenze di msoffice o di adobe acrobat?

  78. Ivan scrive:

    Era Ora… almeno si smettera di regalare i soldi a Bill Gaze

  79. mauro pecchioli scrive:

    La camera italiana ha adottato $u$e linux, la distribuzione in combutta con Micro$oft…

    Il parlamento francese invece ha scelto Ubuntu, un linux “indipendente”…

    …si capisce: LIBERTE’, EGALITE’, UBUNTITE’ !!!

  80. flesc scrive:

    questa di ubuntitè è proprio bella ;-) )
    comunque l’on Folena viene citato nel blog di c|net da un tizio (”forse” a libro paga di Microsoft) citato nel mio blog

  81. Omar Laurino scrive:

    @giovanni favara

    Sul punto 1) concordo con te, ma quella che proponi non è una misura legislativa. La comunità può *spingere* verso alcune soluzioni, d’accordo, ma dal punto legislativo non si *deve* consentire il monopolio del software e la mancanza delle più elementari norme di concorrenza.
    Al momento il problema dei driver è, secondo me, l’unico ostacolo che rimane all’esplosione di linux.

    Sul punto 2) idem… nessuno impedisce ai produttori di vendere portatili senza SO, ed alcuni lo fanno pure, anche se in modo insufficiente (IBM e HP).
    E’ come la questione delle assicurazioni: hanno fatto cartello per anni, praticamente dalla liberalizzazione del mercato, finchè l’ANIA non è stata pesantemente multata.

    Se i produttori fossero multati quanto meritano gli accordi monopolistici con microsoft non sarebbero più vantaggiosi come lo sono ora.

    Hai ragione sulla legalità, il nostro parlamento è di per sè un esempio vergognoso.
    E’ per questa ragione che non ritengo la notizia tanto straordinaria…
    Che i 600 deputati siano liberi di passare a linux non ce ne facciamo niente, se poi gli altri 60 milioni di italiani si vedono negata questa possibilità.

    Meno propaganda e più concretezza. La direzione è giusta, i risultati ancora del tutto insufficienti.

  82. Omar Laurino scrive:

    @Giovanni Favara

    dimenticavo… il pdf *è* un formato aperto :-)

  83. Anonimo scrive:

    Carissimo Giovanni Favara sta tranquillo su cose concrete non ti risponderà mai, come potrai vedere, se farai un giro tra i vari post del nostro amico, quando c’è qualcuno che pone dei problemi irrisolti da parte di questo governo ma che avevano promesso di risolvere mettendoli nelle fatidiche liste prima al n. 1 PRECARIATO SCUOLA LEGGE BIAGI ecc… ecc…poi al n. 2 poi al n. 5, ma che si sono tradotte sempre solo ed esclusivamente in chiacchiere. Dicevo quando lo chiami o gli scrivi ed aspetti una risposta sta tranquillo che fino ad adesso non ha mai dato delle risposte a domande concrete a cui,mi sento di dire, ha l’obbligo di rispondere, l’amico fa orecchie da mercante o si offende in quanto sia nel primo che nel secondo caso gli conviene, tanto a lui come dicevi tu e come diciamo migliaia e migliaia di elettori di sinistra dei problemi seri che ci attanagliano non importa rien de rien in quanto non sa cosa vogliono dire. A lui basta ogni tanto dire, solo per mera pubblicità personale, io ho proposto, io ho fatto, io non sono d’accordo ma il ministro tal dei tali ecc…ecc…
    Mentre prima delle elezioni prometteva/no e come prometteva/no. Promettevano mari e monti tramite questo blog mi ricordo e come rispondeva, tramite e. mail e come dava udienza a tutti gli interlocutori. E adesso, rien de rien
    Ricorda che chiunque lo critichi passerà per un disfattista per un berlusconiano per un demagogo.
    Per concludere ti anticipo che non ti risponderà come non ha risposto a tanti altri elettori di R.C. a cui, ribadisco, non sa cosa dire.
    Un caloroso saluto Max

  84. mauro pecchioli scrive:

    Concordo con i tre punti esposti da Omar Laurino, e credo che possa essere un ottimo pane per i denti di un gruppo di deputati che dimostra sensibilita’ a questi problemi e intanto riesce a fare almeno un primo passo.

    E’ vero, sono rimasto un po’ deluso dalla scelta di Suse, ma ho anche fiducia nella possibilita’ che dove si e’ fatto trenta si riesca a fare trentuno, cioe’ che con un piccolo sforzo i “nostri” riescano a superare anche quelle “difficolta’ tecniche” addotte come motivazione per quella scelta, e propongano un Ubuntu di sana pianta.

    Come programmatore, nonche’ medico, utente ormai, a casa e in studio, di Ubuntu da settembre scorso, mi sento di potere affermare con certezza che le “difficolta’ tecniche” che “impedirebbero” di scegliere Ubuntu invece di Suse sono “quasi” inesistenti, dal momento che tutte e due le distribuzioni “sanno” gestire reti e quant’altro.

    Potrei accettare che fossero difficolta’ reali se si trattasse di hardware, o cablature, ma essendo solo software, possibile con tutti e due i sistemi, magari con procedure diverse all’apparenza, ma uguali nella sostanza dei protocolli standard, non mi convince molto la motivazione delle “difficolta’ tecniche”.

    Ci tengo a rinnovare a Folena il mio appoggio, come ho gia’ recentemente espresso via e-mail, dopo che ho appreso delle iniziative da lui intraprese nel campo del software libero.

    Colgo l’occasione per ricordare che e’ ancora aperta la petizione lanciata da Renzo Davoli, http://www.petitiononline.com/liberasw/ mentre e’ sfumata purtroppo nel nulla, malgrado le mie pressioni su Fabio Fazio, la petizione lanciata da me a marzo http://www.petitiononline.com/parcondi/

    Una cosa pero’ vorrei ancora chiedere a Folena: a quando il momento in cui la televisione pubblica dedichera’, in par condicio informatica, spazi al tema del software libero, e smettera’ di propagandare solo quello proprietario? Cosa state facendo allo scopo?

    grazie

    mauro pecchioli

  85. sante scrive:

    Soddisfazione per la scelta del pinguino, molto meno per la distro: Novell ha fatto un patto con il diavolo(Micro$oft). Sarebbe stato molto più coerente orientarsi verso RedHat o Ubuntu

  86. mauro pecchioli scrive:

    Una piccola puntualizzazione, ma non irrilevante, sul tema.

    Vedo che Folena utilizza, ed enfatizza, il termine “open source”, nel comunicare l’iniziativa della Camera.

    Quando, ormai quasi un anno fa, mi sono avvicinato, e con successo e soddisfazione, ad Ubuntu, non avevo ancora le idee chiare sulle realta’ che giravano intorno a GNU/Linux, ma mi e’ servito molto l’essermi iscritto alle varie mailing list, come quella degli stessi utenti italiani di Ubuntu, e quella del Linux Users Group di Firenze.

    E’ proprio da quei contatti che sono venuto a conoscenza delle differenze esistenti tra la realta’ dell’”open source” e quella del “free software”, che per me fino ad allora erano la stessa cosa, e invece:

    http://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.it.html

    Credo, e spero, che anche Stallman, nel suo recente incontro alla Camera, presente lo stesso Folena (assente invece Mussi…), abbia ribadito la differenza che passa tra i due termini.

    Da qui l’invito a Folena ad utilizzare il termine piu’ proprio di “free software”, o “software libero”.

    grazie

    mauro pecchioli

  87. mauro pecchioli scrive:

    “pardon” per il doppio post :-(

    mea technica culpa!

    mauro pecchioli

  88. Mauro Pecchioli scrive:

    Chiedo scusa, ma non mi era mai successo finora, scrivendo in un blog, di ritrovarmi a vedere i post andare e scomparire. Non capisco la ragione. Per questo mi scuso se vedete doppioni di messaggi, che purtroppo ho prodotto non ritrovandoli presenti in accessi successivi. Sarei curioso di conoscere il meccanismo tecnico che determina il fenomeno.

    grazie :-)

    Qualche problema tecnico sul blog?

    mauro pecchioli

  89. Treviño scrive:

    Probabilmente usi delle parole che sono nella lista nera e quindi i messaggi finiscono in coda di moderazione…

  90. Mauro Pecchioli scrive:

    >>>Probabilmente usi delle parole che sono nella lista nera e quindi i messaggi finiscono in coda di moderazione…
    Commento scritto da Treviño 07.16.07 @ 12:45

  91. Mauro Pecchioli scrive:

    …no, scusate, che succede in questo blog? Ho quotato il msg di Trevino (scusa la mancanza di accento sulla n) aggiungendo del testo mio, ma compare solo il quoting!

    Necessito input :-)

    Impossibile partecipare cosi’, purtroppo…

    grazie

    mauro pecchioli

  92. orlando scrive:

    congratulations italia ! very clever decision, we envy you ;-)

    greetings from argentina

  93. Pietro Folena scrive:

    Siccome ricevo un sacco di spam, ho impostato il blog in modo che se si inserisce un link il messaggio viene fermato in attesa di moderazione. Purtroppo è necessario.

  94. Mauro Pecchioli scrive:

    grazie ! :-)

  95. Anonimo scrive:

    è vero in quanto parecchi post scritti non appaiono, ma non per colpa degli spam, ma solo ed esclusivamnete per l’epurazione del KGB
    capisce a me.

  96. flesc scrive:

    la viltà è un tratto distintivo dei tempi che viviamo… come l’anonimato!!!
    anche a me è successo di non vedere un mio commento pubblicato. non so se per spam o per altro. perchè scomodare il kgb?
    l’admin del blog ha il diritto di non pubblicare quello che ritiene non opportuno.
    se vuoi la libertà di scrivere ciò che vuoi apri un blog personale, no?

  97. flesc scrive:

    la viltà è un tratto distintivo dei tempi che viviamo… come l’anonimato!!!
    anche a me è successo di non vedere un mio commento pubblicato. non so se per spam o per altro. perchè scomodare il kgb?
    l’admin del blog ha il diritto di non pubblicare quello che ritiene non opportuno.
    se vuoi la libertà di scrivere ciò che vuoi apri un blog personale, no?

  98. Treviño scrive:

    Pietro Folena, le consiglierei di installare il plugin aksimet invece di usare la moderazione di WP…
    Esiste e funziona (davvero alla grande) anche una versione per WordPress 1.5 che risulta essere installato qui.

  99. Anonimo scrive:

    Ma se tu o lui scrivete delle cose non vere oppure non condivisibili è giusto che uno abbia il diritto di controbbattere, e dato che si tratta di un blog nella quale si spera ognuno di noi deve essere libero di esprimere i propri punti di vista (sempre ed esclusivamente senza offendere chicchesia) anche rimanendo nell’anonimato.
    P.S. Ricorda non c’è persona più anonima di chi cerca di mettersi in mostra
    capisce a me

  100. flesc scrive:

    anonimo caro, ti sfugge il fatto che il blog non è tuo, ma di un altro e se scrivi una fesseria del tipo che l’admin è come il kgb, l’admin può cancellare la fesseria. il confine tra fesseria e spam è labile. internet non è perfetta, i server sono fallaci (nota il mio messaggio pubblicato due volte ) Ma ora basta con sta manfrina…

  101. Anonimo scrive:

    Si è meglio, finiamola con questa manfrina, ma mi dispiace che tu non abbia capito il senso di quello che dicevo. Sicuramente mi sono espresso in modo non adeguato
    Ok?

  102. Davide scrive:

    Caro Pietro,

    sono molto deluso dalla tua scelta di Novell. Non tanto perche’ la distribuzione Suse e’ meno robusta ed efficiente di altre (ad es. Debian), ma perche’ questa manovra vedra’ arricchirsi Novell (ovvero un soggetto alieno e multinazionale) invece che favorire l’economia locale. Faccio parte di una cooperativa che si occupa di migrazioni al Software Libero. Ti assicuro che ce ne sono un bel po’ in giro come la nostra e che non aspetterebbero altro per iniziare a lavorare, magari in consorzio. Si risparmierebbero un mare di soldi, che invece andranno sprecati per sostenere l’inefficiente gestione Novell. La professionalita’ e la passione sono nel micro. Nel macro ci sono solo speculazioni e sprechi!

    Ripensaci…

    Un abbraccio,
    Davide

  103. Mauro Pecchioli scrive:

    Vi segnalo un interessantissimo filmato realizzato da Arcoiris. Ve ne raccomando la diffusione, e’ veramente ottimo:

    http://movies9.arcoiris.tv/movies/video_blog_p/proprieta_intellettuale_004_big.wmv

    Buona visione! :-)

    mauro pecchioli

  104. paolo scrive:

    Complimenti anche da me!

  105. Pietro Folena scrive:

    per Davide: mica ho scelto io!

    per Trevino: grazie del suggerimento, chiederò al mio collaboratore di farlo

  106. Anonimo scrive:

    per pietro folena
    se hanno scelto altri, perche?
    tu allora che hai fatto?
    o meglio le varie situazioni le avete vagliate o no?
    Se questa manovra, come dice Davide vedra’ arricchirsi Novell (ovvero un soggetto alieno e multinazionale) invece che favorire l’economia locale, attraverso, per esempio la cooperativa di Davide che si occupa di migrazioni al Software Libero.
    a riscriverci Bea

  107. Luka scrive:

    Il fatto che in Italia si parla di software libero è una grande notizia. Che ciò avenga coinvolgendo in prima persona il Parlamento è un evento!

    Ancora complimenti e ora facciamo lo stesso in tutta la P.A.

  108. Mauro Pecchioli scrive:

    …scusate se sono imbranato, non so se ho postato bene ieri un video interessante che credo valga la pena di far girare, magari anche tra i nostri “dipendenti deputati” come dice Grillo:

    Si tratta di un video “marca Arcoiris”, e puo’ rappresentare una bella introduzione ai concetti del software libero:

    http://movies9.arcoiris.tv/movies/video_blog_p/proprieta_intellettuale_004_big.wmv

    Gia’ che sono qui a segnalare video, vi mando anche questo:

    http://www.ictv.it/file/vedi/50/ubuntu/

    un bel video realizzato da Francesco Caccavella, il giornalista di Repubblica che si occupa proprio dell’informatica e del software libero in particolare.

    Credo di starvi passando due documenti che possono contribuire ad arricchire culturalmente specialmente persone disinformate e digiune nei riguardi dei concetti del software libero.

    grazie!

    mauro pecchioli

    p.s. (speriamo che questa volta non abbia messo [involontariamente, s'intende] parole in blacklist e non venga cassato! :-)

  109. Anonimo scrive:

    E le spese chi le paga, non lasciamoci ingannare dal sofware libero, che è sicuramente una cosa buona, ma la P.A. con i suoi strumenti obsoleti, software – hardware ecc… , che ci costano lo stesso, l’ira di Dio. Vorrei ricordare a peter che nella P.A. ci sono alcuni sfw che con linux non girano, quindi chiama i tecnici fai questo fai quello ed andremo ad arricchire sempre una multinazionale. Vorrei ricordare che nella P.A. quando si fa qualcosa per risparmiare stai sicuro che andremo a spendere di più, esempio lampante le esternalizzazioni e da ultimo notizia di oggi, un altro esempio, gli spezzoni di 6 ore per i docenti che si vogliono dare ai docenti di ruolo a discapito dei supplenti, ci verranno a costare molto di più.
    E allora siamo seri e non raccontateci favole, ai capito peter

  110. Anonimo scrive:

    E le spese chi le paga, Pantalone, non lasciamoci ingannare dal sofware libero, che è sicuramente una cosa buona, ma la P.A. con i suoi strumenti obsoleti, software – hardware ecc… , che ci costano lo stesso, l’ira di Dio. Vorrei ricordare a peter che nella P.A. ci sono alcuni sfw che con linux non girano, quindi chiama i tecnici fai questo fai quello ed andremo ad arricchire sempre una multinazionale. Vorrei oltremodo ricordare che nella P.A. quando si fa qualcosa per risparmiare stai sicuro che si spenderà di più, esempio lampante le esternalizzazioni e da ultimo notizia di oggi, un altro esempio, gli spezzoni di 6 ore per i docenti che si vogliono dare ai docenti di ruolo a discapito dei supplenti, ci verranno a costare molto di più.
    E allora siamo seri e non raccontateci favole, hai capito peter

  111. Mauro Pecchioli scrive:

    Mi sembra giusto segnalare in tale contesto una brillante e ricca iniziativa, nata in questi giorni, che puo’ servire molto a chi desidera stare aggiornato nei confronti di tutto quanto orbita nel mondo del software libero:

    http://www.tuxfeed.it/

    “TuxFeed nasce da un’idea di Alessandro Pagano e Leonardo Racanelli,
    quella di creare un aggregatore della blogosfera italiana dedicata a
    Linux. Il successo dell’iniziativa è stato clamoroso, come rivela la
    lunga lista di fonti sul sito del planet.”

    mauro pecchioli

  112. Luka scrive:

    Bravo Anonymous, così si fa. Pessimismo e rassegnazione. Una giusta ricetta per migliorare l’Italia.

  113. Pietro Folena scrive:

    Per Bea: io ho proposto un ordine del giorno (cioè un documento che impegna l’ufficio di presidenza della camera e i deputati questori) per l’introduzione del software libero. Dopodichè, come è giusto, l’amministrazione decide in modo autonomo come realizzare la decisione. non sono certo i deputati a scegliere i fornitori, se fosse così saremmo nella più totale corruzione.

  114. Davide scrive:

    Ok Pietro, allora non resta che augurarci che ci sia una regolare gara d’appalto.

    In generale, le cose andrebbero fatte bene fino in fondo. Specialmente quando non costa niente farle bene fino in fondo.
    Per cui:

    1) Parliamo di Software Libero e non di Open Source. Politicamente avrebbe una portata devastante!

    2) Evitiamo Novell e i soliti furbi. La comunita’ del Free Software vedrebbe malissimo il coinvolgimento di Novell (basta leggere semplicemente questo blog per rendersene conto)

    Perche’ fare le cose a meta’? L’occasione e’ buona, giocatela bene!

    Ciao,
    Davide

  115. Omar Laurino scrive:

    Quoto pienamente Davide, e ribadisco quanto espresso nei commenti precedenti.

    A giudicare da quanto espresso da Folena, a trarre vantaggio da questa operazione sono Novell e Folena, che può farsi pubblicità e riscuotere consensi.

    Dal punto di vista della spesa pubblica cambia poco, forse nulla. Prima si pagava Microsoft ora si paga Novell (e magari si continua a pagare microsoft sui portatili). Se un risparmio c’è è infinitesimo, e nettamente inferiore a quello che avrebbe potuto essere.

    Dal punto di vista degli altri 60 milioni di italiani non cambia nulla.

    Aspettiamo ancora risposte concrete sul piano legislativo. Possibilmente prima della prossima campagna elettorale.

    Cmq il vero passo in avanti l’abbiamo fatto noi elettori, coi commenti a questo post:
    finalmente Folena parla di Software Libero e non più di OpenSource.

  116. Anonimo scrive:

    OMAR LAURINO FOR PRESIDENT
    hai fotografato la situazione in un’istantanea indelebile.

    Per Luka, lascia stare il pessimismo e ancor di più la rasseganzione in quanto non sono nè pessimista ne tanto meno rasseganto, ma tanto incavolato.

  117. Pietro Folena scrive:

    per Laurino: come (forse) sa il software libero è un fatto di libertà e non di costi. Io mi batto per l’indipendenza della P.A. non solo per i risparmi. Non venga quindi a farmi lezioni.

  118. Anonimo scrive:

    Le lezioni le devi accettare da tutti non solo da Omar Laurino. E poi, tu dici: il software libero è un fatto di libertà: Ma di chi e per chi, concludo, anche io affermando che, a trarre vantaggio da questa operazione sono …….. e Folena, che può farsi pubblicità e riscuotere consensi in quanto come asserisce lui si batte per l’indipendenza della P.A.
    Ma famm’o piacer e miettete scuorno

  119. Pragmatico scrive:

    Complimenti per la scelta verso l’Open Source, Pietro.
    Sono invece un po’ meravigliato da coloro che affermano che Novell ha venduto l’anima al diavolo, che in questo modo diamo ancora soldi agli americani e che non si sviluppa l’economia locale….
    io lavoro per un’azienda che sta migrando tutta la infrastruttura a Suse Linux e posso garantire che:
    - costi di licenza non ce ne sono
    - L’organizzazione di supporto e’ efficientissima (cosa che non avevamo riscontrato in alcuna altra distribuzione durante le nostre prove, specie sui desktop)
    - Gli accordi con Microsoft vanno nella ottica della interoperabilita’ – come l’accordo sui formati di MS-Office ed OpenOffice e questo non puo’ altro che favorire la diffusione di software Open Source nelle aziende e nella P.A.

    La vera conquista non e’ uccidere Windows a favore di Linux, ma la possibilita’ di poter scegliere cio’ che meglio si adatta alle proprie necessita’.
    Possibilmente risparmiando.

  120. Francesco scrive:

    Paghiamo migliaia e migliaia di euro di licenze a Microsoft e Oracle. Lo Stato, le aziende e quindi anche i singoli cittadini. Oggi le stesse cose, gli stessi servizi di base si possono ottenere grazie a strumenti open source che non costano nulla.
    Oggi l’open source ci da la possibilità, anche ad una nazione povera come la nostra, di ottenere una infrastruttura informatica potente sulla quale costruire servizi a pagamento, ma sicuramente a prezzi migliori. Ho letto che in parlamento si è interodotto Linux. Prima spendevamo 3 milioni di euro di licenze all’anno. Ora, anche a spendere tanto stesso, ma almeno quei soldi andranno a società di consulenza italiane e non a Bill Gates.
    Un ultimo commento da tecnico: i prodotti open source proprio perchè “open” sono scritti meglio a livello di codice sorgente. Questo accade perchè tutti ci possono mettere le mani (chiaramente con un moderatore). I prodotti NON open, per aderire alle ferree leggi di mercato che li vogliono sullo scaffale il prima possibile, sono pieni di errori e di schifezze (leggi bug, problemi di sicurezza, necessità di PC sempre più potenti).

  121. tripwood scrive:

    Volevo solo farti i miei più sentiti complimenti per le battaglie che porti avanti da sempre.
    Uno dei pochi politici che stimo.

  122. mauro pecchioli scrive:

    Segnalo sviluppi sul tema, riportati qui:

    http://www.doxaliber.it/giornalisti-italiani-e-tecnologie/597

    mauro pecchioli

  123. Andy63 scrive:

    Sono senza parole per la gioia.
    Un sogno che diventa realtà!!
    Complimenti!!

  124. Riccardo scrive:

    Sono felice di questa notizia, sono un utente abituale di Ubuntu, una delle più note distribuzioni GNU/Linux.

    Il problema è solo uno: chi glielo insegnerà?
    Credo che andranno ini crisi molto presto… :-)

  125. Riccardo scrive:

    Sono felice di questa notizia, sono un utente abituale di Ubuntu, una delle più note distribuzioni GNU/Linux.

    Il problema è solo uno: chi glielo insegnerà?
    Credo che andranno in crisi molto presto… :-)

  126. Paolo scrive:

    Da ex-dipendente della Camera non posso che rallegrarmi di una notizia cosi’. Finalmente, anche se il passaggio non sara’ indolore per un’utenza abituata troppo a Windows. Continuate cosi’.

  127. Giorgio scrive:

    Complimenti Pietro, una stupenda iniziativa.

  128. Tiziano scrive:

    Complimenti, un segno di trasparenza ed innovazione.Avanti con l’open source.
    Tiziano Fabbricatore

  129. salvatore scrive:

    SALVATE LA LEGISLATURA

  130. salvatore scrive:

    IMPEGNO POLITICO PER I PRECARI DELLA SCUOLA
    PERSONALE DOCENTE IN POSSESSO DEL DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO, IMPEGNO POLITICO
    PER IL PERSONALE ATA E PER TUTTI I PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
    CORDIALI SALUTI
    SALVATORE VETRO

  131. salvatore scrive:

    AVANTI CON IL PIANO DI ASSUNZIONI AMPLIARE L’ORGANICO DI DIRITTO PER I DOCENTI DI SOSTEGNO PRECARI STORICI DELLA SCUOLA, AVANTI CON LA CONTINUITA’ DIDATTICA PER I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI “SALVATE LA LEGISLATURA”
    CORDIALI SALUTI

  132. salvatore scrive:

    approvate la finanziaria
    salvate la legislatura

  133. Evigninak scrive:

    Follow these guidelines and you will build that new home with little, or no, problems. [url=home-improvement-lending.com]rubber roofing[/url] can help…

  134. careybagsbon scrive:

    Greetings to all.

    Prompt the best online shop on sale of Books.

  135. Roberto Codazzi scrive:

    Complimenti!!! Un vero passo avanti! Piu sicurezza e consapevolezza! Un segno di chiarezza verso il cittadino!

  136. maurizio scrive:

    complimenti, era ora, decisione storica che poteva essere intrapresa solo da un certo tipo di politici, quelli chiari e trasparenti che hanno l’obbiettivo di ridistribuire la ricchezza in modo da non favorire i monopoli.
    ciao

  137. Almiratas Aronijas scrive:

    Hi Friends!

    It’s a very good site !! Very nice work, admin :)
    give thanks
    Nikolaus Gerber
    ppss17w

  138. Anonimo scrive:

    free hot wet pussy movies

    free hot wet pussy movies

  139. Anonimo scrive:

    hung hard gay

    hung hard gay

  140. Antonio scrive:

    Forse un po’ in ritardo, ma….
    ubuntu è sponsorizzata da canonical, suse da novell… non ci vedo poi tanta differenza…
    E, accordo con microsoft a parte, novell paga uno stormo di programmatori per lavorare
    su progetti open source… il porting su architettura x86-64 (kernel, libc, compiler, binutils
    è dovuto essenzialmente agli ingegneri di novell, così come il NetworkManager, XGL, evolution
    e beagle, ecc… Non mi pare che il buon Mark Shuttleworth faccia altrettanto (a parte pagare
    mantainer debian per lavorare su ubuntu e rilasciare i pacchetti debian dopo quelli di ubuntu)…
    Se si vuole criticare a prescindere quello di buono che viene fatto (come questa iniziativa)
    per puro spirito polemico, non ci sto, che ci si informi prima di parlare…