Romano Prodi ha comunicato al governo statunitense che l’allargamento della base militare di Vicenza avrà il placet del governo italiano. Come deputato di sinistra – e come veneto – sono contrario a questa decisione, nel merito, ma anche nel metodo. Credo infatti che una scelta tanto importante debba necessariamente passare per una consultazione con la popolazione locale. Un referendum insomma. Perchè così c’è scritto nel programma dell’Unione riguardo le scelte sulle “grandi opere”, e quella base una “grande opera” rischia di diventarlo.
Ora occorre che tutti i contrari, i cittadini di Vicenza in primo luogo, i movimenti, la sinistra, continuino a manifestare il loro dissenso e chiedano che tale scelta del governo venga sottoposta al giudizio dei cittadini.
Una scelta democratica. La cifra della nostra coalizione dell’Unione.

2 Risposte a “Vicenza, meglio il referendum”
  1. Silvestro scrive:

    Pietro dice:
    Perchè così c’è scritto nel programma dell’Unione.
    Osservazione:
    di cose scritte nel programma dell’unione e disattese ce ne sono una valanga, e poi in primo luogo, tocca a te fare qualcosa e non ai cittadini di Vicenza ai contrari e compagnia cantando, questi vi seguiranno a ruota se voi iniziate a fare qualcosa di serio sia per quanto riguarda l’allargamento della base militare di Vicenza, sia per la scuola dove avete disatteso quasi tutto quello che c’era scritto nel programma dell’unione come dici tu, e per non parlare del precariato.
    Recepito il messaggio.

  2. Silvestro scrive:

    Allora, vedi che a nessuno interessa, perlomeno dalle risposte (zero) questo si evince.
    Allora dicci qualcosa a proposito del precariato (ATA)della scuola.
    Forse noi qualcosa da dire ce l’abbiamo