

Prodi? Si è dimostrato il leader di tutti
Scritto da: Pietro Folena in Politica nazionaleEcco il mio ntervento su Epolis di questa mattina
Diciamo la verità:dal punto di vista mediatico il vertice del centrosinistra a Caserta non è stato un capolavoro. Ma l’importante è la sostanza. E a Caserta si sono prese decisioni di sostanza. Il rilancio degli investimenti al Sud, in primo luogo, perché il Mezzogiorno è stato abbandonato ed ora deve essere messo in grado di riprendere la corsa iniziata con il primo governo di centrosinistra, quando la crescita economica e occupazionale era maggiore al Sud che nel Nord Italia. Poi la nuova attenzione verso le tematiche ambientali (a partire dalle fonti energetiche ecologiche) che rappresenta una scelta strategica dopo gli allarmi lanciati in queste settimane in ambito europeo e mondiale. Ed altre misure (come quelle a favore dei consumatori) che avranno una ricaduta immediata, non solo sulle tasche di ogni cittadino. Ma il punto più importante che Romano Prodi ha voluto sottolineare è politico-politico. Prodi ha messo fine alla diatriba tra riformismo e radicalità, tra presunti modernizzatori e ancor più presunti conservatori. Una discussione vuota ed astratta che divide il centrosinistra dai suoi elettori, i quali vogliono che il governo metta mano alla leggi Moratti, alla legge 30, alla Bossi-Fini ed alle altre macerie del centrodestra. Quindi bene, benissimo, dal punto di vista dei rapporti interni alla coalizione. Prodi ha saputo dimostrarsi il leader di tutti. La discussione infelice sulle pensioni nè stata riportata al suo alveo più naturale, che non è l’innalzamento dell’età pensionabile, ma l’incremento delle pensioni più basse e una nuova previdenza che garantisca i giovani e i precari. Ma su un aspetto, non secondario, ci sono stati segnali sbagliati. Parlo della scuola. Il ministro Fioroni ha proposto che possano ricevere donazioni dai privati e che abbiano un regime fiscale come quello delle fondazioni. È giusto pensare ad un fisco agevolato (ad esempio le scuole pagano cifre enormi per la tassa sui rifiuti) ma l’idea di istituti con consigli di amministrazione che gestiscono le donazioni di privati significa alla lunga assoggettare la scuola agli interessi dell’impresa, non sempre coincidenti con quelli degli studenti. In altri paesi, come gli Usa, questo modello ha portato all’imposizione di lezioni “aziendali”. Non penso che nessuno, men che meno Fioroni, immagini uno scenario come questo. Ma occorre incominciare a mettere subito mano al capitolo fondi per l’istruzione, perché una scuola senza soldi (pubblici, e quindi non “c o l o rat i ” da interessi di parte) è una scuola povera che genera un paese ignorante e quindi povero anch’esso.
15 gennaio 2007 alle 8:45
Si si sono prese decisioni di sostanza, a Caserta, sono d’accordo, ma anche nel programma dell’unione c’erano decisioni di sostsnaza, allora, per cortesia vogliamo passare dalle parole ai fatti, sono 8 mesi di governo ed ancora niente di nuovo ne per il mezzogiorno ne per la scuola, a proposito, altro che mettere mano alla riforma moratti, qui mi sembra, dati alla mano, che il nostro ministro stia attuando pari pari la riforma moratti, oppure io non ho capito niente? allora vi volete svegliare, sempre per cortesia.
21 gennaio 2007 alle 23:38
Allora, vedi che a nessuno interessa, perlomeno dalle risposte (una) questo si evince.
Allora dicci qualcosa a proposito del precariato (ATA)della scuola.
Forse noi qualcosa da dire ce l’abbiamo