SCUOLA/CASERTA. FOLENA: “PERPLESSO DA PROPOSTE FIORONI SU SCUOLE-FONDAZIONI”

Dichiarazione dell’on.Pietro Folena (PRC-SINISTRA EUROPEA), presidente della Commissione Cultura, Scienza e istruzione della Camera.

“Il paragone avanzato dal ministro Fioroni tra scuole e fondazioni mi lascia alquanto perplesso. Un conto, infatti, è affrontare il regime fiscale degli istituti scolastici, che ora sono autonomi, prevedendo agevolazioni ad esempio per gli acquisti. Tutt’altro, invece, è fare delle scuole degli enti di natura nei fatti privatistica. Questo modello non sembra aver funzionato in altri campi, come le fondazioni lirico-sinfoniche, e mostra la corda anche in ambito universitario e accademico.

Non credo che Fioroni pensi ad una privatizzazione della scuola pubblica. Tuttavia quando si parla di donazioni private, e quindi di corrispondenza della didattica a tali donazioni, di comitati di gestione fondi, di rappresentanti delle imprese nelle scuole, si rischia di imboccare una strada sbagliata che in altri paesi, in campo universitario, ha significato la fine dell’autonomia e la subalternità alle richieste del mercato.

La strada, al contrario, è quella di maggiori investimenti pubblici. Se non si spendono soldi nella scuola, nell’Università e nella Ricerca, francamente non ha senso parlare di sviluppo, competizione e crescita”.

15 Risposte a “Scuole-fondazioni? No, grazie”
  1. Gianni scrive:

    E’ dal 1993 che tentano di privatizzare tutto e di federalizzare la fiscalità!
    Ma alla fine che razza di Stato avremo??
    Soltanto una scatola vuota di contenuti e piena soltanto di politici da mantenere?

  2. Gianni scrive:

    Ci ritentano con la scuola.
    E’ dal 1993 che tentano di privatizzare tutto e di decentrare la fiscalità.
    Ma alla fine che razza di Stato avremo??
    Soltanto una scatola vuota di contenuti e piena soltanto di politici da mantenere?

  3. barbara scrive:

    Consiglio al Ministro Fioroni una attenta lettura e visione dell’intervento di Mr. Hacther sul sito http://www.leggepopolare.it, fatto durante il convegno “La scuola come l’acqua”, tenutosi a Milano lo scorso novembre . In Inghilterra questo tipo di scuole vengono chiamate “Academies” e stanno presentando non pochi problemi alle attività didattiche. Sponsor, interessi privati e commerciali, stravolgono quello che è la funzione di una istruzione pubblica per tutti. Se poi rimane un po’ di tempo consiglio anche l’intervento di Hirtt (Belgio) e Jane Basset, docente inglese. Bastano pochi minuti per rendersi conto di quanto la “svendita” da parte dello Stato all’impresa privata dei beni comuni ed essenziali,come l’istruzione pubblica, sia in realtà un disegno del sistema economico mondiale, alla ricerca di nuovi mercati. Continuando di questo passo, quali funzioni rimarranno a uno Stato se non vorrà più farsi carico delle necessità primarie di una società? Quale fine o obiettivo si propone un Stato se non è più quello di garantire i diritti essenziale per un convivere civile e dignitoso di una comunità? Certo non posso pensare che uno Stato sia in grado di regolare il mercato economico globale, che di per se’ è costruito sulla competizione e l’accumulo di capitale,principi in antitesi con la solidarietà e l’equità e la garanzia di diritti e doveri per tutti.
    Auguro pertanto al Ministro una buona lettura e una buona riflessione. Forse un po’ di cultura sulle politiche scolastiche di altri paesi e sugli effetti devastanti che stanno causando, non gli faranno certo male. Barbara Pianta Lopis – Napoli

  4. Sonia scrive:

    La strada, al contrario, è quella di maggiori investimenti pubblici. Se non si spendono soldi nella scuola, nell’Università e nella Ricerca, francamente non ha senso parlare di sviluppo, competizione e crescita”.
    CHE FACCIA TOSTA…….MA LA FINISCI DI FARE SOLO PAROLE., TANTO SE HANNO DECISO DI PRIVATIZZARE LA SCUOLA LO FARANNO, TRANNE SE, TU E IL TUO PARTITO INSIEME AD ALTRI PARTITI DI GOVERNO, SE VEDETE CHE LA SITUAZIONE CONTINUA IN QUESTO SENSO, NON VI DIMETTIATE DAL QUESTO GOVERNO

  5. Sonia scrive:

    La strada, al contrario, è quella di maggiori investimenti pubblici. Se non si spendono soldi nella scuola, nell’Università e nella Ricerca, francamente non ha senso parlare di sviluppo, competizione e crescita”.
    CHE FACCIA TOSTA…….MA LA FINISCI DI FARE SOLO PAROLE., TANTO SE HANNO DECISO DI PRIVATIZZARE LA SCUOLA LO FARANNO, TRANNE SE, TU E IL TUO PARTITO INSIEME AD ALTRI PARTITI DI GOVERNO, SE VEDETE CHE LA SITUAZIONE CONTINUA IN QUESTO SENSO, NON VI DIMETTIATE DAL QUESTO GOVERNO

  6. Sonia scrive:

    d’altronte con tutti i soldi investiti in questi 8 mesi di governo sia nella scuola che nell’università che nella ricerca, stiamo freschi
    e con i tagli alla spesa fatti sia nella scuola che nell’università che nella ricerca, ristiamo freschi. COSE DA PAZZI

  7. Brunello Arborio scrive:

    Inaccettabili le dichiarazioni di Fioroni: qualsiasi tentativo di privatizzare la scuola deve essere respinto al mittente

  8. Sonia scrive:

    Tanto se l’hanno deciso privatizzeranno mettiti l’anima in pace, questo non è un governo (come si dice) di sinistra ma………

  9. pietro blumetti scrive:

    SPERO CHE IL MINISTRO SI FACCIA BEN CONSIGLIARE E PERFEZIONI, CHIARENDOLO, IL SUO PENSIERO!

    ALTRIMENTI FORSE SAREBBE IL CASO CHE VENISSE RIMOSSO E SI METTESSE IN LISTA PER L’EVENTUALE POSTO DISPONIBILE NEL GOVERNO DI CHI ORA STA FINALMENTE ALL’OPPOSIZIONE!
    …ma come si può pensare che:
    1- i fondi per la scuola italiana non debbano essere divisi equamente tra tutte le scuole esistenti;
    2- lo stato possa non essere libero di EDUCARE i nostri ragazzi, svincolato dal fornire una “educazione utile” al mercato attuale?
    …caro Folena, buon lavoro!

  10. luca frangella scrive:

    difronte a questa porcata cade ogni diplomazia e ogni fair play! cadesse pure il governo ma questa riforma non deve passare! sono questioni delicatissime che riguardano da vicino la democrazia! cedere su tali questioni vuol dire far perdere terreno alla democrazia!
    la scuola deve rimanere un luogo di cultura!
    si facciano entrare uomini di scienza e di cultura nei consigli di istituto e non gretti imprenditori!
    che fine farà la libertà di insegnamento se i prof dovranno impegnarsi per catalizzare fondi alla scuola?
    questa è una privatizzazione e aziendalizzazione della scuola! altro che moratti!
    ho sopportato di tutto pur di tenere lontani berlusca & co. dal parlamento! non posso negare che nonostante tutte le delusioni finora ricevute nutrivo speranze da questo governo, e per questo ritenevo che fosse giusto che rimanesse in piedi per tutta la legislatura!
    ma quando senti certe porcate, allora diviene prioritario difendere la costituzione e i principi democratici dall’attacco del mercato selvaggio.
    se sarà necessario far cadere il governo per impedire la messa in atto di questa criminosa riforma fioroni, allora ben venga.
    spero che non sarà necessario e che più semplicemente il ministro fioroni si dimetta!

  11. francesco scrive:

    A me pare tanto un ministro di destra prestato alla sinistra. Detto questo detto tutto!!!! e questo è gia sufficiente a gridare all’abominio

  12. francesco scrive:

    A me pare tanto un ministro di destra prestato alla sinistra. Detto questo detto tutto!!!! e questo è gia sufficiente a gridare all’abominio

  13. Precari Ata scuola scrive:

    CENTRI SOCIALI CONTESTANO PADOA-SCHIOPPA A TORINO
    TORINO – Alcune decine di aderenti ai Cobas, ai Collettivi universitari autonomi e ai Centri sociali sono entrati questa sera nel cortile del rettorato dell’ Università degli studi di Torino per contestare il ministro dell’ Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, invitato dal Centro studi sul federalismo a tenere una conferenza sull’ Europa. Gridando lo slogan “Padoa-Schioppa ministro dei padroni, giù le mani dalle pensioni”, hanno lanciato petardi e fumogeni colorati.

    Non c’ è stato però un contatto ravvicinato fra il ministro e i dimostranti. Padoa-Schioppa è infatti entrato nel cortile del rettorato da un altro ingresso rispetto ai contestatori ed è salito al primo piano del rettorato. Un cordone di agenti ha impedito l’ accesso ai dimostranti agli scaloni che portano all’ Aula Magna, dove si si svolgerà la conferenza. Dopo avere steso uno striscione con la scritta “No ai tagli all’ istruzione, giù le mani dalle pensioni, i contestatori hanno distribuito un volantino dal titolo “Padoa Schioppa: ministro dei sacrifici”, firmato da Precari lavoratori e studenti, Rdb, Cobas, Cub, Rsu Università e Politecnico, Collettivo universitario autonomo, Askatasuna, Gabrio.

  14. Patrizia Tanda scrive:

    Io invece credo che Fioroni pensi proprio a privatizzare la scuola pubblica: con l’alibi delle scuole comunali procede a finanziare TUTTE le scuole private, mentre le pubbliche agonizzano. Ma la Costituzione non parla all’art.33 di “SENZA ONERI PER LO STATO”? E chi sono costoro per permettersi di calpestarla?
    O credono che perchè sono assurti al “rango” di ministri siano “più uguali di altri” come diceva Orwell?
    Sono assolutamente disgustata: impegni elettorali disattesi (e già non c’era da stare allegri con quelli) assoluta continuità con la politica morattiana,… e il problema fondamentale del paese qual è? fare il Partito Democratico!!!!!!!!!! Poi sono convinti che siamo NOI a non renderci conto della realtà….ma dove vivono? sicuramente con le loro “misere” prebende e le loro pensioni ultrababy (mentre gli altri devono schiattare sul lavoro per avere garanzie di sopravvivenza), non sul nostro stesso paese.
    Che schifo!

  15. rbvlkevvif scrive:

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