Questa settimana l’Espresso pubblica un nuovo reportage di Fabrizio Gatti (un giornalista formidabile) che dopo i Cpt adesso indaga sulla sanità… ed al policlinico Umberto I di Roma ha scoperto una situazione che ha dell’incredibile. Per leggere il reportage (e guardare video e foto) cliccate qui.
5 gennaio 2007 alle 2:01
Beh, giornalista formidabile per aver scoperto l’acqua calda? Questa storia del policlinico è risaputa, ci fu un’inchiesta giornalistica analoga qualche anno fa, se non ricordo male in tv: c’erano le pantegane che nei corridoi sotteranei dell’Umberto I salutavano i cameraman (altro che cacchetta per terra), le interviste a persone che in qualche angoletto della megastruttura si erano ricavati una piccola stanzetta dove dormire e che – di fatto – vivevano dentro l’ospedale e altre cose surreali di questo tipo.
È assurdo constatare che purtroppo le cose non cambino e che – probabilmente – non saranno destinate a cambiare neanche con quest’altro “scoop” giornalistico. Mi chiedo di chi sia la colpa: dei dirigenti dell’ospedale? Dei professori? Del personale? O forse un po’ di quel maledetto atteggiamento che viene ascritto a noi italiani e che ci porterebbe a non prendere sul serio il proprio dovere, ognuno nel proprio piccolo? Tu che dici?
6 gennaio 2007 alle 0:29
GRAZIE AL CIELO L’ITALIA NON è TUTTA UGUALE E GUARDA CASO AL NORD LE COSE FUNZIONANO SEMPRE MEGLIO CHE DA VOI.
PERCHE’? PERCHE’ NELLA LISTA DELLE CITTA’ PIù VIVIBILI IN ITALIA NON C’E’ UNA SOLA CITTA’DEL SUD?
PERCHè GLI OSPEDALI FANNO SCHIFO? PERCHè VENITE TUTTI AL NORD A FARVI CURARE?
L’ITALIA è SPACCATA IN DUE A CAUSA DELLA MAFIA.
CHE SCHIFO
6 gennaio 2007 alle 13:00
Ila sei fuori di testa e non sai quello che dici,
prima di sparare cazzate informati IGNORANTE,nel senso che ignori.
………. nel senso che lo sei proprio………
7 gennaio 2007 alle 14:21
Ho lavorato per tredici anni come infermiera nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico Umberto I. Sono stati gli anni più terribili della mia vita. Ero scesa in un abisso dal quale credevo di non riuscire più a risalire. In Italia, si sa, il posto fisso è sacrosanto. Ma ho dovuto licenziarmi ed ora lavoro in un ospedale del Nord in cui, per cavilli burocratici, percepisco uno stipendio nettamente inferiore. Ma non importa, ne sto guadagnando in qualità di vita. Perchè posso assicurarvi che al Policlinico c’è molto, ma molto di più di quanto emerge: la sporcizia però nel modo più assoluto sta nelle persone che ci lavorano e soprattutto in chi dovrebbe controllare, a cominciare dalle caposala, vero anello di congiunzione tra gli operatori e gli utenti e promotrici del dissesto imperante!
Potrei dire tanto e vorrei veramente farlo perchè non posso convivere con lo scrupolo di non aver denunciato.
7 gennaio 2007 alle 20:13
Potrei dire tanto e vorrei veramente farlo perchè non posso convivere con lo scrupolo di non aver denunciato dice Nella.
Io penso che non dovresti vivere nello scrupolo di non aver denunciato, in quanto questa situazione è risaputa ormai da più anni, prima dell’articolo sull’espresso se ne era parlato anche in trasmissioni televisive di un certo livello sui canali nazionali (es. Report) ma non si è mosso nessuno, ed è qui che sta il punto, perche non fanno niente? questi nostri politici sia di destra o di sinistra, la situazione degli ospedali Italiani come l’Umberto I° e maggiormente nel centro sud Italia e cosa che sanno pure i bambini, allora a chi interessa che la situazione resti cosi come si suol dire inalterata? la risposta la sappiamo tutti continuaiamo a scandalizzarci di situazione tipo queste e di altre ancora che succedono nel nostro bel paese ma mi raccomando scandalizziamoci solo mentre i nostri politici e governanti restano inoperosi e continuano a fare solo chiacchiere.
7 gennaio 2007 alle 22:56
invece io concordo con Ila, l’italia purtroppo non è la stessa al nord e al sud.
qs scandali emergono sempre in realtà meridionali o del centro.
mai sentito qualcosa di simile a varese o novara?
NO
riflettete
9 gennaio 2007 alle 21:05
striscia la notizia del 9 gennaio: roma, tutti i medici e gli infermieri escono dall’ospedale in camice e scarpe da corsia (anche da chirurgia)e se ne vanno bellamente a pranzo per poi tornare in ospedale. quanta igiene! ma complimenti. mai visto un medico in camice girare per milano e io a milano ci sono nata e ci vivo da 30 anni. ospedali di milano e provincia hanno avuto tutti l’ok. leggete sul corriere della sera. SONO FIERA DI ESSERE DEL NORD.
10 gennaio 2007 alle 0:23
Beta te allora
10 gennaio 2007 alle 0:25
Beata te allora che vivi da 30 anni al nord vuol dire che te lo meriti
10 gennaio 2007 alle 14:45
Ma che Bravina lei, elisabetta intendo! Abita nella meritevole città di Milano, oh che meraviglia, pensate che è la città nella quale appunto oggi è stata scoperta una maxi truffa ai danni dell’ASL! Eh già, fai bene a ritenerti fortunata di essere nata e vissuta a Milano, complimenti!