Dall”Unità di oggi
Ci sono dei No che costruiscono. Che hanno un senso affermativo. Ricordo il forunato saggio della psicoterapeuta inglese Asha Phillips, “I no che aiutano a crescere”, costruito sull’idea che solo pronunciando dei No, anche se scomodi, si evita che il bambino si infili in una dinamica autocentrata e “onnipotente”. La Phillips reagiva al clima imperante di buonismo, all’idea del genitore o dell’adulto amico che dissolvono ogni principio di autorità.
Ma anche la storia politica italiana -da quel famoso “passato” rappresentato anche in questi giorni come origine di ogni male- ci racconta di No che hanno aiutato a crescere la società e il costume. Il No all’abrogazione della legge sul divorzio, per sostenere il quale da giovanissimo percorrevo le campagne “bianche” del Veneto, insieme ai miei compagni della FGCI, fu dipinto da Amintore Fanfani, segretario della Democrazia Cristiana, e da larga parte della Chiesa, come un No alla famiglia. Anche nella Direzione del PCI -come ho raccontato ne “I ragazzi di Berlinguer” (1997. Baldini e Castoldi)- si levarono voci preoccupate per lo scontro su questi temi, superate dalla determinazione delle donne del PCI e, in prima persona, di Enrico Berlinguer. Si sa come andò a finire, con la vittoria del No e una grande spinta di libertà nella società. (continua…)
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