Archivio per febbraio 2016

E’ cominciata una stagione decisiva per l’obiettivo di una rinascita della sinistra, o meglio della nascita di una sinistra di tipo nuovo.

La pressoché completa subalternità politica e culturale del P.D. alla vocazione centrista del Governo, mercé il doppio incarico con il quale Matteo Renzi regge il primo ed il secondo, ha prodotto un torsione fortissima sul corpo del Partito che ha costretto la sinistra interna nelle angustie di una battaglia di rimessa tutta spesa nelle aule parlamentari, e che ha provocato un’emorragia di iscritti e di voti di sinistra, testimoniata fra l’altro dalla nascita di “Sinistra Italiana”.

In questo contesto il rischio che il confronto politico si trasformi in mera contrapposizione appare quanto mai concreto. Da una parte, nel Partito Democratico, vasti settori della maggioranza renziana coltivano l’idea del “Partito della Nazione” e cioè di una collocazione centrista. Dall’altro “Sinistra Italiana” nasce con l’idea che sia possibile sconfiggere nel breve termine Matteo Renzi, giudicando il P.D. non recuperabile e ormai organicamente collocato su posizioni moderate.

Il paradosso di queste posizioni sembra essere la condivisione di una teoria negativa sulle prospettive del centro-sinistra come sistema di alleanze per governare il Paese. Questo piano di confronto politico va superato al più presto poiché l’asprezza della dialettica politica che viene messa in campo rischia di travolgere quanto rimane dell’eredità dell’Ulivo e del centro-sinistra.

Una simile prospettiva appare tanto più inaccettabile se si considerano le conseguenze negative sul piano locale; cioè laddove si trovano le stesse fondamenta della sinistra e dove sono maturate le esperienze più feconde ed innovative del centro-sinistra. (continua…)

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