“E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo”. Francesco così detta nel suo Testamento, qualche mese prima di morire. Il suo “uscire dal mondo” non è solo l’annuncio medioevale dell’ingresso in un monastero. E non è neppure l’annuncio di un gesto autodistruttivo. E’ l’uscita da una “norma”, simboleggiata dal bacio al lebbroso e dalla rottura col mondo di Pietro di Bernardone, col mondo della nuova borghesia che si stava affermando. C’è un solo padre, e non è in questa terra; e la vita è ricerca dei fratelli, come ha scritto Ernesto Balducci. E’ una società di fratelli, quella agognata, e di “sorelle”, a partire da Chiara. L’”uscire dal mondo” è una critica all’ordine costituito, e una scelta radicale dalla parte degli esclusi: “l’essenza della natura di Francesco e il vigore del suo comportamento -scriveva Erich Auerbach- si fondano sulla volontà di un’imitazione radicale e pratica di Cristo”. (continua…)
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