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La navigazione a vista del Governo Letta prosegue, fra mille ostacoli. Il topolino partorito sul lavoro, forse senza alternative, in assenza di risorse, si accompagna con la sospensione dell’aumento dell’IVA, per tre mesi, nelle ore in cui il Partito Democratico, e poi la maggioranza, sospendono anche l’autorizzazione all’acquisto degli F35. Questo oggi passa il convento.
E’ evidente la sproporzione tra Piazza San Giovanni, sabato scorso, e il vuoto di rappresentanza politica che oggi ha il lavoro nelle sue diverse forme, con le brucianti domande di sicurezza e di garanzie che propone. Così come sono sotto gli occhi di tutti gli strettissimi margini europei e interni di azione della “strana” maggioranza e del Governo. Sui margini europei, vedremo se il vertice europeo produrrà qualche risultato più consistente del previsto. Non nascondo un certo scetticismo. Mi permetto di suggerire ad Enrico Letta di avviare contestualmente una forte iniziativa coordinata dell’Europa meridionale e mediterranea, che ponga il problema alla Germania e ai paesi del Nord Europa di fare nel Mediterraneo un’operazione analoga a quella che dopo l’89 si fece verso l’Est europeo. Un altro ciclo economico italiano di crescita sostenibile è infatti ipotizzabile solo se il motore dello sviluppo in questa parte del mondo sarà a cavallo tra l’Europa, l’Africa e l’Asia. Si tratta di liberare risorse europee e nazionali, oltre i vincoli dell’austerità, per questo progetto che è anche un interesse tedesco e nordeuropeo. (continua…)