Archivio per ottobre 2012

Siamo in un passaggio critico e cruciale per chiunque abbia a cuore la sinistra, i suoi valori, a partire dal lavoro, e il futuro dell’Italia. E’ in azione un Grande Ventilatore, anzi gigantesco , da chi ha in mano potere e ricchezza in questo Paese in crisi, con l’obiettivo di impedire che la sinistra governi: e si alza ogni giorno di tutto, dalla polvere agli escrementi -diventati addirittura oggetto di una Festa “dissacrante” dei ricchi-trash che si indignano contro la politica-, finendo addosso alla democrazia, ai valori della Resistenza e della Costituzione, alle ragioni nobili per cui milioni di persone -operai e poliziotti, madri che lavorano e giovani precari, artigiani, insegnanti, studenti, anziani- si alzano ogni mattina, faticano, si caricano sulle spalle le proprie famiglie e le proprie comunità. La colpa storica dei Fiorito e dei Lusi, e di tutti coloro, compresi tanti esponenti di tutte le forze del centrosinistra, che hanno accettato e condiviso il contesto in cui sono cresciuti i Fiorito e i Lusi, è quella di aver permesso che il vento sporco e maleodorante alzato da quell’apparecchio finisse addosso alla politica e alla democrazia.
Vorrei che Pierluigi Bersani -che rimane la speranza per chi crede che l’Italia meriti di meglio, e per chi pensa che il Grande Ventilatore andrebbe spento, o girato nei confronti di chi lo manovra (poteri finanziari ed editoriali, ricchezze che sfuggono ad ogni controllo e che non vogliono un François Hollande italiano, che imponga ai più ricchi di pagare) – si rendesse conto che sotto questa tempesta finisce anche lui, e finiamo tutti noi. E che facesse, qui ed ora, gesti forti, coraggiosi, senza indugio. Ancora si discute se ricandidare nel Lazio quegli esponenti del Partito Democratico che hanno accettato un sistema vergognosamente opaco. Bersani non deve inseguire Matteo Renzi sulla china scivolosissima del giovanilismo. Ma indicare con chiarezza, anche nelle scelte concrete, cosa intende per società civile: lavoratori e lavoratrici, professionisti, competenze formate e nuove, personalità alla testa di lotte e vertenze sociali, ambientali, di quartiere, produttori di cultura e di socialità. Tutto ci dice invece che la litigiosa confederazione di correnti che forma il Pd intende frenare ogni vera apertura, ogni rinnovamento. (continua…)

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