Archivio per 7 luglio 2012

Da Dazebao di oggi

 

La mannaia di Mario Monti si è abbattuta con spietata determinazione su ciò che rimane del settore pubblico del nostro Paese. E’ stata realizzata una manovra aggiuntiva, senza dirlo, con l’obiettivo di rinviare (dubitiamo) il previsto aumento dell’Iva di sei mesi e di tranquilizzare gli Dei intoccabili di Monti e della sua squadra, i Mercati. Con lo spread a 450 gli speculatori hanno bruciato gli effetti taumaturgici -così ci era stato spiegato- della riforma delle pensioni e di quella del mercato del lavoro. Ci sarà un effetto sui mercati e quanto durerà dal taglio sul settore pubblico,è a questo punto un interrogativo secondario.

In realtà Monti appare mosso da un obiettivo esplicito e da un altro più sottile e nascosto. Quello esplicito lo ha ben spiegato Ernesto Galli della Loggia su Il Corriere della Sera: il pubblico per un liberale e un liberista come il premier è un settore da ridurre al minimo possibile. Un dipendente pubblico è per sua natura un fannullone. Poco importa che così si distruggono la scuola, la sanità, la giustizia -e cioè i fondamenti di un paese civile. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri è mosso da quest’ideologia. Contiene anche norme giuste e di buon senso, mescolate con autentici colpi di mazza a settori decisivi per il futuro dell’Italia. La norma più incredibile è quella che accompagnando all’uscita dal lavoro decine di migliaia di professionalità sperimentate blocca per anni tutte le assunzioni, negando ai giovani un futuro in questi settori. (continua…)

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