Archivio per 14 luglio 2011

Da Sardegna Quotidiano di oggi

L’Italia sta camminando sull’orlo di un burrone. Non è solo l’aspetto più evidente -la crisi finanziaria e l’attacco speculativo contro il nostro Paese e contro l’Euro- a metterci in una posizione difficile, quasi drammatica, per alcuni versi paragonabile al 92. Ma è che alla base di quanto sta avvenendo c’è la rottura di una coesione sociale e l’impoverimento della società italiana, fino alla scomparsa del ceto medio. E in parallelo c’è l’esplodere di una questione morale per dimensioni e profondità superiore a quella di cui nello stesso 1992 si occupò la magistratura milanese. Dall’inchiesta Anemone a quella che coinvolge Alfonso Papa e Marco Milanese e, per ciò che riguarda l’opposizione, il coinvolgimento di Franco Pronzato e di Vincenzo Morichini, danno una rappresentazione -della cui attendibilità va operata una verifica puntuale nelle aule giudiziarie- terribile del livello di putrefazione del sistema politico. Nell’opinione pubblica si è fatta strada la convinzione, malgrado la presenza di tante persone oneste che in politica compiono il loro dovere, che chi amministra la cosa pubblica lo faccia solo in ragione di propri interessi personali, e che non esista più alcuno spirito di servizio, senso dello Stato, etica repubblicana.

Alla base di un nuovo ciclo politico non può che esserci una strategia fondata sul binomio crescita-sobrietà, questione sociale-questione morale. (continua…)

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Da Lettera43 di oggi

Che neppure a fronte dell’obbrobrio giuridico e culturale partorito sul biotestamento dalla maggioranza della Camera il Pd abbia dimostrato compattezza, è un fatto su cui riflettere. Certo: ci si può mascherare dietro ai problemi di coscienza, e al voto su questione “eticamente sensibili”, come con eufemismo un po’ ipocrita si tende a dire. Ma, come ha affermato il senatore Ignazio Marino – che non è certo un estremista anticlericale- forse non c’era bisogno di fare una legge che stabilisce che una persona è morta solo quando è morta. Jacques de la Palisse ringrazia. Dietro l’operazione ideologica della destra c’è una concezione autoritaria e illiberale, per nulla disponibile a confrontarsi col tema della sofferenza umana, fino ai suoi gradi più estremi ed insopportabili.

Insomma: ci avevano pensato le componenti più reazionarie del centro-.destra a costruire la compattezza dell’opposizione. Una cattolica democratica convinta e appassionata, come Rosi Bindi, intervenendo in aula ha dichiarato che “se prima le Dichiarazioni anticipate di trattamento non erano regolate, adesso sono impedite”. Ma come mai tutto questo a Pierluigi Castagnetti e a tredici deputati del Pd non sia bastato è davvero un mistero. Non dubito, conoscendo Castagnetti, dell’autenticità del travaglio morale dell’ex-leader dei Popolari. Ma dubito della lucidità politica sua e di chi, di giorno in giorno, pensa possa essere sfottuto e svilito il patrimonio di fiducia che il Pd ha raccolto nelle ultime tornate elettorali. A meno che non cantino le sirine d’Oltretevere, che cercanoi di ridare vita alla Balena Bianca. (continua…)

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