Archivio per 3 marzo 2011

Da Lettera43 di oggi

La larghissima vittoria di Fassino, nelle primarie del centrosinistra a Torino, non era per nulla scontata. Non solo perché attorno al suo competitor Gariglio, giovane e brillante, si era raccolta una coalizione di personalità forti e elettoralmente assai radicate: un po’ come era successo a Firenze quando prevalse Renzi. Ma anche perché Fassino appariva come un uomo della nomenklatura del Pd, con una storia dal Pci in avanti assolutamente tradizionale, torinesissimo sì, ma rientrato nella sua città per candidarsi dopo quasi trent’anni. E del resto i timori della vigilia, forse un po’ esagerati con l’obiettivo di chiamare alla mobilitazione il massimo dell’elettorato storico della sinistra torinese, non erano infondati.

Il popolo di sinistra ha risposto, con una partecipazione al voto assolutamente imprevista, scegliendo Fassino. La divisione alla sinistra del Pd fra tre candidati ha favorito la forza dell’ex-segretario Ds.

E bravo, Piero! La tenacia e l’abnegazione nella sua capacità di lavorare, in una giornata che per lui è sempre superiore alle 24 ore, hanno fatto il resto. Insieme ad un atto di coraggio di chi ha contribuito in modo decisivo a compiere la discutibilissima scelta di fondare il Pd, e che per fare questo ha addirittura sacrificato il proprio ruolo di segretario politico dei Ds; e che ora, per rientrare nella politica nazionale, sa che deve passare per un’altra esperienza, quella di sindaco di una metropoli.

Lo schema politico secondo cui le primarie favoriscono solo Nichi Vendola sembra messo in discussione. All’indomani della vittoria di Pisapia a Milano, si era, del tutto impropriamente, parlato di effetto-Vendola. In verità, se si esamina il profilo e la credibilità di Fassino e di Pisapia, ci sono molti punti in comune: si tratta di persone di grande moralità e che appaiono sobrie, rispetto alla volgarità prevalente oggi nel ceto politico. Di uomini che non amano le urla e gli insulti, ma ascoltare e ragionare. Fassino oggi ha messo un’ipoteca importante sulla vittoria finale. Per Pisapia è più dura, e tuttavia i sondaggi lo accreditano di pecentuali importanti e in crescita. (continua…)

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