Archivio per 30 giugno 2010

Da Epolis di oggi

Per la prima volta nella sua storia, la Lega Nord – o almeno un suo assai importante esponente, Roberto Calderoli – sembra essere scivolata in un pantano di potere, assai lontano dall’immagine dura e pura così gradita a militanti e elettori di questo partito in tanto impetuosa crescita. La vicenda Brancher -vera e propria buccia di banana della maggioranza – può diventare un affaire dai contorni torbidi e poco chiari. Ricapitoliamo. All’improvviso Aldo Brancher – uomo forte del gruppo economico di Berlusconi, plurindagato e vero ufficiale di collegamento tra il premier e la Lega (considerato dai leghisti come e più di un proprio esponente)-diventa ministro: l’unico in quota Pdl-Lega. Ma non ministro dello sviluppo economico – dopo le dimissioni di Scaiola-, né dell’Agricoltura – per allontanare l’odiato Galan: ministro del federalismo, in un governo che ha già un ministro delle Riforme (Bossi) e un Ministro degli Affari Regionali (Fitto), oltreché un Ministro per la Semplificazione Normativa (Calderoli). Il giovane Fitto, colpito a sorpresa, abbozza e Il ministro daccetta. Il saggio Bossi, sorpreso, specifica che di federalismo Brancher non si occuperà. La versione più veritiera sembra fornirla l’amico e sodale di Brancher, Roberto Calderoli, con ogni probabilità coautore di questo grande pasticcio. Brancher sarà ministro del federalismo senza poterlo dire. Forse Famiglia Cristiana ha coniato la definizione (continua…)

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