Archivio per 16 giugno 2010

Da Epolis di oggi

Ora l’iniziativa spetta ad Obama. Non tanto per fermare la falla – prima o poi ci si riuscirà-: ma per parlare alla sua gente, e al mondo di questo 11 settembre dell’ambiente, che richiede una risposta durissima e senza precedenti”. Lo scrivevamo su queste pagine lo scorso 31 maggio. Ora è il Presidente americano a proporre, come avevamo previsto, questa visione: «così come la nostra visione della politica estera si è rivelata vulnerabile ed è cambiata profondamente dopo l’11 settembre, penso che questo disastro cambierà il modo in cui penseremo all’ambiente e all’energia per molti anni a venire», ha detto Obama. Si sono scatenate polemiche, e il vice capo dei pompieri di New York, che ha perso un figlio nell’attentato alle Torri Gemelle, si è sentito offeso. Tuttavia non ci pare che il Presidente USA abbia dimostrato sottovalutazione del terrorismo: quello è stato un attacco deliberato, questo incidente non è stato voluto. Ma non si può non considerare un crimine contro l’umanità – pur di natura e di entità diversa rispetto a quello di chi mette una bomba o compie un massacro di civili – il comportamento di quelle compagnie private (petrolifere, ma non solo) che in nome del proprio profitto illimitato non hanno avuto senso della misura: hanno travolto ogni regola, infranto ogni legge (o con i propri potenti lobbisti fatto modificare leggi e cancellare vincoli che la politica aveva messo), e soprattutto non hanno pensato alle conseguenze delle proprie azioni. A come, per esempio, gestire un’emergenza (continua…)

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