Archivio per gennaio 2010

Da Epolis di oggi

Nella confusione sovrana che regna nei gruppi dirigenti delle forze di opposizione – confermando la diagnosi più pessimista sulla malattia del sistema politico -, un po’ d’ordine lo mettono gli elettori e i simpatizzanti. E così, come avevamo auspicato qualche settimana fa su queste colonne, indicando la strada delle primarie, la domenica 24 gennaio per la Puglia e per Venezia ha sbloccato un conflitto ormai distruttivo e lacerante. Anzi: ex malo bonum, visto che l’altissima partecipazione in quest’occasione fornisce energie, forza, speranze dopo settimane deprimenti. Certo: un disegno politico – quello di un nuovo centro-sinistra allargato – rischia di essere compromesso. Casini ha già annunciato il sostegno in Puglia alla dissidente Pdl Poli Bortone. Ma Vendola, non solo D’Alema e Bersani, non sostiene la tesi di un frontismo duro e puro: ha del resto operato una rottura dolorosa col suo ex-partito proprio su questo punto. La differenza, semmai, è sul come si allarga, e soprattutto su chi deve allargare. Oggi per vincere in Puglia, la distensione tra Vendola e D’Alema è indispensabile. Anche a Venezia, la prevalenza di un uomo prestigioso, come Orsoni, e fuori dagli equilibri partitici, offre al centrosinistra l’unica possibilità per battere Brunetta e il grande apparato di potere e di finanza che intende lanciare un assalto alla grande roccaforte della sinistra nel nordest. (continua…)

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Da Epolis di oggi

Il ritorno all’attività politica a pieno regime spazza le illusioni natalizie di un nuovo clima nel Paese -animato dal conflitto e dal confronto sulle cose da fare, più che sulle persone o sulle ideologie-, e la speranza di una possibile svolta civile capace di incoraggiare quella grande maggioranza di lavoratori e di famiglie che si danno da fare con onestà e intraprendenza per il futuro. Il Consiglio dei Ministri – nelle ore in cui l’emozione e l’attenzione di tutti va all’immane tragedia di Haiti – ha deciso tre cose: la prima, di non fare un decreto blocca-processi, a fronte delle riserve del Quirinale e del Presidente della Camera, e della netta contrarietà dell’opposizione; la seconda di costruire trentamila posti in carcere in più (quasi il doppio di oggi: sono cinquantamila), anche a fronte delle nuove norme che stabiliscono che un clandestino di per sé è un criminale – la cui coerenza si è vista all’azione nel pogrom di Rosarno- ; la terza, che la diminuzione delle tasse, con due aliquote, sbandierata ai quattro venti da Berlusconi, era un pesce d’aprile fuori stagione. In questa riunione del CdM c’è la fotografia dei rapporti di forza nella maggioranza e della situazione reale della società italiana. Nella maggioranza, la Lega -incassate le candidature a governatore in Veneto e Piemonte- la fa da padrona, dettando legge sulla sicurezza. Nella società italiana, invece, la crisi è ben più grave di quanto non sia (continua…)

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