da Epolis di oggi
“We just made history”. In questa frase, nella consapevolezza di aver appena fatto la storia – com’è scritto nella mail che Barack Obama ha inviato ai milioni di sostenitori per ringraziarli – , c’è la chiave di lettura di quest’indimenticabile 4 novembre 2008. La realtà, come in tutti i punti di svolta della vicenda umana, ha superato l’immaginazione. Vince Obama della giustizia sociale. La sua storia americana – figlio di un nativo di un villaggio keniota – e quella di Michelle, di famiglia operaia, hanno rappresentato l’America non visibile ai grandi speculatori di Wall Street: ha preso il potere il simbolo di una società che vuole redistribuire la ricchezza, tutelare la casa, rafforzare il lavoro, promuovere la salute. Vince Obama nero, e rinasce nel mondo il fascino degli Stati Uniti così colpito in questi anni. E’ un’idea di società aperta, interculturale, integrata nel mondo. L’Africa trova voce (continua…)