Archivio per 2 aprile 2008

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
on. Romano Prodi

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
dott. Tommaso Padoa Schioppa

 

Al Ministro della Pubblica Istruzione
on. Giuseppe Fioroni

Signor Presidente, signori Ministri,

la legge finanziaria per il 2007, integrata da quella per il 2008, stabilisce l’assunzione di 150mila insegnanti precari della scuola e di 30mila unità ATA. Quest’anno sarebbe previsto un contingente di 50mila docenti e 10mila ATA secondo le previsioni del Ministero della Pubblica Istruzione. Tuttavia non è ancora stato varato il decreto che realizza tale previsione. I sindacati, al contrario, hanno lanciato l’allarme parlando di una riduzione a 30mila docenti e 5mila ATA.

Un’ipotesi del genere è inaccettabile e sarebbe drammatica per il buon andamento della scuola italiana. Chiunque abbia sfiorato l’argomento, sa che la discontinuità didattica provocata dal precariato docente è una delle ragioni alla base della scarsa efficacia del sistema di istruzione del nostro Paese. E’ evidente, infatti, che cambiando docente ogni anno (e spesso iniziando le lezioni posticipatamente a causa dei ritardi delle nomine), non si può assicurare un servizio educativo all’altezza di un paese moderno.

Analogamente non si può pretendere un funzionamento efficiente degli istituti se il personale tecnico, amministrativo e ausiliario non è certo.

Inoltre una riduzione delle assunzioni appare senza fondamento economico, essendo i fondi già stanziati dalla Finanziaria 2007 e confermati da quella 2008.

E’ quindi assolutamente urgente, anche in considerazione dell’imminenza delle elezioni politiche, che il Governo vari il decreto di assunzione previsto e non riduca le cifre annunciate.

In mancanza, gravissimo sarebbe il danno al sistema scolastico e alle aspettative di decine di migliaia di persone che, con enormi sacrifici hanno in questi anni portato avanti la scuola italiana, ricevendo poco dallo Stato.

Siamo fiduciosi che comprendiate tali argomenti e agiate di conseguenza. In caso contrario, produrrete un danno di cui solo voi sarete responsabili, avendo il Parlamento agito e approvato due leggi finanziarie che non siete stati in grado di attuare. Di conseguenza non potremmo che appoggiare tutte le iniziative di protesta che il personale della scuola e i sindacati vorranno mettere in atto.

Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati

Alba Sasso, vicepresidente

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