Archivio per aprile 2008

Alle 6 del mattino, davanti all’ILVA di Taranto.

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Alle 17,35: Alliste

Alle 19, Francavilla Fontana

Alle 21, Latiano

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Alle 10.30 Iniziativa ad Ortanova

Alle 12, a Foggia, Piazza Padre Pio

Alle 18 San Marco in Lamis, comizio

Alle 19 Sannicandro Garganico, comizio

Alle 20, Apricena

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Folena: “Dal 14 aprile costruiremo un soggetto politico, non più una alleanza.”

Pietro Folena gira per la Puglia dove è candidato. Una regione in cui la sinistra ha una storia importante: qui nacquero Giuseppe Di Vittorio e Giuseppe Di Vagno.

Cos’è la Sinistra Arcobaleno?

E’ un grande progetto. Difficile ma per questo avvincente. Dare all’Italia una sinistra forte, non minoritaria, capace di incidere sul futuro, di tutelare i lavoratori, i precari, i giovani, i pensionati, le donne, di rappresentare la laicità, la libertà e soprattutto la pace. (continua…)

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SCUOLA. SINISTRA ARCOBALENO: “BASTICO AMMETTE RIDUZIONE IMMISSIONI IN RUOLO; FORSE SOLO 18MILA”

“Nella newsletter del sito del viceministro Mariangela Bastico ( www.mariangelabastico.it ) è apparso un comunicato in cui si conferma la volontà del Governo di approvare il decreto sulle assunzioni in ruolo dei precari della scuola prima della fine della legislatura.
Una buona notizia, si direbbe, se non fosse che non si parla di 50mila insegnanti e 10mila ATA che pure rientravano nelle previsioni del Ministero della Pubblica Istruzione. Si parla delle domande di pensionamento, che per l’anno scolastico 2008/09 sarebbero calate del 60% rispetto ai pensionamenti relativi a quest’anno (da oltre 42 mila a poco più di 18 mila). Il comunicato si chiude con un generico impegno del Ministero a garantire che il massimo numero di posti possibili sia destinato alle nuove immissioni in ruolo.

Sembra quindi un implicito annuncio: quest’anno le immissioni in ruolo saranno intorno alla cifra di 18mila unità.

Ci sembra che qui si stia iniziando a giocare con i numeri. Un gioco che viene fatto sulla pelle delle persone. Di decine di migliaia di lavoratori, con le loro famiglie. Stiamo parlando di lavoratori che chiedono che venga riconosciuto un loro diritto, di persone che mettono la propria professionalità e le proprie energie a disposizione del sistema pubblico dell’istruzione. I precari di cui parliamo già lavorano per la scuola. Non si tratta di favorire una categoria, quindi, ma di fare funzionare meglio la scuola evitando che ogni anno gli studenti abbiano un insegnante precario diverso e debbano aspettare il ‘rito’ delle nomine.

E allora, non ci sembra di avanzare una richiesta irragionevole se invitiamo il viceministro e il Governo a fare chiarezza, una volta per tutte, sui numeri: quei numeri a cui sono legati i diritti dei lavoratori e quelli degli studenti e delle loro famiglie. Sono 50mila insegnanti e 10mila ATA come prevedeva il ministero, oppure solo 18mila? Sarebbe importante saperlo al più presto.

Pietro Folena, presidente Commissione Cultura Camera dei Deputati

Alba Sasso, vicepresidente Commissione Cultura Camera dei Deputati

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Alcuni pezzi di una mia intervista su Articolo 21.

“Sono stato il relatore di quella legge (ddl Gentiloni sulla tv, ndr) e ne conosco, come si suol dire, vita, morte e miracoli (mancati). Posso dirti che sono certo che qualsiasi schieramento, sia il Pd o il Pdl, non porterà a termine quella riforma. Il Pdl per motivi fin troppo ovvi. Il Pd neppure perché in quel partito sono fortissimi i settori che non vogliono scomodare Berlusconi, il conflitto di interessi, le sue tv… Basti pensare alla vicenda in questa legislatura: la Gentiloni era pronta, ma non è mai stata portata in aula, nonostante gli appelli miei e di Michele Meta, nonostante le pressioni dello stesso ministro Gentiloni. Non so perché questo è accaduto. Non voglio muovere accuse a questo o quello. Ma il clima generale sul ddl è stato molto pesante… il governo non ha mai chiesto ufficialmente, nella capigruppo, di calendarizzare il provvedimento nonostante le dichiarazioni verbali del presidente del consiglio. Ovviamente spero che le cose possano cambiare la prossima legislatura, ma il passato è questo, e il passato depone a sfavore delle speranze future.

“Credo che Walter Veltroni sia convinto della necessità di una riforma, lo è sempre stato, ma le sue posizioni non sono radicali. Su questi temi il Pd è muto. E’ difficile rintracciare Marco Follini… Tutti si sono scatenati contro Di Pietro, perché ha detto che bisogna togliere due reti a Berlusconi. Io avrei detto, ok, iniziamo da una, vediamo gli effetti sul mercato e sul pluralismo. Invece non mi pare di aver sentito questo…”

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La scuola è finalmente diventato un tema caldo della campagna elettorale, dopo le fesserie degli ultimi giorni (penso a tutta la questione di alzarsi o meno quando entra l’insegnante) ora si parla di cose più serie e la protesta nella scuola cresce.

La FLC-Puglia ha annunciato iniziative di protesta contro i tagli e le non immissioni in ruolo. Fa bene.

“A quanto pare, sulle scuole pugliesi continua a incombere la scure dei tagli, decisi dal Ministero della Pubblica istruzione.

Si ripropone, infatti, la politica della riduzione di risorse e personale: una politica miope, che oltre a mortificare la professionalità degli insegnanti e del personale non docente, incide negativamente sulla qualità dell’offerta formativa e sulla continuità dell’attività didattica.

La Sinistra Arcobaleno non condivide questa politica e si schiera a difesa della scuola pubblica di qualità, in cui le classi non sono di 30 alunni e gli insegnanti non cambiano ogni anno perché costantemente tenuti nel precariato.

Per questo condividiamo la scelta della Flc Cgil pugliese di porre con forza la questione degli organici della scuola, anche ricorrendo allo strumento dello sciopero generale.”

Pietro Folena, presidente Commissione Camera dei Deputati
Alba Sasso, vicepresidente Commissione Camera dei Deputati

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Al Presidente del Consiglio dei Ministri
on. Romano Prodi

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
dott. Tommaso Padoa Schioppa

 

Al Ministro della Pubblica Istruzione
on. Giuseppe Fioroni

Signor Presidente, signori Ministri,

la legge finanziaria per il 2007, integrata da quella per il 2008, stabilisce l’assunzione di 150mila insegnanti precari della scuola e di 30mila unità ATA. Quest’anno sarebbe previsto un contingente di 50mila docenti e 10mila ATA secondo le previsioni del Ministero della Pubblica Istruzione. Tuttavia non è ancora stato varato il decreto che realizza tale previsione. I sindacati, al contrario, hanno lanciato l’allarme parlando di una riduzione a 30mila docenti e 5mila ATA.

Un’ipotesi del genere è inaccettabile e sarebbe drammatica per il buon andamento della scuola italiana. Chiunque abbia sfiorato l’argomento, sa che la discontinuità didattica provocata dal precariato docente è una delle ragioni alla base della scarsa efficacia del sistema di istruzione del nostro Paese. E’ evidente, infatti, che cambiando docente ogni anno (e spesso iniziando le lezioni posticipatamente a causa dei ritardi delle nomine), non si può assicurare un servizio educativo all’altezza di un paese moderno.

Analogamente non si può pretendere un funzionamento efficiente degli istituti se il personale tecnico, amministrativo e ausiliario non è certo.

Inoltre una riduzione delle assunzioni appare senza fondamento economico, essendo i fondi già stanziati dalla Finanziaria 2007 e confermati da quella 2008.

E’ quindi assolutamente urgente, anche in considerazione dell’imminenza delle elezioni politiche, che il Governo vari il decreto di assunzione previsto e non riduca le cifre annunciate.

In mancanza, gravissimo sarebbe il danno al sistema scolastico e alle aspettative di decine di migliaia di persone che, con enormi sacrifici hanno in questi anni portato avanti la scuola italiana, ricevendo poco dallo Stato.

Siamo fiduciosi che comprendiate tali argomenti e agiate di conseguenza. In caso contrario, produrrete un danno di cui solo voi sarete responsabili, avendo il Parlamento agito e approvato due leggi finanziarie che non siete stati in grado di attuare. Di conseguenza non potremmo che appoggiare tutte le iniziative di protesta che il personale della scuola e i sindacati vorranno mettere in atto.

Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati

Alba Sasso, vicepresidente

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