Archivio per aprile 2008

  Gli avvenimenti di queste ore ci dicono che nulla, davvero nulla è più come prima del 14 aprile. La scomparsa della sinistra in Parlamento ha acceso il semaforo verde, come Montezemolo nel passaggio di poteri ad Emma Marcegaglia ha esplicitamente detto, per la volontà di procedere ora alla cancellazione del sindacato confederale e del principale strumento di cui dispongono i lavoratori, la contrattazione collettiva nazionale. Viene pubblicato  in questi giorni un libro paradigmatico, una sorta di “casta-parte seconda”, dedicata al sindacato e al suo potere. Il PD, dopo aver condotto una sconsiderata campagna al centro, non sembra avere neppure le parole per contrastare quest’offensiva. Come ho scritto l’altro giorno su questo blog, avviando una discussione importante, critica, partecipata, per affrontare queste sconvolgenti novità non ci servono giustificazioni o consolazioni. Prendersela con gli altri, o con l’informazione, o credere che al nord ci sia ora un’incrollabile egemonia della Lega,  vuol dire nascondere il cuore del problema. La sinistra, a partire dagli anni 80, ha vissuto un processo di lenta ma inesorabile evaporazione dalla società e dal lavoro. E’ diventata nei suoi momenti magici – l’elezione diretta dei sindaci dal 94, l’Ulivo nel 96, l’Unione, un po’ di meno, nel 2006 – forza egemone nei ceti colti, nella borghesia del sapere, nella creatività giovanile. Ma è sempre stata forza in difficoltà, o residuale, tra i redditi bassi, nel lavoro operaio, fra i senza lavoro e i precari, fra le casalinghe e, pur in misura inferiore, tra i pensionati. E così, anche, nel mondo artigiano e della piccola impresa. L’idea cooperativa, mutualistica, consortile, che aveva funzionato per decenni, alla luce dei meccanismi sfrenati della competitività globale, è stata vissuta come residuale. (continua…)

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Siamo stati spazzati via. Senza pietà, travolti nella nostra retorica sulla sinistra e sul bisogno di sinistra. Fuori dal Parlamento, c’era riuscito solo il regime. In questo caso si è trattato di un suicidio. Non più comunisti, non più socialisti, non alternativi, verdi o movimentisti. Non più un altro mondo possibile. Le nostre litanie sono insopportabili.
La sinistra non ha colto l’occasione straordinaria, e largamente immeritata, che un anno fa si era presentata. Il PD era in difficoltà, Bertinotti aveva aperto la strada, la sinistra DS era uscita dal PD. Veltroni non si sognava ancora di candidarsi. E invece la tragica politica di Giordano, e degli altri capi della sinistra, ha sequestrato quest’occasione. Al Congresso della Sinistra Europea chi diceva di andare oltre Rifondazione è stato emarginato e messo sotto accusa. Si è avviato un congresso straordinario del PRC per difendere l’identità comunista, sconvocato sei mesi dopo. La sinistra DS ha perduto pezzi per la strada. Alla trattativa sul welfare ci si è andati divisi. E intanto Veltroni era sceso in campo, e il vento era già girato. Fino al “segno grafico” –era vietato chiamarlo simbolo- dell’8 e del 9 dicembre.
Ora si pontifica contro Veltroni. Anche lui deve riflettere, sul perché lo spostamento al centro non ha attratto nuovi elettori, e sulle conseguenze della rottura a sinistra. Ma noi dobbiamo riflettere prima di lui sul perché tante istanze di sinistra si sono riconosciute nel PD, al punto che –occupando anche gli ultimi banchi dell’estrema sinistra- questo partito un po’ naif appare oggi agli italiani come la sinistra, il suo nuovo nome. Dobbiamo riflettere su tutti i nostri no, spesso non motivati, e sulla caricatura di rompiscatole minoritari che ci siamo fatti cucire addosso, confermata da troppi comportamenti.
La malattia della sinistra è profonda. Sta nel ceto politico, separato dalla vita delle persone (anzi, in quattro ceti politici, indisponibili a lasciare la mano). E nella mediocrità dei capi tribù, l’un contro l’altro armati, protagonisti del tragico collasso della formazione delle liste: si sono piazzati, con le loro correnti, rigorosamente alla Camera, neppure sfiorati dal pensiero che il 4 % fosse a rischio. Chi era fuori da quegli equilibri è stato messo al Senato, sapendo dell’impossibilità dell’impresa. Ma l’autismo politico non ha permesso a nessuno –neppure a noi che nell’associazionismo politico abbiamo per mesi inutilmente predicato la necessità di un’impresa coraggiosa e nuova, senza però riuscire a praticare questa strada- di sentire i rumori di fondo. L’indifferenza. La lontananza. L’assillo per problemi quotidiani fuori dalle nostre analisi ideologiche e astruse. Gli operai votano per Berlusconi e per Bossi.
Su queste macerie non si costruisce niente. Non credo nelle sconfitte salutari. E soprattutto non vedo chi, e come possa avviare un processo di ricostruzione dall’interno delle quattro forze travolte da questo tornado. Comincia un quinquennio in cui la destra non farà gli errori del passato, e in cui il PD cercherà di coprire il vuoto che noi abbiamo lasciato a sinistra.
Solo una radicale lontananza da chi ha guidato i partiti della sinistra in questi anni, un diverso rapporto con le anime di sinistra del PD e il senso di una missione da compiere nella costruzione della sinistra nei posti di lavoro e nella società, può permettere di avviare una nuova impresa dall’esito incertissimo.

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scheda senato 2008 puglia

scheda camera 2008 puglia

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Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno pubblica un mio articolo sul dialogo apertosi tra noi e i compagni del partito socialista.

Nell’articolo parlo dell’esigenza per l’Italia di una nuova sinistra, una sinistra del lavoro e della libertà. Ieri, a Telenorba, ho detto a Boselli che avrei sottoscritto il Patto Laico promosso dai socialisti. Penso che abbiamo bisogno di laicità. E’ come l’aria per respirare: quando manda, ti senti soffocare.

Ecco l’articolo : Sinistra e Socialisti insieme – GDM (formato pdf)

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Roma, 9 apr. (Apcom) – Le assunzioni dei 60.000 precari della scuola previste per il 2008 potrebbero essere attuate in due trance, la prima immediata e l’altra dopo le elezioni: la possibile soluzione – riferiscono Pietro Folena (rifondazione comunista) ed Alba Sasso (Sd), rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Cultura alla Camera – è stata fornita oggi a Bari dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ad alcuni precari che gli chiedevano notizie sull’esito della trattativa in corso tra governo e sindacati.

“Se così fosse – sottolinea Folena – sarebbe scandaloso: si tornerebbe alla vecchia politica di Lauro, quello che regalava prima una scarpa e poi, dopo le elezioni, l’altra: i precari hanno diritto di sapere se entreranno o meno in ruolo e con quali tempi. Fioroni non può promettere un secondo tempo perché è poco probabile che sia lui il prossimo ministro”. Anche i toni usati da Alba Sasso sono accesi e contrariati verso l’ipotesi delle assunzioni in momenti separati: “Promettere per il post-elezioni – dichiara Sasso – è una presa in giro inaccettabile. Come è totalmente inaccettabile che il Ministro Padoa Schioppa possa fare il bello e cattivo tempo anche sulla scuola”.

“Il governo emani immediatamente il decreto di immissione in ruolo dei 50mila insegnanti e dei 10mila Ata previsti. Se poi si potrà fare di più lo si farà, ma adesso – conclude l’esponente della Sd – occorre mantenere gli impegni presi.” L’esito degli incontri tecnici e politici tra il ministero dell’Economia e il ministero della Pubblica istruzione è comunque atteso per le prossime ore: le indicazioni di ieri, date anche ai sindacati convocati a viale Trastevere, erano quelle di immettere in ruolo per tutto il 2008 non più di 32.000 assunzioni a tempo indeterminato (suddivise in 25 mila insegnanti e 7 mila non docenti).

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Stasera alle 21.15 su Telenorba, parteciperò al confronto elettorale con Enrico Boselli, Michele Emiliano, Alfredo Mantovano ed altri rappresentanti delle liste in competizione al Senato in Puglia.

Conduce Lamberto Sposini.

Si può seguire la trasmissione in diretta qui:  http://www.telenorba.it/home/versus.php

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10 APRILE

h.18,30 A Barletta

h.19,40 A Gioia del Colle

h.21,00 A Locorotondo

h. 22,00 A Monopoli

VENERDI 11 APRILE

A Monte Sant’Angelo

A San Giovanni Rotondo

A Manfredonia

A Mattinata (Cena)

A Cerignola

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Se fossimo pugliesi voteremmo Pietro Folena e‭ “‬La sinistra,‭ ‬l’arcobaleno‭”

Noi vi chiediamo di votare Pietro Folena e‭ “‬La sinistra,‭ ‬l’arcobaleno‭” ‬al Senato in Puglia alle prossime elezioni.‭ ‬Noi,‭ ‬persone comuni,‭ ‬intellettuali,‭ ‬artisti e politici chiediamo agli elettori pugliesi di non tradire la piccola grande rivoluzione a cui loro hanno dato inizio qualche anno fa quando,‭ ‬con il loro voto,‭ ‬hanno portato al governo della Regione Puglia un‭ “‬comunista gentile,‭ ‬libertario e non violento‭” ‬come Niki Vendola.‭ ‬Il coraggio degli elettori pugliesi ha indicato una strada per il rinnovamento della società e della sinistra,‭ ‬ha dimostrato che si può credere,‭ ‬e provare a realizzare:‭ ‬un mondo in cui non tutto ha un prezzo e in cui non c’è un prezzo per ogni cosa.‭ ‬I pugliesi hanno scelto la partecipazione,‭ ‬i diritti‭ ‬e il rinnovamento contro la vecchia politica‭; ‬hanno scelto un uomo di sinistra per governare il cambiamento e provare a realizzare le proprie speranze.‭ ‬Chiediamo a voi pugliesi di continuare a inseguire un sogno,‭ ‬chiediamo di votare‭ “‬La sinistra,‭ ‬l’arcobaleno‭” ‬in Puglia,‭ ‬al Senato.‭ ‬Ve lo chiediamo,‭ ‬qualsiasi sia il vostro Partito di riferimento,‭ ‬perché il capolista in Puglia si chiama Pietro Folena,‭ ‬ve lo chiediamo per dare ancora gambe,‭ ‬teste e numeri al progetto di una nuova sinistra democratica,‭ ‬libertaria,‭ ‬eco-animalista,‭ ‬femminista e pacifista.‭ ‬In questo momento in cui venti di guerra attraversano la globalizazione neoliberista abbiamo bisogno di una sinistra forte capace di lottare in Italia e in Europa affianco ai lavoratori,‭ ‬ai precari,‭ ‬ai giovani come agli anziani.‭ ‬Una sinistra che sappia lanciare un ponte tra il nord e tutti i sud del mondo,‭ ‬che faccia della solidarietà e dell’estensione di libertà e diritti civili la propria bandiera,‭ ‬che metta al primo posto la lotta contro il precariato,‭ ‬lo sfruttamento e per la sicurezza del lavoro,‭ ‬che combatta quella nuova forma di caporalato di cui le nostre campagne e le nostre città sono piene.‭ ‬Una sinistra che si ponga contro le mafie,‭ ‬dalla parte dei diritti e della democrazia.‭ ‬In queste elezioni la sinistra rischia di estinguersi,‭ ‬noi abbiamo invece bisogno di lanciare una costituente che rinnovi e faccia crescere la sinistra.‭ ‬Crediamo che Pietro Folena rappresenti questa volontà di unità e superamento delle vecchie contrapposizioni,‭ ‬la sua storia di dirigente politico e la coerenza del suo percorso parlano per lui.‭ ‬Chiediamo ai pugliesi di‭ ‬dare gambe e numeri a una costituente della nuova sinistra che sappia andare oltre gli attuali partiti,‭ ‬una costituente,‭ ‬che comincia in questi giorni di campagna elettorale e che rischierebbe di fallire se non ci fossero uomini che possano portarla avanti.

Firme:

Edoardo Sanguineti‭ (‬poeta e scrittore‭)‬,‭ ‬Aldo Tortorella‭ (‬Presidente Ars‭)‬,‭ ‬Gianni Vattimo‭ (‬filosofo‭)‬,‭ ‬Pino Arlacchi‭ (‬sociologo‭)‬,‭ ‬Angelo D’Orsi‭ (‬storico del pensiero politico‭)‬,‭ ‬Mario Dogliani‭ (‬giurista‭)‬,‭ ‬Don Andrea Gallo‭ (‬prete di strada‭)‬,‭ ‬Arturo Di Corinto‭ (‬scrittore e giornalista,‭ ‬esperto di comunicazione mediata‭)‬,‭ ‬Aldo Garzia‭ (‬scrittore e giornalista‭)‬,‭ ‬Tiziano Rinaldini‭ (‬Sindacalista‭)‬,‭ ‬Fulvio Abbate‭ (‬scrittore‭)‬,‭ ‬Gianni Tamino‭ (‬biologo,‭ ‬ex parlamentare‭)‬,‭ ‬Dario Padovan‭ (‬sociologo‭)‬,‭ ‬Carlo Capello‭ (‬antropologo‭)‬,‭ ‬Mauro Bonaiuti‭ (‬economista‭)‬,‭ ‬Paolo Cacciari‭ (‬giornalista e Parlamentare‭)‬,‭ ‬Loris Mazzetti‭ (‬giornalista‭)‬,‭ ‬Filippo Miraglia‭ (‬reponsabile naz.‭ ‬Immigrazione Arci‭)‬,‭ ‬Giorgio Gardiol‭ (‬ex parlamentare‭)‬,‭ ‬Mario Agostinelli‭ (‬fisico,‭ ‬Consigliere regionale Lombardia‭)‬,‭ ‬Ali Rashid‭ (‬primo segretario ANP Italia,‭ ‬Parlamentare‭)‬,‭ ‬Francesca Gargallo‭ (‬scrittrice e filosofa femminista‭)‬,‭ ‬Bianca Pomeranzi‭ (‬femminista‭)‬,‭ ‬Alex Arrigoni‭ (‬zooantropologo‭)‬,‭ ‬Dario Mongelli‭ (‬imprenditore,‭ ‬libero professionista‭)‬,‭ ‬Luigi Mantuano‭ (‬insegnante e filosofo‭)‬,‭ ‬Viviana Ribezzo(editore‭)‬,‭ ‬Roberto Mastroianni‭ (‬scrittore,‭ ‬filosofo‭)‬,‭ ‬Enrico Moriconi‭ (‬Veterinario,‭ ‬presidente Avda e Consigliere regionale Piemonte‭)‬,‭ ‬Mino Ronziti‭ (‬Presidente consiglio regionale Liguria‭)‬,‭ ‬Elisabetta Serra‭ (‬esponente movim.‭ ‬no-tav,‭ ‬assessore alla cultura comune di Vaie‭)‬,‭ ‬Piero Di Siena‭ (‬Parlamentare,‭ ‬Vicepresidente naz.‭ ‬Ars‭)‬,‭ ‬Pietra Nicolicchia‭ (‬regista‭)‬,‭ ‬Michele Cappiello‭ (‬dirigente Arci‭)‬,‭ ‬Vito Buda‭ (‬dirigente Arci‭)‬,‭ ‬Roberto Allotta‭ (‬dirigente Arci‭)‬,‭ ‬Mauro Bolzoni‭ (‬Consigliere Provincia Novara‭)‬,‭ ‬Michela Pia‭ (‬Segretaria Centro Studi Emilio Lussu‭)‬,‭ ‬Dario Manca‭ (‬segretario Zona Deprecarizzzata‭)‬,‭ ‬Massimiliano e Gianluca Deserio‭ (‬registi‭)‬,‭ ‬Barbara Ardau‭ (‬Artista‭)‬,‭ ‬Gigi Cosi‭ (‬studente fuori sede‭ –‬precario‭)‬,‭ ‬Claudio Cugusi‭ (‬Consigliere comunale Cagliari‭)‬,‭ ‬Franco Bonello‭ (‬Consigliere regionale Liguria‭)‬,‭ ‬Renata Briano‭ (‬Assessore provinciale Genova‭)‬,‭ ‬Salvatore Fraccavento‭ (‬Consigliere provinciale Genova‭)‬,‭ ‬Nicolò Scialfa‭ (‬Vicepresidente Consiglio comunale Genova‭)‬,‭ ‬Dalma Domeneghini‭ (‬pubblicitaria,‭ ‬Ass.‭ ‬Decrescita‭)‬,‭ ‬Rossana Vallino‭ ( ‬animalista‭)

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Qualche giorno fa, su EcoTV – ReinboTV, ho fatto un intervista ad un giovane operatore culturale Davide Giuranno. La trasmissione, curata da Marco Procaccini, è molto interessante anche per la sua formula. Invece di intervistare il politico, il politico intervista una persona presa dal mondo di riferimento della puntata (nel mio caso il mondo della cultura).

Ad aggiungere simpatia, la “location”, come si usa dire adesso. Una cucina, la cucina della Sinistra Arcobaleno, con nel frigorifero un colbacco :)

Spero vi piaccia.

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Slide Arte Contemporanea

Un artista può campare d’arte? In Italia è difficile. La professione di artista non esiste… se chiedi la carta d’identità, la qualifica “artista” non è prevista.

Oggi ne ammiamo parlato a Bari, presentando i risultati dell’indagine conoscitiva della Commissione Cultura sull’Arte Contemporanea.

Ecco le slides che riassumono i concetti chiave.

Slide Arte Contemporanea – OOo (formato OpenOffice)

Slides Arte Contemporanea – ppt(formato MS PowerPoint)

Slides Arte Contemporanea – pdf (formato pdf)

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