Archivio per ottobre 2007

DIRITTO D’AUTORE. COMMISSIONE CULTURA APPROVA ODG SU SIAE A FAVORE AUTORI E DIRITTI UTENTI
La Commissione Cultura della Camera, in sede di discussione del pdl di riforma della Siae, ha approvato due ordini del giorno. Il primo, proposto dal relatore Giulietti, impegna il governo “a promuovere una riforma dello statuto della Siae che preveda la presenza maggioritaria di 2/3 degli autori negli organismi dirigenti”.

Il secondo, proposto dal presidente Folena, chiede al governo di riformare la legge sul diritto d’autore “al fine di rendere effettivo il diritto alla copia privata anche in presenza di tecnologie di restrizione digitale (DRM)” e superare “l’equo compenso sui supporti e gli apparecchi di registrazione”, avanzando l’ipotesi di stornare, a favore della Siae, parte dell’Iva derivante dalla vendita delle opere originali.

“Sono due ordini del giorno importanti – spiega Folena – che vanno in direzione sia degli autori che degli utenti. La Siae deve essere in mano agli autori che sono il soggetto debole, il diritto d’autore è per loro in primo luogo. Riguardo agli utenti, oggi la legge è contraddittoria perché da un lato riconosce certi diritti ma dall’altra nei fatti permette che siano negati. Inoltre occorre al più presto superare l’assurdo per cui cd e dvd vergini sono gravati da un contributo improprio che ne raddoppia o più il prezzo, magari sostituendolo con una quota dell’Iva sui cd e dvd originali da destinare alla Siae”.

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Mussi volante
Fabio Mussi ha fatto oggi un’operazione politica sincera. Sinistra democratica si colloca così pienamente tra coloro che più spingono verso l’unità della sinistra.

Oggi l’Unità scriveva che nessuno condivideva la mia idea dei gruppi unici. Be’, mi pare che Mussi nell’intervista sia stato chiaro in proposito. Ha avuto coraggio e oggi il coraggio è ciò che più serve alla sinistra.

Riguardo alle primarie anche sulla leadership, oggi in pochi la pensano come me. Ma sono sicuro che l’idea che sia più ‘di sinistra’ far eleggere i vertici agli elettori si può fare largo nonostante il conservatorismo di alcuni settori della sinistra. In ogni caso, le primarie sul programma decise oggi dovranno essere vere, non una ratifica di decisioni prese dall’alto, altrimenti non ci andrà nessuno. E magari potrebbero essere anche primarie sul simbolo e sul nome della ‘Casa Rossa’ o ‘rosso-verde’.

Spero che il patto federativo dei gruppi diventi il gruppo unico e che la federazione della sinistra rosso-verde diventi un soggetto unico. Capisco la gradualità, ma i vertici devono anche capire che il milione di Piazza San Giovanni, e i milioni di elettori che vorrebbero votarci, vuole di più che un patto elettorale. Come ha scritto Bertinotti bisogna correre veloci. Le associazioni della sinistra lavoreranno per avanzare proposte politiche e culturali unitarie.

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Vorrei che la sinistra facesse i suoi elettori un regalo entro Natale: i gruppi parlamentari unitari. Sarebbe un bel segno, un gesto che farebbe capire che sull’unità a sinistra non si scherza.

Le proposte che ho avanzato in questi mesi come le primarie, l’Assemblea costituente, il nome del nuovo soggetto che secondo me dovrebbe essere semplicemente: ‘la Sinistra’, senza nessun aggettivo, quasi sempre ricevono risposte negative, ma poi con il tempo si fanno largo. Ora, dopo questa grande manifestazione, bisogna lanciare il cuore oltre l’ostacolo.

Spero che accada anche per questa idea che consegno ai segretari dei partiti che si riuniranno domani Ho visto che si parla già di simboli unici alle elezioni e va bene, benissimo. Se però ci presentiamo con una sola lista, ha senso anche avere un solo gruppo in parlamento e magari anche negli enti locali.

Non lo pretendo per domani però per Natale sarebbe davvero un bel regalo per il milione di Piazza San Giovanni.

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Siccome non sono ministro, posso andarci :)

Alle 14 davanti al Museo nazionale romano.

Il nostro striscione è: “Sinistra subito”

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Questo non è un giornale.
Un’affermazione banale, dirà qualcuno.

Mica tanto, se si prende alla lettera il ddl sull’Editoria varato dal governo.

INTERNET/LEGGE EDITORIA. FOLENA: “PROPOSTA GOVERNO ANDRA’ CHIARITA”
Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura della Camera (competente anche per l’editoria) si inserisce nel botta-e-risposta tra Beppe Grillo e Richi Levi sul ddl di riforma che rischia di creare grossi problemi ai blog e ai siti di informazione on-line.

“C’è un punto che va chiarito nella legge – spiega – e cioè che chi fa un blog non è un editore. E quindi non deve sottostare a nessuna regola particolare riguardante la stampa o gli operatori della comunicazione”.

“Anche io ho un blog – aggiunge Folena – e un blog è un diario. Un diario nel quale, certo, si può fare informazione. Così come esistono migliaia di siti che la fanno senza pretese di essere dei giornali”

“Quindi – conclude Folena – va chiarito che chi fa informazione amatoriale on-line, così come è oggi, se vuole usufruire dei vantaggi della legge sulla stampa si iscriverà al tribunale, altrimenti non deve iscriversi da nessuna parte. Un conto è la professione, l’impresa, altro è la libera circolazione delle idee e dell’informazione”.

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Insisto. Ecco l’intervento su Aprile on line.

Le primarie in Italia le abbiamo inventate noi, la sinistra. A volte leggendo i commenti di alcuni compagni e compagne ho come l’impressione che questo particolare sia stato dimenticato. Quando si pose l’esigenza di scegliere tra Nichi Vendola e Francesco Boccia, come candidati alla presidenza della Regione Puglia, fu proprio la sinistra e segnatamente Rifondazione Comunista ad invocare a gran voce il metodo più partecipativo e democratico.
La storia la conosciamo: Nichi vinse contro ogni previsione della vigilia, contro le macchine organizzative di Ds e Margherita, contro gli strali che attempati editorialisti del Corriere della Sera gli lanciavano quasi giornalmente.

Ora, sarebbe bene, sarebbe bello, che la sinistra ricordasse quei fatti e ricordasse che, se qualcuno ha copiato, questo è proprio il Partito Democratico. Noi, qualora scegliessimo, come mi auguro, le primarie per il programma e la leadership della sinistra, non faremmo altro che imitare noi stessi, la nostra idea di politica (continua…)

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La crescita economica è sempre un bene? E’ compatibile con la vita del pianeta? Non credo. Penso che ci voglia un diverso equilibrio. Ecco i video della conferenza con Serge Latouche tenutasi alla Camera dei Deputati.

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Da Rosso di Sera del 15 ottobre, un mio commento sulle primarie del PD.

Onore al merito. Ieri si è celebrata una giornata di partecipazione, con le primarie del partito democratico. Certo si possono sollevare tanti dubbi – ad esempio sulla modalità di votazione con le liste bloccate – ma, al di là di questo, milioni di cittadini hanno potuto prendere parte ad un evento attivamente. Hanno potuto scegliere una leadership che, mi auguro e credo, saprà guidare quel partito con autorevolezza e capacità.
Qualcuno l’ha definito un antidoto all’antipolitica. Io non penso esista l’antipolitica, esiste piuttosto l’antipoliticismo, ma in ogni caso le primarie sono uno strumento indispensabile per una “buona politica”, volendo mutuare le parole del neo-eletto segretario del Partito democratico a cui faccio i migliori auguri.
Si possono fare, ora, delle riflessioni più approfondite su questo voto. Intanto il numero di partecipanti, oltre ogni aspettativa. Si può pure non credere, come alcuni fanno, alla cifra ufficiale ma anche se fossero solo la metà, sarebbe comunque un dato molto rilevante, che dimostra la voglia di contare da parte degli elettori. (continua…)

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L’Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) www.aiap.it mi ha invitato a tenere una conferenza in cui abbiamo parlato anche del famoso caso Italia.it

Ecco i video, tratti da youtube.

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DRM indietro tutta
(da www.punto-informatico)

Ieri è stata anche la giornata dell’approvazione di un emendamento molto significativo anti-DRM. Lo hanno approvato su proposta del presidente della commissione Cultura della Camera Pietro Folena le due commissioni Trasporti e, appunto, Cultura. Si tratta di una modifica al DDL Gentiloni che riguarda la vigilanza sul rispetto delle regole del settore radiotv e le sanzioni previste per chi le viola. In sostanza il nuovo articolo 5 bis rimuove gli standard limitanti DRM-oriented dando maggiore libertà agli utenti dei media digitali: in prospettiva appare come un modo per bloccare sul nascere blindature di tecnologie e comportamenti già portate avanti in altri paesi. Non che l’emendamento sia efficace da subito: ancora non è calendarizzato per i lavori dell’Aula e ci potrebbe volere un certo tempo.

Ma ecco il testo:
“Le tecnologie di trasmissione radiotelevisiva digitale devono essere utilizzate al fine di garantire i medesimi diritti e capacità degli utenti del servizio radiotelevisivo rispetto alle tecnologie di trasmissione analogica, in particolare con riferimento alla fruizione dei contenuti in luoghi tempi e apparecchiature scelti dall’utente stesso. Le direttive emanate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera b) n. 2 della legge 31 luglio 1997, n. 249 individuano le modalità intese ad assicurare l’applicazione del principio di cui al presente articolo”.

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