Archivio per 27 febbraio 2007

Sul Manifesto di oggi ho pubblicato questo intervento

Sono stato tra i primi che – senza peli sulla lingua – ha parlato dei “poteri forti” (parte del mondo finanziario ed imprenditoriale, di quello ecclesiastico e dell’attuale amministrazione USA) come dei principali responsabili materiali e ideologici della crisi di governo.
Quando si indicano dei fattori esterni al centrosinistra gli ispiratori e, in una certa misura, gli esecutori dell’affossamento del governo non si grida al lupo (perché gli elementi a fondamento di questa analisi sono evidentissimi) né, tantomeno, si allontanano da sé le responsabilità che pure abbiamo. Si parla di una cultura politica dei poteri forti, di una loro “egemonia” , come giustamente è stato suggerito.
Tutto ciò, insomma, non ci esime dalle nostre responsabilità. Parlo di noi della sinistra (senza aggettivi: ho fatto voto di non usare “radicale” e “riformista” perché sono coperte astratte prive di senso, tanto più quando la sinistra moderata è sulla via dell’autoscioglimento). Ho letto con non poco stupore, visto che il Manifesto aveva nel ’95 invitato a “baciare il rospo” del governo Dini, le opinioni di Valentino Parlato che ripropone una sinistra di opposizione. Una sinistra così, penso, è una sinistra che rinuncia alla trasformazione sociale. Non parla alle persone, alle loro vite, al lavoro. Una forza che si infiamma solo nella critica all’esistente (non è così difficile farlo), ma incapace di costruire le condizioni di un cambiamento futuro, magari fatto di piccoli passi (che so: le “riforme di struttura” di lombardiana memoria). Ecco, una (continua…)

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