(da Repubblica on-line)
ROMA – Polemiche roventi alla Camera sulla risoluzione di condanna della Shoah. Alla vigilia della ‘Giornata della Memoria’, tra maggioranza e opposizione è scontro: Forza Italia vota no e il resto della Cdl si astiene. Il documento, all’esame della Commissione Cultura della Camera, nell’intenzione degli esponenti di centrosinistra che alla fine lo hanno approvato senza il contributo del centrodestra, puntava a “far vivere i principi della legge per la giornata della memoria” e a “sollecitare iniziative che rendano approfondito e critico lo studio del ‘900, in particolare del dramma della Shoah e della deportazione di zingari, omosessuali, oppositori politici dal nostro Paese”.
Ma un passaggio sulla Resistenza e il nazifascismo ha fatto infuriare il centrodestra e acceso gli animi. Il ‘casus belli’ è la parte del documento in cui si sottolinea “il riconoscimento della Resistenza e la lotta contro il nazifascismo come atto fondante della democrazia repubblicana”. La Casa delle libertà si oppone, parla di “forzatura ideologica” e chiede una riformulazione o anche un voto del documento per parti separate. L’opposizione propone che venga recepito un emendamento, firmato dal capogruppo di Forza Italia in Commissione Fabio Garagnani, in cui si estende la condanna a ogni forma di totalitarismo: dunque anche a quello di matrice comunista. Ma l’Unione tiene il punto e l’esponente forzista decide infine di non votare la risoluzione. An, Udc e Lega, pur concordando con le critiche, invece si astengono. (continua…)