Romano Prodi ha comunicato al governo statunitense che l’allargamento della base militare di Vicenza avrà il placet del governo italiano. Come deputato di sinistra – e come veneto – sono contrario a questa decisione, nel merito, ma anche nel metodo. Credo infatti che una scelta tanto importante debba necessariamente passare per una consultazione con la popolazione locale. Un referendum insomma. Perchè così c’è scritto nel programma dell’Unione riguardo le scelte sulle “grandi opere”, e quella base una “grande opera” rischia di diventarlo.
Ora occorre che tutti i contrari, i cittadini di Vicenza in primo luogo, i movimenti, la sinistra, continuino a manifestare il loro dissenso e chiedano che tale scelta del governo venga sottoposta al giudizio dei cittadini.
Una scelta democratica. La cifra della nostra coalizione dell’Unione.