Archivio per settembre 2006

Una classeOggi i sindacati della scuola hanno incontrato Prodi e il ministro Fioroni. Usciti dall’incontro si sono detti profondamente insoddisfatti della bozza di Finanziaria riguardante la scuola, nella quale venivano previsti pesantissimi tagli agli insegnanti di sostegno, dimezzamento degli scatti di anzianità, nessuna immissione in ruolo e aumento del numero di alunni per docente. I sindacati hanno minacciato lo sciopero generale e in particolare Panini della Cgil ha parlato di “massacro sociale”. Anche tutto il centrosinistra – stavolta senza ifferenze tra “radicali” e “riformisti” – ha vivamente protestato. In serata Prodi ha preso l’impegno di rivedere il capitolo scuola con il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa. Rimane però il problema: una finanziaria di 30 miliardi di euro non è sostenibile per il paese.

Io ho rilasciao due dichiarazioni molto dure che riporto qui di seguito.

SCUOLA: FOLENA “EVENTUALI TAGLI SAREBBERO INACCETTABILI”
ROMA (ITALPRESS) – “In vista della Finanziaria, il mondo della scuola e’ in ansia per il continuo diffondersi di voci sulle riduzioni degli investimenti nella scuola pubblica.
Eventuali tagli alla scuola sarebbero inaccettabili. La scuola pubblica ha bisogno di risorse per affrontare le sue emergenze, in primo luogo il precariato e l’edilizia scolastica”.
Lo afferma Pietro folena (prc-sinistra europea) presidente della commissione cultura della Camera. “Non si puo’ pensare infatti di continuare ad avere una scuola basata su insegnanti ad intermittenza, ne’ e’ accettabile che le strutture esistenti rimangano in una situazione di precarieta’. E inoltre servono nuove scuole per accogliere gli studenti che in questi anni sono aumentati. Quelle che normalmente vengono chiamate spese, nel caso della scuola vanno chiamati investimenti, perche’ – conclude folena – ogni soldo speso nella scuola e nell’universita’ serve a dare al paese cittadini e lavoratori qualificati di cui ha estremo bisogno per crescere”.

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SCUOLA.FOLENA(PRC):SINDACATI HANNO RAGIONE,BISOGNA EVITARE TAGLI
‘PRODI HA A CUORE NECESSITA’ DI UN PAESE CON ISTRUZIONE DI ALTO LIVELLO, RISPETTI QUESTO PARAMETRO’

(DIRE) Roma, 26 set – “I sindacati della scuola, che oggi hanno incontrato il governo, hanno ragione: la scuola non puo’ essere toccata dai tagli della Finanziaria”. E’ il commento di Pietro Folena (prc), presidente della commissione Cultura della Camera.
“Il programma dell’Unione, in merito all’istruzione, e’ chiaro”, scrive folena, citando letteralmente i capitoli: “Investire nella scuola”, “lotta ad ogni forma di precarieta’, con l’immediata copertura di tutti i posti vacanti”, “portare le retribuzioni di tutto il personale al livello dei paesi europei”. Inoltre, rincara la dose il deputato del prc, sono indicati “gli obiettivi strutturali: l’edilizia scolastica, il diritto allo studio, la qualificazione degli insegnanti, i progetti dell’autonomia, l’ampliamento del tempo scuola, l’organico funzionale e la stabilita’ dei docenti”.
“Le misure di riduzione di spesa illustrate ai sindacati, invece, vanno nella direzione opposta”, per folena che aggiunge “sappiamo come il presidente Prodi abbia a cuore la necessita’ che il paese si doti di un sistema di istruzione di alto livello, senza il quale l’Italia non puo’ pensare di rimanere in Europa” ed e’ questo “il piu’ importante parametro da rispettare”.

“Facciamo appello alla cultura di governo, sociale e solidale, del presidente del Consiglio- chiude- perche’ venga evitato ogni taglio all’istruzione”.

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Oggi abbiamo portato l’inchiesta di Gatti in Parlamento. Ecco gli atti.

PRESIDENTE. L’onorevole Lombardi ha facoltà di illustrare l’interrogazione Folena n. 3-00299 (vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata sezione 6), di cui è cofirmataria.

ANGELA LOMBARDI. Signor Presidente, Foggia, Borgo libertà, Rosarno, Palazzo San Gervasio, molte città siciliane e tante altre meridionali, alcune delle quali ho visitato, sono luoghi dove la raccolta dei prodotti ortofrutticoli si trasforma in una vera e propria riduzione in schiavitù dei lavoratori migranti: bassi salari, lunghe giornate di lavoro, spesso al sole e senza acqua, caporalato violenze e soprusi. Non pensiamo che debba cominciare la caccia al clandestino per affrontare il tema come una mera questione di ordine pubblico. Piuttosto, sarebbe opportuno, signor Vicepresidente, mettere in agenda le risposte ad importanti domande.
Quali i luoghi pubblici dove si raccolgono le disponibilità al lavoro stagionale e in agricoltura? Come approntare una politica di flussi che tenga conto della struttura stagionale dell’agricoltura meridionale? Come fornire, con il contributo di (continua…)

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TELECOM. FOLENA (PRC-SE): “PIANO ROVATI NON SIA BUTTATO NEL CESTINO”

– AVVOLTOI LIBERISTI SVOLAZZANO SUL GOVERNO –

Dichiarazione dell’on.Pietro Folena (PRC-Sinistra europea), presidente della Commissione cultura della Camera dei Deputati

“Le dimissioni di Angelo Rovati non possono mettere la sordina al tema vero che il suo piano affrontava: salvare un ‘campione nazionale’ come Telecom e rimediare all’errore di aver realizzato un monopolio privato della telefonia che in questi anni è stato un freno per l’innovazione tecnologica del paese.

L’idea di una rete pubblica – che garantisca il servizio universale per tutti i cittadini – e di tanti operatori di servizio privati in concorrenza tra loro alla pari, non è certo ‘dirigista’ o ‘statalista’. E’ al contrario il modello più adatto a correggere la situazione odierna e a instaurare una concorrenza positiva.

Nessuno scandalo quindi che questa idea sia circolata nel governo e chi parla di ‘espropri’ o di ‘nuova Iri’ parla a sproposito.

Ci sono in giro molti avvoltoi liberisti che svolazzano sul governo, avvoltoi che non digeriscono che possa tornare in campo una vera politica industriale in cui lo Stato abbia un ruolo come ce l’ha ad esempio in Francia in cui il presidente (di destra) Chirac si è fatto promotore di un nuovo canale satellitare pubblico che sfiderà Cnn e Bbc.

E’ necessario che Telecom e Tim rimangano italiane, ed è necessario che il governo faccia il suo mestiere che consiste anche nell’occuparsi, stavolta alla luce del sole, del futuro delle imprese strategiche per il paese. E’ scandaloso che mentre in tutta Europa i governi si danno da fare per promuovere le grandi imprese nazionali, a volte con forti partecipazioni pubbliche, da noi la discussione sia ancorata ad un tardo-liberismo molto, molto interessato.

Spero che il piano Rovati non venga buttato nel cestino”

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Il figlio di Giacinto Facchetti ha letto questo brano di Bradbury ai funerali del padre. Ho conosciuto Facchetti, e ricordo un uomo di straordinario valore. Armando Cossutta ha scritto su di lui delle cose molto belle. Non è proprio vero che è impossibile, in questo mondo, essere diversi.

“Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato, in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero, o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos’altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l’uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere, sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, sul quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita”.

Da ‘Fahrenheit 451’ di Ray Bradbury

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IMMIGRAZIONE/ FOLENA: GOVERNO CONVOCHI STATI GENERALI IN PUGLIA

“Finchè pratica schiavitù Italia non po’ dirsi Paese civile”

Roma, 3 set. (Apcom) – “I fatti emersi dall’inchiesta pubblicata dall’Espresso sulla condizione degli immigrati in provincia di Foggia richiede subito un intervento da parte del governo e delle istituzioni locali”. Lo afferma Pietro Folena, deputato PRC-SE e presidente della commissione cultura della Camera

“Il reportage di Fabrizio Gatti – sottolinea – mette in evidenza le condizioni di vera e propria schiavitù in cui vivono migliaia di persone. Non è possibile tollerare che vi sia una situazione così disperata. Le istituzioni locali, gli imprenditori, i sindacati, le forze dell’ordine, ciascuno deve assumersi le sue reponsabilità. Non possiamo dire di essere un paese civile se continuano ad accadere fatti del genere”.

“Come deputato eletto in Puglia – conclude – avanzo una proposta: convocare in Puglia gli Stati Generali dell’Immigrazione, in cui Regione, Enti locali, i ministri della solidarietà e dell’interno, gli imprenditori, le forze dell’ordine, le associazioni e i sindacati mettano a punto un piano di intervento per sradicare la piaga della schiavitù”.

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Il bravissimo Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, ancora una volta, si è finto un migrante e ha vissuto con loro, questa volta lavorando nei campi della Capitanata. Ne è uscito un reportage drammatico e sconvolgente. Persone ridotte nei fatti alla schiavitù, “padroni” che chiedono donne da violentare in cambio del lavoro di qualche giorno, paghe miserrime promesse e non date, ex schiavi che diventano a loro volta aguzzini sotto il nome di “caporale”. L’inchiesta la potete leggere qui.

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