Archivio per 14 giugno 2006

Liberazione, ieri, mi ha intervistato sui temi delle politiche culturali. Riporto qui il testo dell’intervista di Gemma Contin.

Pietro Folena, parlamentare indipendente eletto in Puglia nelle liste di Rifondazione comunista, da poco più di una settimana è il presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati. Lo abbiamo intervistato.

Onorevole Folena, qual è il ruolo della Commissione cultura e del suo presidente?
La prima cosa è inserirsi lungo la linea di un Parlamento che sia “la casa di tutti”. Una casa utilizzabile, non solo visitabile, come già hanno fatto i presidenti della Camera e il presidente Bertinotti aprendola agli studenti e alle scolaresche, non un’istituzione “fortino separato”. Se questa è l’idea, e cioè che il Parlamento debba essere un luogo consapevole del grado di criticità che c’è nella vita delle persone e la politica, la Commissione cultura, in questa strada nuova che Bertinotti ha aperto e poi consolidato a Barbiana, io penso che la Commissione cultura debba diventare un “grande sportello” aperto alle classi, alle aule universitarie, ai luoghi dove si produce musica, dove si fa arte. Certo, ci dovremo occupare anche dei grandi enti lirici, delle politiche del cinema, delle cose più classiche delle istituzioni culturali; ma anche di tante altre cose, perché voglio ricordare che grosso modo a questa Commissione fanno riferimento nella nuova struttura di governo cinque Ministeri: la Cultura e il turismo, che da un’orbita economicistica è passato a una più culturale e sociale; lo Sport e le Politiche giovanili; l’Istruzione; l’Università e la Ricerca; e la Comunicazione, o almeno una parte importante del mondo della comunicazione. (continua…)

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