Archivio per ottobre 2005
In epoca di grandi ricerche di senso e di preoccupazioni sul futuro della Chiesa, un uomo straordinario di 93 anni, parlando della propria esperienza, indica forse l’essenziale di un cammino in questo tempo. Di seguito la recensione del Corriere della Sera.
PARIGI – E’ il personaggio più amato dai francesi. E’ il testimone vivente di un cristianesimo solidale, al servizio dei poveri. Spesso scomodo per le autorità e il buon senso comune. Ma l’ultima «trasgressione» dell’Abbé Pierre esce dall’ambito della denuncia sociale per sfiorare tabù del nostro tempo e dogmi della fede: la sessualità e il matrimonio dei preti, il sacerdozio delle donne, le unioni omosessuali, il rinnovamento della Chiesa. Il suo libro «Mio Dio, perché?» può suscitare scandalo o venire letto come un proclama teologico, ma è la confessione serena di un frate cappuccino che racconta di aver sperimentato il desiderio sessuale, di un pastore d’anime che a novantatré anni s’interroga sui misteri della fede e sul senso (continua…)
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Martedi 25 Roma ha conosciuto una giornata straordinaria. Insieme ad altri parlamentari del PRC e di altre forze di sinistra critica ho partecipato a questa giornata, come riportano le cronache dei giornali. Vi propongo un mio commento per Il Manifesto.

La giornata del 25 ottobre 2005 segnerà in profondità questa stagione sociale e politica. Non solo perché ha preso forma e visibilità un nuovo soggetto sociale e politico –ne ha scritto su Il Manifesto, in modo assai convincente, Loris Campetti. Ma anche perché in qualche modo si apre già un conflitto col futuro possibile governo: ha come oggetto non solo le destre (il ddl Moratti), ma le politiche liberali e aziendalistiche (la legge Zecchino) che le sinistre hanno prodotto nelle università e nella formazione. Interroga prima di tutto noi, parlamentari “radicali”, naturalmente simpatizzanti di questa causa, che hanno cercato di evitare che a causa dell’irresponsabilità del Ministro Pisanu e dei comportamenti delle forze dell’ordine, questa giornata finisse in un dramma. Interroga chi ha fatto la spola tra la piazza e il Parlamento. Interroga l’Unione e il suo leader. Per quello che mi riguarda, attraversando il corteo, passando per i vicoli e i tafferugli, davanti Montecitorio e alla Sapienza, mi sono sentito addosso alcuni interrogativi. (continua…)
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Sabato si è svolta a Bologna la seconda Assemblea di Uniti a Sinistra. Al centro la questione della rappresentanza politica del lavoro. L’assemblea ha avuto luogo nella Facoltà di Giurisprudenza occupata (i ragazzi hanno partecipato e parlato, e hanno appeso uno striscione che ricordava Giorgio Ghezzi). L’assemblea ha avuto un carattere seminariale: ci sono stati contributi importanti di Nanni Alleva, Francesco Garibaldo, Andrea Ricci, Massimo Bellofiore, Massimo Roccella, Aldo Tortorella, Sergio Cusani, Luca Baldissarri, e interventi politici e sindacali (Francesca Re David, D.Conte, M.Zipponi, A.Genovesi, oltre al mio).
Troverete nei prossimi giorni i materiali sul sito di Uniti a Sinistra (www.unitiasinistra.it), così come le proposte operative per la prossima fase. (continua…)
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E’ volato via, come le sue figurine leggere. Folon mi ha sempre fatto pensare a Calvino. Aveva avuto modo anche di aiutare il centrosinistra, e era impegnato con la sua straordinaria arte per i diritti umani. Qui di seguito vi segnalo un articolo uscito in occasione della recente mostra fiorentina.
Miracolo al Forte
L’artista belga Jean-Michel Folon espone al Belvedere della capitale toscana quasi 300 opere. E intanto alcune sue sculture trovano collocazione permanente in vie e piazze della città
Una specie di mirac0lo. Ecco cosa mi sembra aver esposto le mie opere a Firenze, al Palazzo Vecchio e averle ancora in esposizione al Forte di Belvedere” esclama con un sorriso Jean-Michel Folon, l’artista che ha “inventato una luce strana” e che “ha dato un colore alla nebbia”, come diceva di lui Federico Fellini. La mostra di Folon (continua…)
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Care compagne e cari compagni di Rifondazione,
da compagno di strada di una comune battaglia, e con tutto l’affetto per un partito che ho cominciato a conoscere e a cui mi sento legato, vi voglio esprimere qualche preoccupazione di queste ore. Le primarie del 16 ottobre rappresentano infatti un punto di svolta per la politica italiana. Anche per la sinistra. 630.000 voti per Bertinotti non meritano una discussione chiusa, di partito, come alcuni cominciano a fare. Quando andremo a analizzare il voto piu’ profondamente, scopriremo quanto voto esterno, d’opinione, nuovo si sia espresso per Bertinotti.
Mi paiono tre i punti salienti.
Il primo riguarda l’esplosione, al di là di ogni legittima aspettativa, della partecipazione. Hanno contato il bisogno di una risposta all’arroganza berlusconiana, nei giorni della nuova legge elettorale. Ha contato la forza organizzata dei partiti (anche se non bisogna dimenticare che gli iscritti al complesso dei partiti dell’Unione sono meno di un milione). Ma più di ogni altra cosa ha contato il bisogno di partecipazione, la necessità di non delegare ai partiti (continua…)
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UNITI A SINISTRA
SABATO 22 OTTOBRE 2005
>>> Sala Festa presso Facolta’ di Giurisprudenza < <<
Universita’ degli Studi di Bologna
Via Zamboni 22
Ore 9.30/14.30
SECONDA ASSEMBLEA DI UNITI A SINISTRA
LAVORO: DIRITTI SAPERI DEMOCRAZIA
Al centro del dibattito a Sinistra il problema della rappresentanza
e il peso del mondo del lavoro.
Interverranno tra gli altri:
Nanni Alleva, Luca Baldissara, Riccardo Bellofiore, Sergio Cusani, Francesco Garibaldo, Andrea Ricci, Massimo Roccella, Massimo Serafini, Aldo Tortorella, Gianni Rinaldini, Paolo Nerozzi, Carlo Podda, Enrico Panini, Pietro Folena, Antonello Falomi, Francesco Martone.
La discussione verrà avviata sulla base di una traccia appositamente predisposta e a disposizione di tutti sul sito internet www.unitiasinistra.it
TRACCIA PER UNA DISCUSSIONE GENERALE SUL LAVORO
“Il lavoro, le lavoratrici ed i lavoratori, la loro riunificazione e rappresentanza” è assunto nel documento di nascita di “Uniti a Sinistra” come uno dei cinque punti della propria agenda da considerarsi “vincoli fondativi su cui definire e praticare una ipotesi di sviluppo alternativo”. Oggi piu’ che mai i problema non e’ ricercare all’interno del successo dell’attuale sviluppo con eventuali correttivi le risposte a questi vincoli, ma al contrario assumerli come le basi vincolanti su cui ricercare, delineare, aprire la strada e conquistare una ipotesi di sviluppo alternativa. (continua…)
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Un commento acuto e condivisibile di Claudio Magris.
Un termine che mira a sfasciare l’Italia
di Claudio Magris
C’è una sola persona moralmente e culturalmente autorizzata a pronunciare la «devolution» e qualche anno fa avevo anzi proposto che le fosse riconosciuto con una specifica legge il diritto esclusivo di usarla: Alberto Sordi, sovrano interprete della pagliaccesca vocazione italica a «fare l’americano», a darsi l’aria di frequentatore del West pur abitando nel Varesotto o a Porta Portese e ad adoperare senza necessità termini anglosassoni nonostante la propria esilarante pronuncia. Purtroppo Alberto Sordi è morto e i suoi involontari imitatori hanno poco del suo genio e molto della balordaggine dei personaggi da lui creati. Non c’è infatti alcun motivo di dire «devolution» anziché riforma federalista, così come fa ridere i polli chiamare «governatori» i presidenti delle Regioni, quasi essi potessero, come negli (continua…)
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Non volevo credere ai miei occhi quando l’ altro giorno ho letto della crociata di Cofferati contro i lavavetri. Mi ero a fatica astenuto dall’intervenire nei mesi passati, nel momento di massimo calor bianco tra Cofferati da una parte, Rifondazione e i movimenti dall’altra. Sempre col retropensiero che qualche difetto comunicativo, qualche spigolosità caratteriale fossero all’origine di quel cortocircuito e che gente come me, per i rapporti avuti dal 2001 al 2004 con Cofferati, e per quelli che ho con Rifondazione e coi movimenti, potesse essere un trait d’union per un dialogo e una possibile ricucitura. Ma ora, davvero, non si può tacere. C’è qualcosa di estraneo anche ai più elementari valori di pietas cristiana. E’ morale eccitare gli animi contro chi lava i vetri? O è un modo cinico di pensare di catturare il consenso sulla paura? Tutto questo non ha nulla a che vedere con la sinistra. Almeno possiamo dire: viva il vicesindaco!
“Non ho percepito agli incroci semaforici persone particolarmente aggressive”, (continua…)
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L’Onu sullo stato della popolazione. L’Unfpa: “Senza la loro emancipazione non ci può essere sviluppo economico”. Dati allarmanti sulle violenze nel mondo. La metà degli abitanti della terra ha meno di 25 anni. Da Repubblica.
ROMA – Il primo obiettivo è eliminare la povertà e per farlo bisogna investire nelle donne e nei giovani. Il rapporto annuale dell’Unfpa, l’agenzia dell’Onu che fornisce dati sulla popolazione mondiale per promuovere politica e programmi per lo sviluppo, indica ancora una volta nella discriminazione contro le donne e i giovani uno degli ostacoli all’eliminazione della povertà. Ogni anno oltre mezzo milione di donne muoiono di malattie collegate alla gravidanza e metà del numero dei disoccupati in tutto il mondo sono giovani sotto i 24 anni. Sono queste due cifre che sottolineano come la morte prematura o l’esclusione di donne e giovani dalle attività economiche siano zavorre che rallentano lo sviluppo dei paesi più poveri. (continua…)
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CANDIDATURA BERTINOTTI E’ UN’ANCORA PER L’UNIONE
“Si torna a parlare, lo ha fatto anche oggi Piero Fassino, della lista unitaria, del triciclo, anche se adesso lo Sdi non vuole più saperne, quindi dovremmo parlare forse di bicicletta. Ma al di là del numero di ruote, come si vede il progetto di far scomparire la sinistra non è tramontato, anzi.
E’ chiaro che l’approdo strategico, da parte di un pezzo della sinistra moderata, è quello: un centro-centro-sinistra, o, per usare le parole di Tony Blair, la ‘sinistra del centro’. Le contrarietà presenti nella Margherita sono vissute più che altro come ostacoli contingenti, qualcosa che il tempo e qualche forzatura sul destino di Romano Prodi riuscirà a far superare.
E’ chiaro che il ripresentarsi del triciclo, al di là del fatto che poi si realizzi o meno, pone una questione: quella della presenza della sinistra nel panorama politico italiano. In questo quadro, la candidatura di Bertinotti è una sorta di ancora, per tenere la nave dell’Unione a sinistra. Nel momento in cui una parte della sinistra rinuncia alla critica dell’esistente e finanche alla presenza autonoma di una forza socialista, chi vuole al contrario rifondare la sinistra non può che guardare con interesse al percorso del PRC e alla candidatura di Bertinotti.”
E’ quanto ha detto l’on.Pietro Folena, deputato indipendente del Prc, durante un’iniziativa a Benevento a sostegno della candidatura del segretario di Rifondazione comunista alle primarie dell’Unione.
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