Archivio per giugno 2005
TERRORISMO: IMAM OMAR; FOLENA, GOVERNO COMPIACE USA
CHE RUOLO IN CREAZIONE FALSO DOSSIER URANIO NIGERIANO?
(ANSA) – ROMA, 29 GIU – Il governo italiano e’ mosso dalla
volonta’ di ”compiacere gli Stati Uniti”: lo afferma Pietro
Folena, indipendente del Prc, auspicando che il governo venga in
Parlamento a riferire sulla vicenda dell’Imam Omar e che
nell’occasione risponda anche sul ruolo del nostro paese nella
”formazione del falso dossier sull’uranio del Niger venduto
all’Iraq”.
”Il dubbio – sottolinea – e’ legittimo: l’Italia, tra la
fine del 2002 e l’inizio del 2003 e’ divenuta uno dei principali
crocevia nella formazione di false prove a carico del regime
iracheno. E il rapimento di Abu Omar si colloca in tale arco
temporale. Si puo’ ipotizzare, quindi, che in quel periodo il
governo italiano fosse particolarmente impegnato ad assecondare
gli Stati Uniti e, non potendo entrare direttamente in guerra
per vincolo costituzionale, abbia cercato di compiacere in altri
modi l’Amministrazione Bush. In tal caso i due fatti
(apparentemente slegati) si possono leggere in un’unica
chiave”.
Una ipotesi sulla quale, secondo Folena, la magistratura ”ha
in dovere di indagare”, visto che da oltre 2 anni giace in
Parlamento un progetto di legge a sua firma per ”un’inchiesta
parlamentare sulle responsabilita’ del governo e delle autorita’
italiane”.(ANSA).
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Intervista tratta dal Manifesto del 29 giugno 2005
L’ex Ds lancia «Uniti a sinistra» e replica a Diliberto: «Non serve un partito del ‘900»
di COSIMO ROSSI
«Le primarie si faranno: perciò sarebbero una splendida opportunità per ragionare, con tutti coloro che vogliono partecipare, su come costruire non un partito novecentesco ma una soggettività democratica di tipo nuovo, non di qui al 2006 ma guardando al futuro». Dalla terra di mezzo scelta per domicilio dopo l’addio ai Ds, Pietro Folena insiste su un punto di vista eccentrico rispetto alla diatriba sull’unità a sinistra e le sue formule. Quello cioè di un movimento politico – ‘Uniti a sinistra’ il nome per il battesimo fissato il 9 luglio – che raccoglie anche chi è militante attivo di differenti formazioni politiche, sindacali, associative. (continua…)
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Quello che segue è il testo di una mia lettera pubblicata dal Corriere della Sera sabato 25 giugno.
Caro direttore,
si discute molto di costruttori e immobiliaristi, di recente. Merito, per così dire, della scalata del dott. Ricucci ad Rcs e delle critiche del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo.
Chi, come me, s’è trovato solo un paio di giorni fa a combattere contro gli sfratti e per le case popolari e nella prossima settimana contro la riforma del governo del territorio, sa che gli interessi dietro gli immobili sono tanti, qualche volta poco chiari, spesso in contrasto con l’interesse generale. E sa anche che negli ultimi anni gli interessi dei costruttori, ma ancor più degli immobiliaristi, sono stati particolarmente tutelati. Cartolarizzazioni, ipotesi di vendita di edifici pubblici di grande valore artistico, uso spregiudicato del patrimonio immobiliare per “coprire” i buchi di bilancio e cercare di “ingannare” l’Unione europea. Tutte queste (continua…)
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Mi sto occupando del decreto sfratti alla Camera. Oggi si votano i miei emendamenti. Domani al question-time il governo mi risponderà sulle dichiarazioni di Berlusconi sulla svendita degli alloggi pubblici. Qui di seguito pubblico il resoconto del mio intervento in discussione generale.
PIETRO FOLENA. Signor Presidente, come ho avuto modo di sostenere in Commissione, il decreto-legge in esame, con il quale il Governo intende affrontare la questione degli sfratti, è, a mio avviso, assolutamente e scandalosamente insufficiente a raggiungere le finalità che si pone.
Con il decreto-legge in questione il Governo affronta nuovamente il problema gravissimo, comune a gran parte degli enti locali italiani, della crisi abitativa. Questo provvedimento, frutto della lotta che ha visto protagonisti in questi mesi gli inquilini, i sindacati (confederali e dei lavoratori) e i comuni, non è altro che un pannicello caldo.
Trovo singolare che si tenda in qualche modo a scaricare sui comuni – così mi sembra di capire dalle parole del relatore, onorevole Foti – la responsabilità di questa situazione. È indubbio che vi siano responsabilità di carattere più generale non ad esclusivo carico all’attuale Governo, ma è altrettanto indubbio che tali responsabilità nel corso di questi anni si sono aggravate a causa delle politiche adottate in questo settore dall’attuale esecutivo. (continua…)
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da Liberazione di oggi 21 giugno, intervista di Gemma Contin
Dopo l’intervista di sabato scorso del “Corriere della Sera” al segretario dei Comunisti italiani, in cui Oliviero Diliberto ha rilanciato la Sinistra di alternativa, il nostro giornale prosegue la verifica, altraverso una serie di interviste, della fattibilità e delle condizioni che renderebbero agibile tale progetto, nel momento in cui l’Ulivo e l’Unione confermano che si andrà alle primarie agli inizi di ottobre. Domenica Stefano Bocconetti ha intervistato il presidente del l’Arci Paolo Beni, ieri abbiamo sentito Pietro Folena.
Onorevole Folena, parliamo di Sinistra di alternativa, parola grossa, non a caso caduta dalle colonne del “Corriere” nel mezzo del travaglio della Fed. Ma ancora più grossa dovrà essere la volontà di chi dovrebbe poi tendere allo sforzo di tenere assieme tutte le sue anime. Lei come vede questo processo?
Io credo che le decisioni di questa mattina al vertice dell’Unione, in modo (continua…)
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(da Liberazione della domenica.19 luglio 2005)
Senza Tom. E’assurdo scriverlo, dirlo, pensarlo. Dodici mesi senza Tom. Quante volte, guidando la notte di ritorno dalla Puglia, mi sono detto: quanto sei stato stronzo! Ti dici le occasioni che hai perso, gli appuntamenti che hai rinviato, compresa l’ultima telefonata sabato 19 giugno. Ero a Tremiti, con mia figlia, un week-end al mare. Tom mi chiamava per parlare del nuovo soggetto della sinistra. I miei doveri di padre mi hanno spinto a dirgli: sentiamoci dopo, quando avrai finito il dibattito. Era il suo ultimo dibattito. Chissà se lassù esiste un telefono a cui poterlo richiamare.
E’ normale, certo, sentirsi in colpa. Perdere un fratello è incredibilmente più atroce che perdere un padre o una madre. Tom era fratello: brother, come i neri americani che amava tanto (e di cui scrive nella splendida monografia su Martin Luther King, uscita postuma). Fratello di terra, non di sangue. La terra di mamma Italia, la nebbia tagliata col motorino, l’eskimo e la fiaschetta di grappa (no:forse di brandy). Incollare i manifesti, impaginare il giornale, cantare Dylan e i Rolling tradotti in padovano, e discutere per ore e ore, giorni e giorni. La terra divisa in tre settori –FGCI, autonomia operaia, Fronte della Gioventù- nella Padova maledetta della violenza. La terra di Comiso, denuclearizzata contro il potere che la armava. La terra dei palestinesi (?) e quella degli israeliani, a Time for peace. La terra dei campi di solidarietà con gli immigrati del pomodoro, tra Caserta e Foggia. La terra di Sarajevo, di là e di qua dal fiume. E quella tra il Tigri e l’Eufrate. (continua…)
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Stasera alle 22.55 partecipo su Raidue a Punto e a capo dedicato all’Europa dopo i referendum francese e olandese. Domani alle 13 visito il CPT di Borgo Mezzanone, dove i minori sono stati marchiatri con dei numeri (denuncia del Manifesto e mia interrogazione parlamentare) e alle 18 partecipo a un’assemblea promossa dal PRC presso la sala del Consiglio Provinciale, in cui continueremo a tessere la tela della riforma della politica e della ricerca di una nuova sinistra.
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Pubblico la lettera aperta inviata alla popolazione di Mattinata. Anche gli interrogativi posti da alcuni visitatori del blog credono che trovino una risposta.
Cari cittadini e elettori della Primavera di Mattinata,
ho deciso di dimettermi dal Consiglio Comunale per permettere all’opposizione di poter esercitare pienamente e con continuità il proprio compito. Continuerò attivamente a contribuire, fuori dal Consiglio, come parlamentare e come militante del centrosinistra, all’impegno della Primavera.
Perché mi sono dimesso? Anche l’ultima riunione del Consiglio (molto importante: si sono decise le rappresentanze delle minoranze in alcuni enti) è stata convocata il martedì, e in seconda convocazione il mercoledì, proprio nei giorni in cui sempre ci sono lavori e votazioni alla Camera dei Deputati. Non avendo la pretesa di imporre le pregresse esigenze che derivano dall’adempimento del mio mandato parlamentare (dovutamente rappresentate) a chi ritiene che il Consiglio vada convocato in quei giorni, ho prima di tutto un dovere di serietà istituzionale. (continua…)
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METALMECCANICI. FOLENA: “SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI IN SCIOPERO”
SIGNIFICATIVA ADESIONE AZIENDE NEW-ECONOMY
Dichiarazione dell’on.Pietro Folena (indipendente Prc)
“Il successo dello sciopero dei lavoratori metalmeccanici è la dimostrazione che il mondo del lavoro è stanco di questa crisi, dell’inconcludenza del governo, dell’atteggiamento di Confindustria che non vuole aprire il portafoglio per il rinnovo dei contratti. Massima solidarietà quindi ai lavoratori che hanno scioperato e sono scesi in piazza. Accanto ai dati molto elevati dell’adesione nei tradizionali insediamenti industirali è particolarmente significativa l’alta adesione allo sciopero dei dipendenti delle aziende che operano nel campo delle tecnologie informatiche e della comunicazione, a partire dalle aree più avanzate del paese.
Ora il governo deve dare una risposta seria. Non può continuare a disinteressarsi delle sorti dell’industria italiana. E i datori di lavoro non possono continuare a pensare che i sacrifici siano accollati sempre ai soliti, cioé ai lavoratori. C’è una gigantesca crisi salariale, bisogna dare delle risposte concrete e anche gli imprenditori devono rendersene conto e assumersi il proprio carico di responsabilità.
L’aumento dei salari e degli stipendi è una delle principali questioni di questa fase e dovrebbe essere in cima al programma dell’Unione per il governo del paese”
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