L’acqua è un bene comune che non va privatizzato. A gennaio su mia iniziativa il comitato diritti umani della Comm.Esteri della Camera ha ascoltato Riccardo Petrella, presidente del Contratto Mondiale per l’acqua. Oggi abbiamo ottenuto un risultato bellissimo
CAMERA: COMMISSIONE ESTERI, OK RISOLUZIONE DIRITTO ALL’ACQUA
FOLENA, ATTO IMPORTANTISSIMO,STOP PRIVATIZZAZIONI SERVIZI IDRICI
(ANSA) – ROMA, 18 MAG – La commissione esteri della Camera ha
approvato oggi una risoluzione bipartisan, promossa dai deputati
Gennaro Malgieri di AN e Pietro Folena, indipendente del Prc,
sul diritto universale all’acqua. La risoluzione scaturisce
dall’audizione di Riccardo Petrella, del Comitato internazionale
per il contratto mondiale sull’Acqua, presso il comitato diritti
umani della stessa commissione Esteri. (continua…)
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Domani, giovedì 19 maggio, alle 17.oo all’Hotel Plaza, in piazza Principe di Napoliz, a Napoli, si terrà un’assemblea pubblica (Una sinistra di alternativa per una alternativa di sinistra) a cui partecipo insieme a Gennaro Migliore, della segreteria del PRC. Dopo gli appuntamenti di Roma (più di 5oo persone) e di Brindisi (cento partecipanti), è un’altra tappa di quella costruzione di un ponte a sinistra e con i cittadini e i lavoratori. Vi aspetto.
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La sconfitta di Catania non va minimizzata. Non tanto perché rilanci Berlusconi, ma perché racconta di una sinistra sradicata e lontana dal popolo, e dell’errore che si fa quando si pensa di vincere correndo e concorrendo al centro. Quando Enzo Bianco, all’indomani dell’insuccesso, già lancia il senatore Latteri, eletto in Forza Italia e passato l’anno scorso alla Margherita, come prossimo canndidato dell’Ulivo alla Presidenza della Regione Siciliana, c’è di che preoccuparsi seriamente. Torneremo sul caso catanese. Ma qualche risposta al Mezzzogiorno che perde si può trovare nel Mezzogiorno che vince. Il contributo che segue sta per uscire sul prossimo numero della rivista Alternative.
La Puglia e l’Italia
Il “caso pugliese” non può essere archiviato rapidamente come una fortunata circostanza. Né semplicemente come il periodico proporsi, nel Mezzogiorno, di improvvise ventate di innovazione che spazzano, come una tramontana forte, le vecchie incrostazioni di potere (penso alla “primavera siciliana”, al primo Bassolino, a Falcomatà). (continua…)
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