
(vignetta tratta da “la Repubblica”)
“Esportare la democrazia con successo vuol dire non escludere a priori il tema dell’uso della forza”
Massimo D’Alema, 3 maggio 2005
Chi ha creduto e crede nell’Unione come grande alleanza di governo non può non esprimere preoccupazione e angoscia per la svolta –come l’ha definita giustamente Paolo Franchi sul Corriere- che D’Alema ha impresso alla Fed sul tema dell’esportazione della democrazia con la forza. Perfino la Francia finisce sul banco degli imputati, perché troppo autonoma dagli USA, e responsabile di un errore speculare a quello di Bush.
Di svolta, e non di un’improvvisazione, si tratta avendo ascoltato, con non minore preoccupazione ed angoscia, l’intervento di appeasement col Governo e con l’Amministrazione USA che Fassino ha fatto alla Camera sul caso Calipari. (continua…)
12 Commenti »
Finalmente discuteremo di contenuti. Dopo il convegno riformista, in cui è stata annunciata la svolta di quell’area nella politica estera (”la democrazia si può esportare anche con la forza”), domani e sabato le riviste di sinistra (in primis Aprile, Alternative, Ecoradio, Nuova Ecologia, Carta, Quaderni di Labour) promuovono alla presenza di Prodi (parlerà domani alle 18) il secondo seminario programmatico, dopo quello di gennaio. Ho commentato quest’evento sul settimanale Carta (www.carta.org).
(da Carta di questa settimana)
Cresce, nel centrosinistra, quella che potremmo definire l’ “emergenza programma”. In molti avanzano l’ipotesi che l’esperienza di Berlusconi in politica, durata più di 10 anni, stia volgendo al termine. Mi auguro evidentemente che sia così, ma la partita non è ancora vinta. Sia come sia, oggi ci si rende conto che l’Unione, senza un avversario così forte e pericoloso, rischia di perdere le ragioni della propria unità. L’antiberlusconismo (che non è l’avversione verso una persona, ma verso quel mix di populismo, liberismo e autoritarismo che appunto chiamiamo “berlusconismo”) è stato e continua ad essere un elemento importante (continua…)
2 Commenti »