Son morti gli yuppies, viva gli yuppies! Il triste Gordon Brown, protagonista – dopo i disastri bellici di Blair – del più spettacolare declino dei laburisti, oggi appare un gigante : i viveurs Sarko e Silvio, la compassata Merkel, il funambolo Zapatero, e persino il cottissimo Bush sembrano scolaretti in fila dietro allo scozzese-che-non-sa-sorridere. Lasciamo stare le previsioni sulle Borse e su quanto succederà, godendoci le passeggere giornate di bel tempo. Il triste Gordon – proprio lui, cancelliere dello scacchiere in anni di record di profitti in borsa – simboleggia la caduta degli yuppies. Sì: Happy Days e i suoi preppies (coi nostri paninari, Timberland e maglioncino, di Milano da bere e dintorni) sembrano i reperti archeologici del museo sul turbo-capitalismo finanziario; e, come ricorda lo scrittore McInerney , già il lunedì nero dell’87, aveva fatto sentenziare sulla morte degli yuppies, veri pionieri del meraviglioso mondo liberista. Erano tutt’altro che morti, allora: si erano (continua…)
Qualche giorno fa, su EcoTV – ReinboTV, ho fatto un intervista ad un giovane operatore culturale Davide Giuranno. La trasmissione, curata da Marco Procaccini, è molto interessante anche per la sua formula. Invece di intervistare il politico, il politico intervista una persona presa dal mondo di riferimento della puntata (nel mio caso il mondo della cultura).
Ad aggiungere simpatia, la “location”, come si usa dire adesso. Una cucina, la cucina della Sinistra Arcobaleno, con nel frigorifero un colbacco
Sì, una forza politica ha bisogno di adesioni. Ha bisogno di persone. Una forza politica, in democrazia, è le persone che la compongono e che la votano.
Per questo i movimenti che hanno dato vita all’assemblea “Fare presto” del Farnese il 1° e il 2 marzo inizieranno la raccolta delle iscrizioni alla Sinistra Arcobaleno. Anche se il “partito” ancora non c’è, noi siamo già partiti con il tesseramento.
In Veneto, la settimana scorsa, con 200 banchetti abbiamo già raccolto 6000 adesioni. Le quattro forze politiche, insieme, hanno solo 3000 iscritti in quella regione. Se le adesioni saranno tante – e io penso che davvero ci sarà tanta parte del nostro popolo che vorrà aderire – la Sinistra/L’Arcobaleno non sarà solo un’alleanza elettorale ma un vero e proprio soggetto politico. Il suo emblema che troveremo nella scheda elettorale non sarà solo un “segno grafico” ma il simbolo di una forza politica che si candida ad essere la sinistra italiana. Non ci sono più infatti due sinistre – voglio dirlo ai compagni della Cgil che hanno fatto la scelta del Pd - ma una sola. E quella sinistra siamo noi. Abbiamo quindi una responsabilità in più.
Ed è un fatto significativo che le associazioni, prima dei partiti ma non contro i partiti, hanno deciso di dar vita ad un movimento che raccoglie le reti e i soggetti che vogliono la nascita del nuovo soggetto politico.
La nostra mobilitazione si concentrerà nelle piazze, nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, con tavolini e gazebo. Costruiremo i primi circoli e anche se non c’è ancora il partito della Sinistra/L’arcobaleno, la tessera già vale come adesione al soggetto unico.
Iniziamo noi. I partiti, sono sicuro, seguiranno.
Arturo di Corinto ha realizzato questa intervista sui temi della conoscenza. Penso che questi temi siano al centro della vita delle persone quanto quelli che, più facilmente, bucano i media tradizionali. Internet, l’accesso aperto e libero, la libertà di condividere i saperi, il software e la conoscenza libera stanno cambiando il mondo della comunicazione. E la comunicazione cambia il mondo, il modo di percepire, conoscere, fare.
Pensiamo a Wikipedia, a Google, a Linux.
Ma pensiamo anche alle grandi “agenzie” della conoscenza, la scuola, l’Università, la ricerca.
Voglio che questi temi siano presenti anche in campagna elettorale. Iniziamo con questi video, nei quali parlo anche del famoso “comma 1-bis” sulle libere utilizzazioni delle immagini e musiche “a bassa risoluzione”, che ha avuto l’onore di finire persino su slashdot.
Proposta n.1: Nazionalizzare l’infrastruttura telematica, unico metodo per garantire accesso uguale per tutti (la sola separazione della rete Telecom non basta)
Proposta n.2: Più condivisione della Conoscenza: rivedere in senso libertario la legge sul diritto d’autore, software libero per la scuola, lo Stato, le imprese
Proposta n.3: Una scuola per tutti e per ciascuno, più arte e musica nei curricula scolastici
Proposta n.4: Riconoscere il lavoro intellettuale: un reddito di cittadinanza e sconti fiscali per i lavoratori della conoscenza
Proposta n.5: La RAI come grande industria culturale del Paese e no alla sua privatizzazione
Tantissime associazioni che aderiscono alla Sinistra Arcobaleno hanno deciso di auto organnizzarsi. Siccome i partiti non si muovono troppo… lo facciamo noi. Da oggi si può aderire direttamente alla S.A. anche senza essere iscritti ai partiti: http://www.autogestiti.org/
Al Cinema Farnese di Roma abbiano iniziato questo percorso.
“Oggi dobbiamo stringere un patto comune in nome di una consapevolezza drammatica, quella, cioè, di una situazione nel paese e nel mondo in cui le diseguaglianze sono cresciute a dismisura. La sinistra che in Italia ha avuto una capacità di egemonia culturale, che ha segnato intere generazioni, ebbene la sinistra oggi rischia di scomparire”. “Per questo – afferma Folena – abbiamo bisogno di un nuovo inizio”. “L’adesione diretta a La Sinistra – L’Arcobaleno, non è l’adesione ad una quinta gamba rispetto ai partiti, perché i partiti sono qui con noi”
Oggi, su Repubblica TV, ho partecipato ad un interessante confronto con Alberto Asor Rosa, Salvatore Settis, Patrizia Fantilli e Claudio Martini sulle recenti innovazioni al codice dei beni culturali, che riporta allo Stato (e ai suoi uffici territoriali, come le sovrintendenze) il controllo dei beni paesaggistici e culturali, con l’intenzione di evitare abusi edilizi, scempi architettonici, devastazioni del paesaggio.
Claudio Martini (presidente della Regione Toscana) ha sottolineato di non essere d’accordo, ma credo che su questo si debba trovare un punto di equlibrio. Non può in ogni caso passare l’idea che il patrimonio nazionale sia “spezzettato” e gestito con criteri differenziati, come oggi avviene.
P.s. gli utenti Linux sperimentano alcune difficoltà con il sito Rai TV, per cui vedrò di trovare una soluzione per il video, per adesso metto comunque il link.